45? Non sono i cavalli, certo, e nemmeno la cilindrata in tempi di downsizing. Ma allora cosa vuol dire?
Nel 2012, anno di nascita della Classe A, la AMG Motorenbau und Entwicklungsgesellschaft mbH, società fondata da Hans Werner Aufrecht ed Erhard Melcher nella cittadina di Großaspach – da qui l’acronimo AMG – compiva esattamente 45 anni. Questo numero simbolico viene ripreso anche, aggiungendo uno zero, dai 450 Nm sviluppati dal 2.0 Turbo benzina iper “vitaminizzato” da parte degli uomini di Affalterbach.
Da questi numeri nasce proprio la Mercedes-Benz Classe A 45 AMG, compatta super sportiva, pronta a scrivere nuovi importanti capitoli nella storia delle hot hatch. L’abbiamo provata a fondo per scoprirne pregi e difetti. Ecco com’è andata.
Design: il diavolo veste AMG
Quando indovini l’estetica di un modello, c’è poco da fare, ogni versione che farai sulla base delle sue forme sarà sempre e comunque bellissima. È questo il caso della Classe A, sicuramente una delle segmento C più affascinanti, che sta riuscendo a catturare il consenso di tutti.
Quando ci siamo ritrovati davanti alla spettacolarità e alla prepotenza della A 45 AMG, il gioco di colori – Rosso Jupiter per la carrozzeria, in contrasto al nero dei cerchi da 19 pollici (1.159 €), dello splitter e delle minigonne – ha catalizzato totalmente la nostra attenzione. Vederla nel buio della notte, con i fari Bi-Xeno all’anteriore e LED al posteriore, dà l’idea di una vettura appena uscita dall’inferno, pronta per soddisfare i nostri desideri più reconditi.
Parliamoci chiaro, di solito quando proviamo auto di questo tipo ci interessa principalmente quello che c’è sotto il cofano, ma quando anche fuori è tutto al suo posto, il valore aggiunto si presenta in maniera inevitabile. Oltretutto il mercato dell’auto, mai come in questi ultimi anni, parla chiaro: anche l’occhio vuole la sua parte.
Sofismi a parte, la 45 AMG si distingue principalmente per tre elementi che non troverete in nessun’altra Classe A, cioè la scritta “TURBO AMG” sopra i passaruota anteriori, le generose pinze freno a sei pistoncini, rosse nel nostro caso (390 €), e i due grossi scarichi rettangolari, integrati nel paraurti posteriore.
All’interno la musica non cambia: tipiche di AMG sono le cinture di sicurezza rosse abbinate ai sedili, con poggiatesta integrato, in pelle ecologica Artico mista a microfibra Dinamica con cuciture in contrasto rosse, che ritroviamo in tutto l’abitacolo. Cuciture presenti anche sul volante sportivo in pelle con le sezioni inferiore e superiore leggermente appiattite e con le impugnature in Alcantara (671 €), dalle quali spuntano i paddles in alluminio del cambio sequenziale.
La strumentazione sportiva è dotata di quadranti circolari neri, in carbon look, con lancette color argento/rosso, una scala tachimetrica fino a 320 km/h e il logo AMG integrato. Sulla plancia troviamo il classico tablet nero lucido per la navigazione posto sopra alle bellissime bocchette d’aerazione in acciaio spazzolato con cornice rossa. Le finiture sono buone, a parte qualche scricchiolio proveniente dal navigatore e dai comandi sopra il climatizzatore.
Alla guida: divertimento a 360 gradi
Un’auto del genere non si può che presentarla attraverso i numeri. Il 1991 cc Turbo benzina eroga una potenza di 360 CV e una coppia di 450 Nm, per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi e una velocità massima autolimitata a 250 km/h. Con l’AMG Driver’s Package (2.318 €), presente sulla nostra vettura, la velocità massima sale fino a 270 km/h e nel prezzo è compresa anche la partecipazione a un training di guida dell’AMG Driving Academy. Con una potenza specifica di 181 CV/litro, la Classe A 45 AMG stabilisce anche il record di motore turbo a quattro cilindri di serie più potente al mondo.
Il due litri benzina è abbinato di serie al cambio sportivo doppia frizione a 7 marce SPEEDSHIFT DCT AMG, che offre tre modalità: C, S e M. La prima è tarata totalmente per un utilizzo cittadino, dove Start&Stop, cambiate ai minimi e grande elasticità garantiscono un buon comfort di guida, per nulla stressante nel traffico urbano. La S, invece, propone di nuovo cambiate in automatico, ma studiate per garantire le migliori prestazioni possibili. Questa configurazione, al contrario delle aspettative, si dimostra molto intuitiva, quasi come se vedesse insieme a noi la strada che stiamo per affrontare. La nostra preferita, e anche l’unica che permette alla A 45 AMG di darvi le maggiori emozioni, è la M, manuale vera – non cambia marcia automaticamente neanche nei “fuorigiri” – che vi lascia il controllo totale della vettura, senza se e senza ma.
Presa la confidenza giusta con la trasmissione, è ora di allentare un po’ le briglie dei controlli elettronici, con un clic si passa in Sport Handling Mode, per godersi appieno i 360 CV tra le curve. Il terreno di caccia ideale è il misto veloce e non troppo stretto, dove la “45” s’inserisce con decisione e, soprattutto, in uscita, ancora a ruote storte, permette di spalancare il gas proiettandovi fuori dalla curva con una motricità impressionante, grazie alla trazione integrale 4Matic che regola alla perfezione il leggerissimo sottosterzo.
Il regime di cambiata ideale, confermato dalla curva di coppia, è di 6 mila giri, dove il 2.0 Turbo da ancora il meglio di sé. Il rollio è inesistente grazie alle sospensioni sportive e a un assetto tarato alla perfezione – non troppo rigido tra le buche e totalmente rassicurante anche nelle curve più impegnative. Lo sterzo, infine, è molto sincero, mai troppo pesante e ben progressivo fino alle alte velocità.
Se volete provare fino in fondo l’ebbrezza dei 360 cavalli, non potrete fare a meno di provare il Launch Control: cambio in Manual e piede sinistro sul freno, azionate contemporaneamente le due leve del cambio fino a che non vi appaiono le istruzioni sul display della strumentazione, a quel punto clic sul paddle destro del cambio, giù fino in fondo con l’acceleratore che fermerà la lancetta dei giri a 4 mila e rilasciando il freno la 45 AMG scatterà da 0 a 100 precisamente in 4, 6 secondi.
Ultima e non troppo dolente, è la nota sui consumi. Il 2.0 Turbo benzina si rivela non troppo assetato, soprattutto in rapporto alla potenza: in città si riesce a viaggiare attorno ai 10/11 litri per 100 km, mentre in autostrada, a velocità da codice, ci si attesta sugli 8 l/100 km.
Un sound che lascia il segno
La nostra vettura era equipaggiata con l’AMG Sport Sound, un optional da 610 euro, ma che li vale fino all’ultimo centesimo. Una sinfonia così coinvolgente difficilmente la troverete su una vettura di serie che non sia una supercar. Cosa si nasconde dietro ai grossi rettangoli cromati?
L’impianto di scarico sportivo AMG è dotato di tubi di larga sezione e di una valvola di scarico a farfalla comandata automaticamente: questa tecnica, già adottata sulla SLK 55 AMG, risolve l’apparente obiettivo contrastante tra il dinamismo palpabile e la proverbiale predisposizione a compiere lunghi viaggi delle vetture Mercedes. La valvola viene azionata senza soluzione di continuità attraverso la mappatura, in funzione della richiesta di potenza del guidatore, delle condizioni di carico e del regime del motore.
Come equipaggiamento a richiesta, per la A 45 AMG è disponibile anche un impianto di scarico Performance AMG con valvola di scarico e terminali di scarico dal design specifico. In tal modo, il guidatore può assaporare un sound del motore ancora più emozionante e intenso nelle fasi di carico e d’innesto delle marce. Con l’impianto di scarico Performance AMG, in particolare, la funzione di doppietta automatica in scalata e l’interruzione dell’accensione e dell’iniezione durante l’innesto del rapporto superiore a pieno carico risuonano con una tonalità ancora più vigorosa e creano un’emozione ancora più intensa, che solitamente viene associata unicamente a propulsori con un numero di cilindri maggiore.
Dai due caratteristici terminali dell’impianto di scarico sportivo AMG fuoriesce un affascinante e possente sound, in particolare in fase di forte accelerazione durante la quale l’esplosività della cambiata si traduce anche in forti scoppiettii, per un’esperienza di guida veramente unica e coinvolgente.
Prezzo e concorrenti
La Classe A 45 AMG parte da 44.600 € e presenta una dotazione di serie abbastanza ampia, ma che presenta alcune défaillance, come il clima automatico o i sensori di parcheggio, che ci si aspetta siano compresi su una vettura premium come questa.
L’AMG che abbiamo provato noi era dotata di alcuni optional che la rendono questa Classe A. Alcuni ve li abbiamo già citati, come l’AMG Driver’s Package o lo Sport Sound. Molti dettagli estetici, invece, sono frutto di due pacchetti, il Light & Sight e l’AMG Night package. Il primo, al costo di 463 €, offre una serie di luci soffuse “ambient” che illuminano l’abitacolo in maniera molto elegante e i tergicristalli con sensore pioggia. Il secondo, per 817 € colora di nero lucido alcuni particolari all’esterno creando il contrasto da noi elogiato in precedenza. Il tetto apribile elettricamente, optional da 1.098 €, completa l’allestimento di questa vettura, portando il prezzo finale a circa 52.500 euro grazie a poco più di 8.000 € di optional. A questa spesa dovrete inevitabilmente aggiungere i 968 € di bollo più i 1.600 € del superbollo, per un totale di 2.568 euro.
Vi sembrano tanti?
La A 45 AMG affronta una concorrenza diretta nelle segmento C piuttosto gremita, tra le quali annoveriamo la Volkswagen Golf R, l’Audi S3, Seat Leon e la BMW 135i, ma anche le più economiche – e più lente – Opel Astra OPC, Renault Megane RS, Ford Focus ST, e Alfa Romeo Giulietta QV. La sportivissima di Affalterbach, però, ha già dimostrato di saper attirare una clientela dal palato ancor più raffinato, quindi le pepatissime Audi TT, BMW Serie 2, Lotus Elise, Alfa Romeo 4C e Porsche Cayman sono avvisate.
Tante concorrenti ma nessun dubbio. La Classe A 45 AMG è scesa in campo per ridefinire il concetto di sportiva compatta e per porsi come termine di paragone nei confronti di tutte le altre vetture che ambiscono al titolo di regina del segmento C. Provare per credere.
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