Sin dalla presentazione della prima serie nell’ottobre del 1997, la Mercedes-Benz Classe A si è presentata come una vettura innovativa, capace di catturare l’interesse nel segmento delle compatte. La terza serie, in vendita dal 2012, segna un importante passo in avanti sia in termini di design che di tecnica e si posiziona come una delle vetture di riferimento del segmento. Le oltre tre milioni di unità vendute confermano quanto appena detto e attribuiscono alla quarta generazione di Classe A (presentata al Salone dell’auto di Ginevra 2018) una grande responsabilità.
Anche questa volta la piccola di Stoccarda riserva grandi sorprese, soprattuto in termini di tecnologia e ausilio alla guida, con sistemi direttamente derivati dall’ammiraglia Classe S. Scopriamo, dunque, come si comporta la nuova Mercedes-Benz Classe A nella nostra prova su strada.
La nuova Mercedes-Benz Classe A sfoggia linee morbide rispetto alla versione precedente. I proiettori ottici anteriori riprendono le forme di quelli presenti sulla CLS: sono bassi e conferiscono all’anteriore un carattere hi-tech. Il posteriore ha un look personale con linee morbide che, rispetto al modello precedente, ne aumentano visivamente l’impronta su strada. I cerchi in lega da 19 pollici di colore nero lucido si sposano bene con il grigio Mountain Designo della carrozzeria. Un occhio attento riconosce anche alcuni dettagli sportivi come le griglie pronunciate delle prese d’aria nel paraurti anteriore e lo spoiler laterale nero lucido sul lunotto.
Con il nuovo modello le dimensioni crescono di 12 cm in lunghezza, 2 in larghezza e 1 in altezza per un totale rispettivamente di 4,42 m, 1,80 m e 1,44 m. Anche il passo, con i suoi 2,73 m, cresce di 3 cm a favore di un maggiore spazio per i passeggeri posteriori che viaggiano in totale comfort grazie a bocchette di aerazione e prese USB dedicate.
Il grande cambiamento segnato dalla Classe A è riconoscibile all’interno della vettura, dove stupisce l’introduzione del quadro strumenti completamente digitale sull’intera gamma accoppiato al display centrale touchscreen. Le dimensioni degli schermi variano dai 7 pollici ai 10,2 pollici ciascuno, creando un display totale al quale, finora, solo i possessori delle berline di lusso più accessoriate della Stella erano abituati. Quello che compisce di più è l’intuitività con cui risponde il sistema di infotainment MBUX: il merito è attribuito al VOICETRONIC (comandi vocali di ultima generazione) che riconoscono la nostra chiamata con il comando “Hey Mercedes” e facilitano l’utilizzo evitando distrazioni. Per non dilungarci troppo nella spiegazione di questo sistema innovativo abbiamo deciso di creare un focus dettagliato, davvero da non perdere.
L’alta qualità dell’abitacolo e la cura nel dettaglio creano un ambiente speciale per la Classe A. Tutto è stato studiato per rendere l’esperienza di bordo coinvolgente. Le bocchette di aerazione ricordano le turbine degli aerei e ospitano luci led che ritroviamo anche sopra plancia, portiere e poggiatesta, luci studiate per coprire una gamma cromatica con 64 colori. L’accostamento di materiali come pelle e alluminio satinato conferiscono pregio e eleganza alla piccola di Stoccarda. Lo spazio a bordo non manca, dietro c’è spazio per le gambe ma le linee affusolate del tetto rendono meno confortevole l’abitabilità posteriore dove in cinque si viaggia ancora stretti. Anche il vano bagagli è cresciuto nelle dimensioni rispetto alla versione precedente passando dai 341 litri a 370 litri.
Una volta saliti a bordo della Classe A è facile trovare la giusta posizione di guida grazie alla regolazione completamente elettrica del sedile. L’effetto creato dai due schermi posizionati in alto sulla plancia è sorprendente. Peccato che (nella configurazione da 10,2 pollici) lo schermo di destra venga parzialmente coperto dalla corona del volante. A richiesta si può avere l’head up display a colori che aiuta a non distogliere gli occhi dalla strada. Maggiore sicurezza al volante grazie all’introduzione dei comandi touchscreen presenti sulle razze del volante per comandare i due display: una volta presa confidenza con il loro utilizzo, sarà davvero veloce e intuitivo navigare attraverso i vari menù.
La vettura da noi provata è equipaggiata con il propulsore quattro cilindri 1,3 litri turbobenzina da 163 CV e 250 Nm a 1.620 giri/min. L’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 8,0 secondi e la velocità limite è di 225 km/h. Questo motore è la vera innovazione all’interno della Gamma perché presenta la tecnologia di disattivazione temporanea dei cilindri (due su quattro) in modo da ridurre notevolmente i consumi a velocità di crociera. Nella nostra prova su strada abbiamo registrato dei consumi autostradali di 6 l/100km e urbani di circa 9 l/100 km per una media totale di circa 7,5 l/100km. In perfetta combinazione con il cambio automatico a doppia frizione 7G-DCT, i 163 CV si fanno trovare puntuali all’eventualità, anche se, non invogliano a una guida sportiva. Ciò nonostante, la dinamica di marcia è coinvolgente, lo sterzo è preciso e ben demoltiplicato e l’assetto è stato irrigidito per incrementare l’agilità tra le curve. Ed è proprio qui che la Classe A trasmette fiducia al guidatore, facendosi trovare composta anche nei cambi di direzioni più difficili. Efficace il Dynamic Select che permette di cambiare il settaggio di motore, cambio, assetto e sterzo, modificando l’anima della vettura attraverso le modalità ECO, Comfort, Sport e Individual.
Capitolo a parte per quanto riguarda i sistemi di ausilio alla guida, derivati direttamente dall’ammiraglia Classe S. Grazie al Pacchetto assistenza alla guida DISTRONIC da 1.842 € (che aggiunge i sensori radar e la telecamera stereoscopica 3D) la compatta monitora la zona circostante fino a una velocità di 210 km/h ed è in grado di mantenere la distanza di sicurezza dal veicolo antistante. A queste funzioni si aggiungono il sistema di assistenza attiva nella frenata di emergenza e il sistema di assistenza attiva al cambio di corsia, particolarmente intuitivo. Un’ottimo lavoro è stato messo a punto dai tecnici di Stoccarda che hanno reso possibile la regolazione completamente autonoma della velocità anche in curva e in prossimità di incroci o rotatorie. Non manca infine il sistema PRE-SAFE PLUS che rileva il pericolo di un impatto posteriore e rallenta la vettura riducendo così il rischio per gli occupanti di subire lesioni.
La Mercedes-Benz Classe A parte da un prezzo di listino di 25.720€ per la versione A160 benzina da 109 CV, per arrivare ai 39.650€ della A250 da 224 CV. La A200 Automatic da noi provata è offerta ad un prezzo di 25.582€ che salgono di ben 17.000€ con l’aggiunta di optional come il pacchetto assistenza alla guida, le sospensioni regolabili attive, il pacchetto LUXURY e il Grigio Montagna Magno Designo, giusto per citarne alcuni. L’aumento esponenziale del prezzo con l’aggiunta di un’infinita lista di equipaggiamenti rimane uno dei pochi difetti che dobbiamo riconoscere nella compatta tedesca.
Le più dirette competitors sono la Audi A3 con il 1.5 TFSI 150 CV e -anche per lei- disattivazione on demand dei cilindri, la BMW Serie1 con il 4 cilindri da 136 CV o 184 CV e la MINI Cooper da 136 CV o 190 CV. Con i tanti sistemi di ausilio alla guida e una tecnologia di segmento superiore, la Classe A è l’unica a proporre qualcosa di estremamente innovativo nel segmento delle compatte e questo stuzzicherà l’interesse di molti possibili acquirenti.
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