Mercedes EQA rappresenta la vettura d’accesso al mondo elettrico della Stella. Nonostante il nome possa far pensare a un segmento similare alla Classe A, in realtà EQA è un SUV ed è strettamente imparentato proprio con la GLA. La piattaforma MFA è la medesima di tutte le vetture posizionate al di sotto di Classe C, vettura che “sconfina” nel segmento D per essere più precisi.
Rispetto ad EQE e EQS, che si basano su un’architettura completamente nuova, Mercedes ha deciso di mantenere un approccio più conservativo per la sua elettrica “entry level”. Nonostante ciò gli ingegneri sono riusciti a posizionare le batterie sotto il pavimento sfruttando anche lo spazio che, nelle versioni ICE, è occupato dal serbatoio. Il risultato è un SUV “giusto”, sia per quanto riguarda le dimensioni sia per il comportamento su strada sempre neutro e progressivo, al contempo senza attingere troppo alla lista degli accessori è possibile accedere agli ecoincentivi statali.
Scopriamo tutti gli aspetti della nuova Mercedes EQA 250 per scoprire com’è e come va, quando consuma e in quanto tempo si ricarica e, non ultimo, quanto costa.
Mercedes EQA 250 misura 4,46 metri di lunghezza, 1,83 metri di larghezza e 1,62 metri di altezza, con un passo di 2,72 metri, valori da compact SUV praticamente identici a quelli della GLA.
Nonostante le somiglianze il SUV elettrico della Stella a tre punte riesce a differenziarsi grazie a paraurti specifici e gruppi ottici dedicati che richiamano il mondo elettrico della Stella. Il frontale è caratterizzato dall’ampia calandra, completamente chiusa trattandosi di un’elettrica, che incastona i fari full LED di serie. La stessa tecnologia è impiegata per unire i proiettori con una sottile striscia luminosa, che rende lo sguardo di EQA molto personale.
Le prese d’aria nel nostro allestimento sono molto discrete e si limitano a quelle funzionali adibite ad aerare l’impianto frenante; se si desidera qualcosa di più aggressivo si può optare per l’allestimento superiore. Il laterale riprende fedelmente le lamiere della GLA, si ritrova quindi la silhouette slanciata della sorella con poche linee, ma decise. Le linee dinamiche non sono solo estetiche e vengono confermate anche dall’ottimo Cx di 0,28. I cerchi da 18 pollici sono un’esclusiva di EQA e sono stati progettati per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica e far così guadagnare qualche km di autonomia. Se amate la sportività o preferite un diametro più ampio è sempre possibile scegliere diverse alternative che trovano l’apice nei cerchi AMG da 20 pollici.
Al posteriore ritroviamo la striscia a LED che unisce i fanali, un dettaglio che ritroviamo e ritroveremo sull’elettriche della Stella, insieme a un paraurti e un portellone dal disegno specifico. Rispetto alla GLA il portatarga è stato spostato in basso donando una maggiore pulizia al design complessivo di EQA. Gli interni non cambiano e questo è un bene, la GLA è uno dei SUV con il miglior abitacolo che si possa trovare all’interno del segmento. Sostanzialmente l’MBUX rimane invariato, tuttavia cambiano i menu dedicati alla trazione elettrica e viene integrata la cosiddetta Electric Intelligence che calcola i percorsi che tengono conto non solo dell’autonomia effettiva ma anche della disponibilità di colonnine lungo il percorso. Variano alcuni dettagli unici per questo modello, come il motivo retroilluminato e vari dettagli oro rosa sulle bocchette di aerazione.
Nonostante l’imperante moda di eliminare i tasti fisici, la Mercedes EQA non fa a meno dei comandi per il clima e l’infotainment può essere gestito sia dal touchpad sul tunnel che tramite il touchscreen da 10.25 pollici. Non mancano i comandi vocali, che rispondo all’ormai nota esclamazione “hey Mercedes”, con un ottimo sistema di riconoscimento e una flessibilità sorprendente. Rimangono le palette al volante, ma non essendo presente alcun cambio assumono la funzione di gestione della frenata rigenerativa.
Le volumetrie interne di EQA sono più che sufficienti, ma non alla pari di altre vetture elettriche, a causa della piattaforma che non è nata per ospitare “solo” l’elettrico, bensì più motorizzazioni. L’abitacolo come anticipato è ottimamente rifinito, i sedili posteriori sono comodi e ben sagomati, ma meno ariosi anche rispetto a vetture più piccole come la Volkswagen ID.3. Lo stesso può dirsi per il bagagliaio 340 litri contro i 435 della GLA e inferiori anche alla ID.3 che nonostante i 20 cm in meno di lunghezza arriva a ben 385 litri. Nulla da dire sulla flessibilità, gli schienali sono reclinabili nel frazionamento 40:20:40 e rinunciando a tutti ai posti a sedere si può arrivare a una capacità di 1320 litri.
La Mercedes EQA in prova è la 250, ciò significa 190 CV e 370 Nm scaricati dalle sole ruote anteriori. Il motore elettrico da 140 kW è abbinato a una batteria da 66,5 kWh netti. Per quanto riguarda l’allestimento, quello della vettura sotto la nostra lente d’ingrandimento è lo “Sport Plus” che si posiziona un gradino più in alto dell’entry level “Sport” e comprende: Climatizzatore automatico, Pacchetto keyless-go, portellone posteriore, Advanced Sound System e Carica wireless dello smarphone.
La guida di Mercedes EQA è estremamente rilassante. Il motore è molto progressivo e la potenza non eccessiva in questo caso è un pregio, non si mai è portati ad effettuare brusche accelerazioni a vantaggio del comfort di bordo. Ciò non significa che chiedendo il massimo la EQA non esca i muscoli, volendo lo 100 km/h è coperto in 8,9 secondi. Le sospensioni sono ben tarate, nonostante il peso che supera di slancio le 2 tonnellate, l’auto è ben piantata per terra e assorbe le asperità senza alcun problema.
La taratura gentile mostra i suoi limiti mostrando un leggero beccheggio solo nei casi in cui si spinge tutto il pedale giù o si frena con forza. Il rollio è invece marcato, ma è una conseguenza inevitabile del corpo vettura della compatta della Stella. Tuttavia, come già detto la EQA è una vettura da guidare con progressività, messo in chiaro questo la guida diventa godibilissima. La coppia del motore elettrico (370 Nm) permette partenze veloci e sorpassi sicuri, l’ottima insonorizzazione e lo sterzo ben calibrato fanno il resto.
La guida in città è certamente uno dei punti forti di EQA, in questo caso aiuta anche l’altezza da terra che permette di superare con scioltezza dossi e avvallamenti e al contempo di avere una visuale della strada “dominante”. Il volante ha un diametro di sterzata di 11,1 metri un valore non di riferimento, ma comunque buono. La corposità dello sterzo è poco marcata, il comando è incentrato alla maggior leggerezza possibile. Il SUV della Stella, tuttavia, non è una classica citycar cittadina e lo dimostra con il suo buon comportamento dinamico anche in strade extraurbane. Il limite in questo caso è dato dalla batteria, ma ancor di più dall’attuale infrastruttura di colonnine.
Per massimizzare al massimo l’utilizzo e il comportamento del motore elettrico che muove la vettura, si può sempre contare sul recupero energetico che è sicuramente un aspetto di cui tenere conto quando si guida un’ibrida e ancor di più un’elettrica come la EQA. L’impostazione D+, selezionabile tramite i paddle dietro il volante, quelli che prima comandavano le cambiate dell’automatico, permette di veleggiare simulando la decelerazione di una endotermica in folle, D – – restituisce la massima frenata, davvero corposa, che permette di guidare quasi con un solo pedale, peccato che anche con questa impostazione l’auto non freni mai fino ad arrestarsi; considerando la presenza di altre due modalità intermedie D e D-, sarebbe stata una scelta auspicabile.
L’accumulatore da 66,5 kWh è omologato, secondo il ciclo WLTP, per 420 km, valore che nella vita reale è assolutamente raggiungibile a basse e medie velocità; in autostrada come per tutte le vetture BEV l’autonomia scende del 20-30%, non è una vettura con la tipica “ansia da ricarica”, ma certamente i tragitti medio-lunghi vanno pianificati con cura. Infine è bene sapere che la velocità massima è auto-limitata a 160 km/h proprio per preservare la batteria; il valore scelto da Mercedes è comunque ben superiore ai limiti autostradali italiani. Parlando di ricarica quella della Mercedes EQA 2021 si completa in poco meno di sei ore con una wallbox da 11 kW (il cavo per la ricarica viene fornito di serie), mentre in fast charge o corrente continua, grazie al sistema a 400 Volt, bastano 30 minuti per passare dal minimo all’80%.
Mercedes EQA prosegue il capitolo elettrico della stella allargando la gamma verso il basso, lo fa con intelligenza e in modo conservativo. I prezzi partono dai 50.000 euro, al lordo degli incentivi, della versione Sport, la Sport Plus arriva a 52.000 euro, la Premium a 55.000 e la premium Plus a 56.000. Al vertice della gamma troviamo le Sport Pro e le Premium Pro rispettivamente proposte a 56.500 euro e 60.000 euro. Evitando la motorizzazione più potente da 292 CV e a patto di non esagerare con gli accessori la Mercedes EQA intercetta gli incentivi statali per le vetture elettriche e pertanto è possibile abbattere il prezzo d’acquisto fino a 10.000 euro.
Le concorrenti al momento sono davvero poche, spulciando il listino l’unica vettura premium con caratteristiche simili è la Volvo XC40 recharge. Volendo ampliare la ricerca anche ai marchi generalisti possiamo trovare la Mazda MX-30, quest’ultima ha dalla sua certamente il design molto ricercato, tuttavia pur risparmiando almeno 15 mila euro sul listino bisogna farei conti con un’autonomia appena sufficiente di 237 km. Un’altra possibile alternativa è la Kia Niro, più corta di 10 cm e senza velleità da premium la crossover coreana nella versione long range con i suoi 455 km di autonomia può essere considerata una valida rivale. La Volkswagen ID.4 è 10 cm più lunga, ma la versione GTX si trova su una fascia di prezzo similare portando in dote un propulsore da 300 CV e una batteria da 77 kWh di capacità netta, che garantisce un’autonomia WLTP di 480 km.
Ogni auto intercetta una categoria di acquirente ben preciso e questo vale ancor di più quando si parla di vetture elettriche, Mercedes con EQA ha le idee ben chiare e sembra aver intercettato una nicchia ancora poco affollata giocando d’anticipo rispetto agli altri marchi premium.
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