Siamo andati in Svizzera per mettere alla prova la McLaren 720S e la nuova McLaren GT, la cui prova seguirà sulle pagine di autoappassionati.it. Per chi se la fosse persa, la 720S è ancora oggi punto di riferimento tra le supercar ed è la rivale per eccellenza della 488 GTB poi sostituita dalla F8 Tributo nel 2019. Ancora oggi, la 720S è un’auto che solo a guardarla trasmette un tumultuoso senso di potenza unito a un’eleganza che lascia stupefatti. Sensazioni che sono confermate alla guida, come vedremo, con quel V8 da più di 700 CV capace di spingere fortissimo. Come non parlare poi dell’aerodinamica, che la rende scultorea ma al tempo stesso sicura e aerodinamica, grazie in particolare a un sofisticato aerofreno che fa tanto mondo aeronautico ma che, effettivamente, aiuta e non poco tra le curve e in frenata.
Volendo riassumerla in poche parole, la 720S è bellezza scultorea unita alle sue caratteristiche Hi-Tech, in sostanza l’identikit della perfetta supercar, anche a distanza di qualche anno dal lancio.
Le proporzioni equilibrate e compatte della McLaren 720S sono definite dall’elegante passaggio del vetro a forma di goccia, mentre la carrozzeria strutturata sulla Monocage II in fibra di carbonio, il cuore della McLaren 720S, si sviluppa con un aspetto fortemente futuristico, creando così un’inconfondibile silhouette (è lunga 4,54 metri) che la distingue dalle sue rivali, tra cui la già citata 488 così come la Jaguar F-Type e altre ancora.
ll Monocage II è uno dei fattori principali che contribuiscono al ridotto peso a vuoto della McLaren720S che è di soli 1.283 kg, ma non è la sola area dove gli ingegneri McLaren hanno lavorato per abbassare il peso, come testimoniato dalle sospensioni che perdono 16 kg rispetto alla diretta progenitrice, la 650S.
Il paraurti anteriore caratterizzato da un tratto aggressivo e dinamico si ispira però alla McLaren P1, che è rimasto il suo punto di riferimento. I fari a LED sono integrati all’interno dell’orbita” che è caratterizzata da una presa d’aria che convoglia il flusso ai radiatori a bassa temperatura mentre il taglio profondo nel paraurti anteriore rivela un tratto quasi felino. La McLaren 720S è equipaggiata con Io Static Adaptive Headlights, una tecnologia pionieristica che ottimizza l’illuminazione dei fari variando l’intensità della luce a seconda del tipo di guida.
Perfettamente integrato nella linea del posteriore, che scende sino ai limiti estremi, la nuova grande ala posteriore ha un’efficienza di deportanza maggiore e fuoriesce automaticamente per ridurre la resistenza o per aumentare la deportanza, o, ancora, agire come “aerofreno” per aumentare l’equilibrio e la forza frenante della vettura. La nuova ala posteriore che equipaggia la 720S, infatti, si sviluppa su tutta la lunghezza del posteriore con un profilo aerodinamico che garantisce il 30% in più di deportanza rispetto a quello della 650S Coupé.
Le portiere della McLaren 720S sono particolarissime e scenografiche. Sono infatti diedrali, soluzione poi ripresa anche dalla Speedtail, come lei ispirata all’iconica McLaren F1 costruita all’inizio degli anni novanta dalla casa automobilistica britannica. Una scultura su quattro ruote.
Solitamente quando ci si siede a bordo di una supercar il difetto che spesso riscontriamo è quello di un abitacolo risicato e a volte soffocante per la vita di tutti i giorni. Sulla McLaren 720S questo problema non sussiste. Il design tipo baldacchino offre una sensazione di visibilità per gli occupanti di 306° che non ha rivali nel segmento delle supercar, facendo sì che l’abitacolo venga invaso di luce creando un nuovo punto di riferimento in fatto di visibilità e vivibilità su auto di questa fascia.
Il semplice gesto di entrare nella vettura è stato attentamente studiato: lo sblocco delle portiere nella Super Series inglese attiva un “Welcome Sequence” che consiste nell’apertura degli specchietti retrovisori, il colpo di luce della frecce e le luci di cortesia che illuminano; oltre all’accensione della luce del vano motore che illumina con una luce rossa la presa d’aria in alluminio e sottolinea il logo di McLaren posizionato sopra al motore.
L’apertura delle porte fa scattare una seconda sequenza attiva che prevede l’apertura del Folding Driver Display e l’accensione del sistema operativo che può essere visionato sia su questo schermo che su quello centrale. Insieme questi due schermi ad alta definizione costituiscono la McLaren Driver Interface.
Nella modalità a schermo intero, il display fornisce una gamma completa di informazioni sullo schermo TFT verticale, con tre formati dello schermo ed una gamma colore specifica che cambia a seconda della modalità di guida selezionata “Comfort”, “Sport” o “Track”.
La modalità a schermo fine può essere selezionata manualmente premendo un bottone oppure si attiva automaticamente quando entra la funzionalità della dinamica attiva. Questa posizione, vede lo schermo davanti al guidatore richiudersi parzialmente lasciando solo una parte ridotta per la visualizzazione di informazioni essenziali, migliorando ulteriormente la visibilità e permettendo al guidatore di concentrarsi al meglio sulla strada.
Prima ancora di metterci alla guida sulle strade svizzere, stando attenti ai tanti autovelox, due parole su un aspetto tecnico che mi ha colpito di questa McLaren: la sua ala posteriore, un gioiello di tecnologia. Oltre ad essere idraulicamente attivata ha funzioni da aerofreno con tre posizioni. Il carico aerodinamico (da 70% a 80% l’apertura dell’ala viene regolata a seconda della velocità) è in funzione quando il bottone/funzione “Aero” viene attivato così da garantire la necessaria deportanza e stabilità per assicurare la migliori performance nell’ingresso e percorrenza in curva
La seconda posizione DRS (30% l’apertura dell’ala), come avviene in F1 e F2, provoca una riduzione della resistenza su rettilineo e rimane attiva sino sino alla massima velocità.
Infine, in frenata ad alta velocità (100% dell’apertura dell’ala in meno di 0.5 secondi), l’ala totalmente aperta, sposta l’aero-equilibrio del 20% per migliorare la stabilità durante la frenata ad alte velocità e ridurre in generale la distanza percorsa in frenata. Pazzesca, il tutto rende l’impianto frenante letteralmente infaticabile. Il sistema che equipaggia la McLaren 720S prevede di serie dischi carboceramici e nuove pinze freni a sei pistoni, più leggere e potenti.
Durante il nostro test abbiamo particolarmente apprezzato il pedale del freno consistente con corsa breve. La frenata è impressionante, sulla McLaren 720S si arriva all’arresto totale da 200 km/h in soli 4,6 secondi, coprendo 117m. Semplicemente strepitoso.
Chi è alla guida della McLaren 720S può scegliere fra tre diversi settaggi, tra cui Comfort, Sport e l’adrenalinica Track: quest’ultima modalità vi porterà direttamente in paradiso, ovviamente nel senso buono…
In base a questi fattori e la modalità dinamica selezionata, il sistema regola la taratura degli ammortizzatori al fine di garantire sempre il miglior contato ed impronta a terra di ogni singolo pneumatico, per consentire il miglior controllo, tutti e tre i programmi di guida offrono oggi prestazioni decisamente migliori con un ottimo controllo e maneggevolezza della vettura rispetto alla prima generazione Super Series. Ne risulta una vettura che esprime il più alto livello di sempre in fatto di prestazioni per una Super Series McLaren, sia nella guida sportiva quanto nella guida quotidiana.
Lo sterzo della McLaren 720S resta del tipo ad assistenza elettro-idraulica, è rapidissimo, precisissimo. Va quindi ben dosato nei gradi di rotazione perché la risposta è netta e non si fa certo attendere.
Il cambio è uno dei migliori doppia frizione attualmente in circolazione, si tratta di un sette marce con comandi al volante. Durante il nostro test abbiamo apprezzato la rapidità in accelerazione e la grande puntualità in scalata, con un perfetto bilanciamento anche sul Launch Control nel quale i passaggi di marcia sono fulminei.
Alla guida della McLaren 720S il sorriso sul nostro volto è cresciuto di km in km. Il V8 biturbo da 720 cavalli se strapazzato grida con una timbrica inconfondibile e spinge fortissimo con un allungo importante. Il feeling che si crea con l’auto è molto particolare anche grazie al volante molto verticale e un posto guida collocato a pochissimi centimetri dalla strada con i pedali alla stessa altezza in stile F1.
Se vogliamo trovare un difetto a questa McLaren 720 dobbiamo scavare molto a fondo, il sound è appagante, il design scultoreo, la dinamica di guida impeccabile, ma lato sicurezza si poteva fare meglio. Solo 4 gli airbag presenti, il minimo essenziale. Imbattibile in frenata e goduriosa da cavalcare, bisogna farci attenzione il suo uso può darvi seria dipendenza.
Il nuovo motore M480T che alimenta la McLaren 720S prosegue il lignaggio della serie di motori V8 bi-turno pluri-premiati della McLaren. Questo nuovo motore 4.0 litri genera una potenza massima di 720 CV e sino a una coppia di 770 Nm, offrendo dei livelli di performance veramente stupefacenti: l’accelerazione da fermo a 100 km/h richiede meno di 3 secondi e soli 7,8 secondi per far sì che la vettura superi i 200 km/h. La velocità massima è di 341 km/h.
Il nuovo motore M840T della McLaren 720S ha circa il 41% di nuovi componenti rispetto al motore V8 3,8-litri M838T , che continua ad equipaggiare la gamma della Sports Series. Tutti i componenti principali sono stati valutati per un potenziale aggiornamento e un numero significativo sono stati sostanzialmente migliorati. Nuovi i pistoni, così come le bielle, entrambi più leggeri, un albero motore più rigido e leggero consentono invece una migliore risposta, con un alesaggio invariato ma una corsa del pistone che è aumentata di 3,6 millimetri.
I turbo compressori e gli intercooler sono completamente nuovi. Dotati di turbine leggere con una capacita di 160.000rpm, i turbocompressori “twin-scroll” a bassissima inerzia sono la prova della determinazione degli ingegneri McLaren di aumentare la risposta e la potenza massima. Le “wastegate” e le valvole di scarico sono controllate elettronicamente per gestire attivamente l’aumento della potenza e della coppia dai bassi regimi cosi contribuendo a migliorare il consumo e le emissioni. Una nuova porta per l’iniezione del carburante (New Port Fuel Injection) raddoppia gli iniettori da otto a 16, e la soluzione del doppio iniettore migliora la nebulizzazione del carburante, garantendo una migliore combustione ed emissioni più basse.
Il prezzo della McLaren 720S in Italia parte da 266.500 euro (iva 22% inclusa). Numerosa la lista optional, già a partire dai vari “Option Pack” proposti in una fascia di prezzo compresa tra 5.030 euro (Carbon Fiber Exterior Upgrade – Pack 3) e gli 11.830 euro del Carbon Fiber Upgrade – Pack 1. In mezzo, l’allestimento Luxury (7.740 euro) o il Performance, che costa la stessa cifra.
Per i proprietari che vogliono personalizzare la propria 720S sono disponibili come optional un ampia gamma di accessori ma chi vuole di più può sempre chiedere una McLaren 720S cucita su misura al reparto MSO (McLaren Special Operations). Esiste ad esempio l’opzione “Track Pack” che per 34.820 euro trasforma la vostra 720S in un animale pronto pista ma assolutamente omologato per la strada. Se invece non volete correre rischi sulle strade e relativi dossi, per 2.840 euro c’è la possibilità di inserire molle pneumatiche che alzano il veicolo il necessario per dormire sonni tranquilli.
Tempo di lettura: < 1 minuto La produzione di auto in UK è crollata ai…
La Kia Syros è la nuova SUV compatta pensata per l'India ma con contenuti adatti…
In un contesto di rialzo generalizzato dei listini, il noleggio a lungo termine costituisce un’alternativa…
Sono stati consegnati i primi settanta esemplari di Alfa Romeo Stelvio in dotazione alla Polizia…
Dal 10 al 19 gennaio Alfa Romeo sarà protagonista dell’imminente edizione del Bruxelles Motor Show…
La Tesla Model Y Juniper è pronta a entrare in produzione a gennaio presso la…