Mercedes GLE 350de EQ-Power 4Matic: la prova su strada del SUV tedesco in versione Diesel ibrida. Ecco come va, il prezzo, gli esterni, gli interni i consumi e le prestazioni.
Il nuovo GLE rivoluziona nuovamente un segmento che ha inaugurato più di venti anni fa, introducendo numerose innovazioni e riconfermando il proprio ruolo di trendsetter. Proprio nel 1997 la precedente Mercedes ML andò ad inaugurare una nuova classe di modelli di fuoristrada meno estremi e più adatti all’uso di tutti i giorni e ai grandi spostamenti. Ora vengono introdotte anche motorizzazioni ibride, diesel e benzina. Vediamo come si comporta questo diesel accoppiato ad un elettrico plug-in, con ricarica “alla spina”.
La nuova Mercedes GLE, la quarta versione, è stata presentata lo scorso anno al Salone di Parigi 2018, le proporzioni con passo lungo, sbalzi corti e grandi ruote a filo con il bordo della carrozzeria, non lasciano dubbi sul fatto che questa vettura si trovi a proprio agio su ogni tipo di fondo stradale. Il design è coerente con la filosofia della limpida sensualità, che rinuncia a nervature e spigoli in favore di ampie superfici modellate e curve.
Il frontale esprime forza e carattere, con un look deciso degli esterni è, inoltre, sottolineato dal design dei fari sia di giorno che di notte. La luce abbagliante Ultra Range dei fari Multibeam LED produce la massima intensità luminosa consentita dalla legge. Nel caso non si optasse per questo optional, i fari anteriori e posteriori saranno comunque full LED di serie.
Nella vista laterale, il largo montante C inclinato, tipico di GLE, esprime la grande stabilità della vettura. I passaruota sopra i grossi cerchi nel formato da 20 pollici rimandano al carattere di un SUV robusto e imponente, così come il mancorrente rialzato o il predellino di accesso laterale con soglie illuminate e parecchio scenografiche.
Come succede ormai con ogni nuovo modello, la nuova GLE è cresciuta di dimensioni: la lunghezza fa registrare un più 11,5 cm (ora 4,93 m), la larghezza arriva a 1,95 metri e il passo si allunga di 8 cm. Con valori di Cx che partono da 0,29, il nuovo GLE fa registrare il record nel segmento, migliorandosi di tre punti rispetto al modello precedente.
Dentro l’abitacolo troviamo tanto spazio, soprattutto in altezza e per le ginocchia, arrivando ad ospitare fino a 7 posti con la terza fila di sedili disponibile a richiesta. Lo spazio libero per la testa è enorme, oltre 1.025 millimetri, ossia 33 millimetri in più di prima. Dal momento che il montante A è più verticale di prima, la spaziosità e l’accessibilità anche della prima fila sono stati ulteriormente migliorati. Il divano posteriore, dotato di schienale frazionabile nel rapporto 40:20:40, è comodo per due adulti, anche robusti, peccato per l’imbottitura centrale molto rigida e lo schienale parecchio verticale, che nasconde un bracciolo. A richiesta è disponibile la seconda fila di sedili con regolazione completamente elettrica a sei livelli: una novità assoluta per il segmento dei SUV.
All’interno troviamo il comfort dei programmi Energizing, con funzioni di massaggio, l’illuminazione d’ambiente curata con 64 colori e il sistema di ricarica wireless per smartphone.
Il volume massimo del bagagliaio è di 690 litri per le versioni termiche, ma la PHEV fa sparire il doppiovano per far posto alla batteria, comunque ben sufficienti per le vacanze con figli al seguito, mentre con la seconda fila di sedili abbattuta arriva a 2.055 litri. In abbinamento alle sospensioni pneumatiche Airmatic la coda può essere abbassata di circa 40 millimetri premendo un pulsante al fine di agevolare le operazioni di carico e scarico. Sotto il vano quindi perdiamo un vasto doppiofondo e i cavi di ricarica vengono riposti in comode e ordinate sacche vincolate al rivestimento in moquette.
La plancia, invece, oltre all’elevata ergonomia, presenta superfici filanti che trasmettono un’immagine moderna e raffinata, integrata da elementi decorativi di generose dimensioni. Tutti i comandi sono stati riprogettati e sono ben piacevoli al tatto. Molto classiche le quattro bocchette centrali: si poteva osare di più: manca anche parte dell’ambient light esteso, rispetto delle “piccole” Classe A e B per intenderci. Al volante troviamo innovativi pulsanti Touch control per la strumentazione e per il display multimediale. Un po’ piccolo e nascosto il pulsante delle frecce di emergenza.
La Mercedes GLE 350de è equipaggiata con un 2.0 Diesel di ultima generazione: grazie all’impiego di tecnologie avanzate per il controllo delle emissioni, il quattro cilindri garantisce livelli di emissioni inferiori ai modelli precedenti: è progettato su una struttura particolarmente leggera e compatta e consente attriti estremamente ridotti grazie alla tecnologie Nanoslide.
La GLE 350de ibrida plug-in diesel, abbina il 2.0 turbodiesel, con un’unità elettrica disposta sul cambio 9G-Tronic. Il totale dei cavalli è accreditato per di 320 per 700 Nm, ottenuti così: dal termico 194 CV e 350 Nm, dall’elettrico 136 CV e 440 Nm, non sommabili algebricamente.
Pertanto, com’è ovvio che sia, la “schiena” è robusta, ma non miracolosa, come dichiarano i dati su accelerazione, da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi e velocità massima autolimitata a 210 km/h, ma si capisce fin da subito che a questo motore piace macinare chilometri, principalmente in comfort e relax, accompagnati dai bassi consumi e da un serbatoio che assicura un’ottima autonomia. L’OM654 è un motore veramente eccezionale, capace di contrastare da solo la demonizzazione dei diesel, che a volte ha assunto toni grotteschi. Supportato dall’elettrico, che da solo sarebbe in grado di spingere l’auto a velocità autostradali (fino a 145km/h) e dal cambio a 9 rapporti, raggiunge l’apoteosi per quanto riguarda l’economia di esercizio, anche su un “bestione” così grande come la GLE.
Un’auto da viaggi, ma che si porta dietro un peso importante (2.500 Kg), che non può non far sentire la sua presenza tra le curve. Qui si fermano le sue velleità sportive, visto l’assetto “morbido” e l’inerzia del posteriore, appesantito della batteria, nei cambi di traiettoria l’auto non è agilissima. Al contrario, si apprezza la sua grande efficienza, la silenziosità di marcia anche con il motore termico acceso (1.850 rpm a 130 km/h) e la possibilità di viaggiare solo in elettrico per una distanza considerevole, circa 55 km durante il nostro test: inutile dire che, a velocità autostradali, l’autonomia EV calerà drasticamente per lasciare poi spazio al solo motore termico.
In ogni caso, ad assecondare ogni velleità del guidatore ci pensa il Dynamic Select, che offre diversi programmi di marcia, capaci di modificare la risposta del motore, del cambio e dello sterzo. Il conducente può scegliere tra Individual, Sport, Comfort, Auto, Eco e Offroad. Lo sterzo rimane sempre abbastanza morbido e poco sportivo, anche nelle modalità estreme, mentre l’assetto garantisce un buon mix tra tenuta di strada e comfort, ma il rollio è sempre evidente, nonostante gli ammortizzatori attivi e le molle ad aria che abbassano il corpo vettura in velocità. Insomma, non parliamo di un SUV estremo divora tornanti. Per quello occorre andare sulle versioni con badge AMG.
Tra le curve la GLE 350de non emoziona, ma sa viaggiare in modo spedito, inoltre, in marcia rumorosità e vibrazioni sono ridotte, ma in piena accelerazione il rombo è ben presente. Spinta è allungo non mancano su questo quattro cilindri e si apprezza parecchio il confort del cambio automatico 9G-Tronic. La trazione integrale 4Matic attiva un ripartitore di coppia, che convoglia la forza motrice sugli assi nel rapporto fisso di 50:50. Le ruote dello stesso asse che slittano vengono frenate singolarmente mediante l’intervento dei freni. Se si vuole di più, si può optare per il pacchetto offroad specialistico.
In elettrico è un piacere muoversi, con il classico sibilo che accompagna le vetture green, mentre bisogna prendere un po’ la mano (anzi il piede) con la frenata, che, essendo rigenerativa, va ricalibrata almeno per quanto riguarda la fase iniziale della corsa del pedale. Ottimo però il radar ACC che “decide” i gradi di rigenerazione: se ci troviamo una macchina in rallentamento davanti a noi, la frenata rigenerativa sarà maggiore, se la strada è libera la trasmissione si metterà in funzione il “sailing”.
Sul fronte ricarica, altro discorso fondamentale da affrontare davanti a una qualsiasi ibrida plug-in o elettrica, quest’ultima “impone” un tempo di circa 2 ore collegando il cavo di ricarica a una wallbox da 7,2 kW, installabile comodamente tra le mura domestiche. Altrimenti con circa 6 ore a disposizione potremo caricare completamente la batteria con una normale presa Schuko con circa 2,3 kW di assorbimento.
Sul fronte consumi, invece, la GLE 350de dovrebbe offrire il meglio oggi in circolazione, combinando due “pezzi da 90” come il diesel, parsimonioso per definizione, e l’elettrico, che semplicemente non consuma carburante. A patto di avere la batteria (da 31,2 kWh) carica e pronta all’uso i consumi sono irrisori per un maxi SUV, circa 19 km/l; ma nel ciclo misto (quanto interviene il termico e in autostrada), siamo comunque su ottime medie: 14 km al litro.
Molto comodi e ben studiati i sistemi ADAS, non solo è stato ulteriormente incrementato il livello di sicurezza attiva rispetto al modello precedente e alcune funzioni di “intelligent drive” sono uniche persino al di fuori del segmento dei SUV.
Uno di questi è sistema di assistenza in coda attivo: la Mercedes GLE è in grado di riconoscere in anticipo le code, di assistere attivamente il guidatore nel traffico stop and go fino a circa 60 km/h e, eventualmente, aiutarlo a trovare una via di fuga, gestendo la coda in autostrada con largo anticipo.
Infatti, grazie al sistema di assistenza attivo alla regolazione della distanza Distronic, con adeguamento della velocità in funzione del percorso, è possibile individuare code o traffico attraverso le informazioni del servizio LiveTraffic e trovare una soluzione prima ancora che il guidatore si renda conto della situazione.
Fino al minuto successivo all’arresto della vettura il sistema può farla ripartire automaticamente.
Una novità assoluta è la funzione di svolta del sistema di assistenza alla frenata attivo: se durante una svolta c’è il rischio di collisione con veicoli che provengono dal senso di marcia opposto, GLE può frenare fino a raggiungere una velocità adeguata alla svolta. L’intervento frenante avviene se il guidatore segnala l’intenzione di voler svoltare (con l’indicatore di direzione attivo) e se l’auto può essere arrestata completamente fino a fermarsi prima di superare la linea di demarcazione. I veicoli provenienti dal senso di marcia opposto vengono rilevati dal sensore radar a lungo raggio nel frontale e dalla telecamera stereoscopica multifunzione.
Inoltre, la GLE, come la nuova Classe A, dispone di un Blind Spot Assist attivo con avvertenza per l’uscita dai parcheggi, sistema di assistenza allo sterzo attivo, sistema di assistenza alla frenata attivo, sistema di riconoscimento automatico dei segnali stradali e PRE-SAFE PLUS. Inoltre il PRE-SAFE impulse side offre una protezione in più nelle collisioni laterali provocate da altri veicoli.
A bordo della GLE sono presenti di serie due ampi display da 12,3 pollici, disposti l’uno accanto all’altro a formare uno spettacolare display widescreen. Gli indicatori della strumentazione e del display multimediale sono facilmente leggibili sui grandi schermi ad alta risoluzione. Le funzionalità vocali “Hey Mercedes”, sono
state migliorate, il sistema è in grado di comprendere comandi e domande con grado di complessità nettamente superiore.
Per aiutare il guidatore a trovare la strada in situazioni di traffico complesse, il sistema MBUX combina la realtà aumentata con il mondo reale. La tecnologia sovrappone le istruzioni di navigazione grafiche e informazioni reali del traffico frontale. Una telecamera nel parabrezza filma in tempo reale l’area davanti alla vettura, come nel caso di semafori rossi, e le visualizza sul display multimediale. Le informazioni sovrapposte ed evidenziate, come i numeri civici o i nomi delle vie, aiutano ad orientarsi meglio nella navigazione.
La Mercedes GLE 350de EQ-Power 4MATIC è disponibile in tre versioni, Sport, Premium (la vettura oggetto della prova) e Premium Plus.
L’intermedia parte da circa 81.000 euro: con cerchi da 21’’, pacchetto Premium Plus, pacchetto di sistemi di assistenza alla guida Plus arriva a superare i 94.000 euro.
Le concorrenti di sempre sono: l’Audi Q7 TFSI e, la BMW X5 XDrive40e, la Range Rover Sport P400e e la Volvo XC90 Recharge.
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