Abbiamo provato la nuova Mercedes EQB, inedita nel segmento dei SUV medi elettrificati, grazie all’opzione della terza fila di sedili in “soli” 4,6 metri di lunghezza.
La piattaforma MFA è la medesima di tutte le vetture, termiche e non, posizionate al di sotto di Classe C. Mercedes ha deciso, infatti, di mantenere un approccio più conservativo per le sue elettriche “entry level”, cioè EQA e EQB.
Sul piano tecnologico, la EQB approfitta di tutti i punti di forza dell’attuale generazione di compatte Mercedes-Benz, passando per i sistemi di assistenza alla guida ereditati direttamente da Classe S, alla gestione del comfort di bordo. Scopriamo tutti gli aspetti della nuova Mercedes EQB per scoprire com’è e come va, di quanta autonomia dispone e in quanto tempo si ricarica e, non ultimo, quanto costa.
Nonostante le somiglianze con la sorella termica GLB, il SUV elettrico della Stella a tre punte riesce a differenziarsi dalla versione termica, grazie a paraurti specifici e gruppi ottici dedicati che richiamano il mondo elettrico della Stella. Il frontale è caratterizzato dall’ampia calandra, completamente chiusa trattandosi di un’elettrica, che incastona i fari full LED di serie e una striscia luminosa che unisce i due fari. La stessa tecnologia è impiegata per unire i proiettori con una sottile striscia luminosa, che rende lo sguardo di EQB molto personale, insieme a un paraurti e un portellone dal disegno specifico.
Le prese d’aria, contribuiscono ad un Cx di soli 0,28, e si limitano a quelle funzionali adibite ad aerare l’impianto frenante; se si desidera qualcosa di più aggressivo si può optare per l’allestimento superiore Premium, oggetto della nostra prova. Il laterale riprende fedelmente le lamiere della GLB, si ritrova quindi la silhouette slanciata della sorella con poche linee, ma decise. I cerchi da 18 pollici sono un’esclusiva di EQB e sono stati progettati per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica e far così guadagnare qualche km di autonomia.
La nuova Mercedes EQB è quindi lunga 4,687 metri, larga 1,834 e alta 1,701 metri. Il passo, di 2,829 metri, è maggiore di dieci centimetri rispetto alla nuova Classe B: questo ha permesso di ricavare non solo più spazio per la testa e per le gambe nel vano posteriore, altresì viene resa disponibile la terza fila di sedili costituita da due sedili singoli per passeggeri non superiori a 1,68 metri di altezza, in altre parole, i vostri figli o i loro amichetti, sicuro non la suocera, visto l’accessibilità non ottimale. C’è poi la possibilità, grazie ai fissaggi ISOFIX e Top Tether, di fissare fino a quattro seggiolini compatibili nel vano posteriore.
Il vano bagagli offre lo spazio di carico di una Station Wagon, con un volume compreso tra 494 e 1.710 litri (valori riferiti alla versione cinque posti, ovviamente inferiori se sono presenti sette occupanti a bordo). A richiesta, la seconda fila di sedili scorre in senso longitudinale, donando tanto spazio alla fila centrale, mentre l’inclinazione degli schienali è regolabile già di serie su più posizioni.
Gli interni non cambiano, e questo è un bene, dalla GLB, uno dei SUV con il miglior abitacolo che si possa trovare all’interno del segmento. Sostanzialmente l’MBUX rimane invariato, tuttavia cambiano i menu dedicati alla trazione elettrica, i cosiddetti EQ, e viene integrata la cosiddetta Electric Intelligence che calcola i percorsi che tengono conto non solo dell’autonomia effettiva ma anche della disponibilità di colonnine lungo il percorso.
Nonostante l’imperante moda di eliminare i tasti fisici, la Mercedes EQB non fa a meno dei comandi per il clima e l’infotainment può essere gestito sia dal touchpad sul tunnel che tramite il touchscreen da 10.25 pollici. Non mancano i comandi vocali, che rispondo all’ormai nota esclamazione “Hey Mercedes”, con un ottimo sistema di riconoscimento e una flessibilità sorprendente. Piace la App Mercedes con cui si connette vettura e smartphone per tutte le informazioni tra cui tempi di fine ricarica, stato chiusura porte, autonomia e climatizzazione a veicolo fermo, che però risulta parecchio rumorosa.
Saliti a bordo, l’impostazione di guida è ottima, ma i sedili sono un po’ duretti e potrebbero stancare nei lunghi trasferimenti, invece il volante copre i bordi dei due display widescreen. Mentre finiture e accostamenti sono ovviamente bene realizzati, con poche cadute di stile.
L’illuminazione notturna, forse troppo estesa anche alla plancia e alle bocchette e più adatta ad una classe A o una EQA da “giovanotto”, che non ad un’auto da padre di famiglia come la EQB. Inoltre le luci colorate e i display senza palpebra si riflettono la notte sui vetri laterali creando un fastidioso effetto distraente, per fortuna si possono regolare.
Noi abbiamo provato la versione che pensiamo possa esser la “modale” ovvero la più ricercata nel nostro paese: quella con due motori elettrici dalla potenza totale di 228 CV e dalla coppia di 390Nm, e quindi con trazione 4matic. Così configurata l’auto si dimostra energica all’occorrenza ma anche molto dolce. Insomma una duplice anima, non troveremo però quella grinta fuoriscala di altre elettriche cavallate.
Facendo un passo indietro, la EQB rimane fedele la posizione di guida tipica da SUV, rialzata e ampiamente regolabile anche elettricamente, proprio come avviene sulla GLB. Avviando il propulsore non si avverte nessun rumore, ma la vettura ci comunica che è “Ready”, pronta a partire. Individual, Sport, Comfort ed Eco sono le modalità di guida, che configurano il motore in maniera nettamente differente. Nella modalità più sportiva, l’acceleratore è super sensibile con risposte molto affilate. In Eco invece la vettura risponde tanto lenta ai comandi, forse troppo e il pedale del gas non è troppo accordato con il freno, molto meglio in Confort o personalizzando le opzioni in Individual. Alla file la Mercedes EQB può esser paragonata ad una macchina One Pedal, ma per fermarsi occorre comunque “pigiare” il pedale di sinistra. Utile invece la funzione “hold” che frena l’auto al semaforo o nella breve sosta.
La guida di Mercedes EQB è estremamente rilassante. Il motore è molto progressivo e la potenza non eccessiva in questo caso è un pregio, non si mai è portati ad effettuare brusche accelerazioni a vantaggio del comfort di bordo e dell’autonomia della batteria. Ciò non significa che chiedendo il massimo la EQB deluda, anzi volendo lo 100 km/h è coperto in 8 secondi. La velocità massima è limitata, per motivi di efficienza, a 160 km/h. Le sospensioni sono ben tarate, nonostante il peso che supera di slancio le 2 tonnellate, l’auto è ben piantata per terra e assorbe le asperità senza alcun problema.
La taratura “gentile” dello chassis mostra i suoi limiti mostrando un leggero beccheggio solo nei casi in cui si spinge tutto il pedale giù o si frena con forza. Tuttavia, come già detto la EQB è una vettura da guidare con progressività, messo in chiaro questo la guida diventa godibilissima. La coppia dei motori elettrici permette partenze veloci e sorpassi sicuri, l’ottima insonorizzazione e lo sterzo ben calibrato fanno il resto.
La guida in città è certamente uno dei punti forti di EQB, in questo caso aiuta anche l’altezza da terra che permette di superare con scioltezza dossi e avvallamenti e al contempo di avere una visuale della strada “dominante”. Lo sterzo ha un diametro di sterzata ridotto di 11,7 metri un valore non di riferimento, ma comunque buono. Certo le dimensioni in città si fanno sentire. In autostrada il confort regna sovrano, con qualche fruscio lato specchietto esterno, ma l’assenza di altri rumori. Anche l’assorbimento è molto buono.
Lo sterzo è demoltiplicato il giusto per non esser troppo aggressivo, leggero in manovra, i freni sono potenti, e nell’uso comune non si affaticano mai. L’assetto per quanto turistico non è mai cedevole, ma sempre ben frenato. Nelle sconnessioni non si rimbalza troppo. Forzando l’andatura i controlli elettronici intervengono solerti. Rimangono le palette al volante ma, non essendo presente alcun cambio, assumono la funzione di gestione della frenata rigenerativa.
Per massimizzare al massimo l’utilizzo e il comportamento del motore elettrico che muove la vettura, si può sempre contare sul recupero energetico che è sicuramente un aspetto di cui tenere conto quando si guida un’ibrida e ancor di più un’elettrica come la EQA. L’impostazione D+, selezionabile tramite i paddle dietro il volante, quelli che prima comandavano le cambiate dell’automatico, permette di veleggiare simulando la decelerazione di una endotermica in folle, D — restituisce la massima frenata, davvero corposa, che permette di guidare quasi con un solo pedale, peccato che anche con questa impostazione l’auto non freni mai fino ad arrestarsi, come su altre elettriche recenti; che considerando la presenza di altre due modalità intermedie D e D+, sarebbe stata una scelta auspicabile.
L’accumulatore da 66,5 kWh è omologato, secondo il ciclo WLTP, per 420 km, valore che nella vita reale è assolutamente raggiungibile a basse e medie velocità; in autostrada come per tutte le vetture BEV l’autonomia scende del 20-30%, non è una vettura con la tipica “ansia da ricarica”, ma certamente i tragitti medio-lunghi vanno pianificati con un minimo di cura: insomma, l’autonomia della Mercedes EQB 300 4Matic è sufficiente ma molto dipende dalla disponibilità di colonnine veloci sul percorsi e a destinazione. I consumi dichiarati sono di 18,2 kWh/100km, noi abbiamo rilevato circa 17,4, addirittura meglio. Parlando di ricarica quella della Mercedes EQB si completa in poco meno di sei ore con una wallbox da 11 kW (il cavo per la ricarica viene fornito di serie), mentre in fast charge o corrente continua, grazie al sistema a 400 Volt, bastano 30 minuti per passare dal minimo all’80%.
Lato ADAS c’è la possibilità di avere tutto per la guida autonoma di livello 2 come tradizione della Stella, però Mercedes richiede al cliente di far pagare pacchetti aggiuntivi, anche sull’allestimento più ricco Premium Plus, che molto competitors ora offrono gratuitamente anche su allestimenti intermedi. Troviamo di serie solo il sistema antisbandamento attivo, cruise control passivo e limitatore.
l listino prezzi della Mercedes EQB parte da 55.330 euro IVA inclusa, per la versione 250 non AWD, proposta in sei allestimenti: Sport, Sport Plus, Premium, Premium Plus, oltre all’Edition 1. La vettura da noi provata EQB 300 4matic, parte da 58,390 € con allestimento Premium Plus arriviamo a 64,345 euro.
Sono ovvimente di serie il climatizzatore automatico, il pacchetto keyless-go, il portellone posteriore, l’Advanced Sound System e il carica wireless dello smarphone, il Pacchetto Parcheggio e addirittura l’Illuminazione esterna di orientamento con proiezione del logo del marchio. Ma occorre aggiungere ancora qualche pacchetto ADAS per una configurazione completa. Per gli indecisi al passaggio all’elettrico ricordiamo che la garanzia sulla batteria è di 10 anni o 100.000 km. E sull’auto troviamo il cavo di ricarica per wallbox/colonnina AC e il cavo di ricarica per presa domestica.
Nel complesso la EQA convince per l’ottima brillantezza, e lo spazio a bordo non trascurabile, oltre alla presenza di sette posti, con una potenza che è veramente buona se rapportata alle varie esigenze a cui può dover rispondere questa vettura, e convince per la sua buona fattura. I suoi difetti? Li condivide con le tante altre vetture elettriche, dove l’ansia da autonomia, l’attesa per la ricarica e il peso notevole fanno sempre storcere il naso ai “puristi del termico”.
Le concorrenti? Beh in attesa della rivale di Volksburg VW ID6, la Tesla Model Y da 7 posti rimane l’unica altra vettura elettrica omologata per più di 5 persone. Se invece non guardiamo questa caratteristica di dimensioni simili troviamo il trittico su base MEB: Volkswagen ID.4, Skoda Enyaq e Audi Q4 e-tron Sportback. Oppure la Ford Mustang Mach-E, la Hyundai Ioniq 5, la Kia EV6, e la Volvo XC40 Recharge. Trovate le prove di queste e di altre vetture elettriche nella nostra sezione prove su strade, insieme alla EQB appena pubblicata.
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