Chi ha vissuto i rally degli anni ’90, o semplicemente chi ha un debole per le giapponesi, dovrà digerire un boccone amaro. Mitsubishi ha annunciato lo stop alla produzione delle sue sportive di razza, e non stiamo parlando solo della Lancer Evolution, vera e propria icona rallistica dell’ultimo decennio del secolo scorso, tanto da vincere quattro mondiali consecutivi con un certo Tommi Makinen al volante (dal 1996 al 1999).
A essere onesti, già aver associato il nome Eclipse, altra auto che è rimasta nella memoria, al SUV Coupé della Casa giapponese (l’Eclipse Cross) per molti è sembrato quasi un affronto alla storia di questo marchio che, insieme a Subaru e la sua Impreza WRX STi (il cui futuro appare ugualmente incerto) per gli appassionati significa solo sport e competizione, non certo SUV per famiglie.
Eppure, altro lato della medaglia, è il mercato che comanda, e Mitsubishi deve adeguarsi. In una nota ufficiale sul sito della Casa nipponica si spiega così l’addio alla Lancer Evolution, o Lancer Evo per gli amici: “Mitsubishi ha deciso di concentrare i propri sforzi di ricerca e produzione sui crossover e sulle auto elettriche o ibride, così da soddisfare le esigenze dei clienti”.
Un ulteriore conferma ce la fornisce la rivista inglese CarThrottle, dopo un colloquio nel corso del Salone di Ginevra con i vertici della Casa giapponese, ormai concentrata su vari concept di SUV da lanciare nei prossimi anni. Il manager di Mitsubishi UK ha confermato: “Nel tempo Mitsubishi ha variato più volte il suo posizionamento di mercato, producendo da auto come la Spacestar fino a sportive come la Lancer Evo, ma non ha avuto un obiettivo chiaro come oggi”. Dichiarazioni che si spiegano con le economie di scala che non permettono di ricavare grande reddito da una nicchia di mercato.
Toyota non la pensa evidentemente così, avendo appena presentato la nuova Supra. Affermazioni che, lette così, fanno male al cuore dell’appassionato, ma questo è il futuro. Si spera, solo, che rimanga un caso isolato…
Come se non bastassero i titoli vinti da Makinen, ricordiamo quattro consecutivi, la storia di Mitsubishi nelle competizioni va ben oltre. Nata, inizialmente, per il solo mercato giapponese, a partire dalla EVO VIII il mercato toccò anche gli Stati Uniti, ottenendo, da quel momento, buoni numeri contro la rivale di sempre, al Subaru Impreza WRX STi.
Il richiamo dei rally arriva subito, grazie al lavoro del reparto sportivo Ralliart, ma è con la EVO VI che si ricordano le imprese di Makinen e dello scomparso Richard Burns, rimaste scolpite nel grande libro del motorsport.
Dal 1992 sono arrivate ben dieci edizioni della Evo, la versione coupè, e sportiva, della berlina Mitsu. L’ultima, a rigor di logica, è stata la X, mentre fino alla V, la quinta, i successi sportivi hanno permesso di far entrare questo modello nella lista dei desideri degli appassionati.
Come non ricordare, poi, le evoluzioni del nostro Gigi Galli, il quale partecipò anche al mondiale rally WRC, da ufficiale Mitsubishi, nel 2004, 2005 e 2006, cogliendo vittorie in varie speciali ma mai una vittoria di un rally.
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