A oltre 5 anni dal lancio, nel 2022 Mazda CX-5 è sempre uno dei modelli fondamentali per la Casa di Hiroshima. A livello mondiale, infatti, CX-5 è la Mazda più venduta. Tra i C-SUV generalisti è, con circa 380.000 unità vendute nel 2021, il quarto modello più gettonato al mondo. Questo restituisce bene il peso di questo modello che, nonostante le cinque primavere, continua a convincere. Per questo, Mazda ogni anno aggiorna il suo modello di punta. Per il 2022, quindi, Mazda CX-5 introduce diverse novità stimolanti.
Lo stile della seconda generazione, che per prima ha introdotto il nuovo Kodo Design, accoglie nuovi fari anteriori, diverse finiture e fari posteriori rivisti. A livello meccanico, invece, i motori 2.0 e 2.5 a benzina e 2.2 SkyActiv-D non cambiano, ma è stata affinata la trasmissione automatica. Debuttano poi nuovi ADAS che garantiscono una guida autonoma di Livello 2. Per ora, però, non troviamo nessuna motorizzazione elettrificata.
Il ruolo di introdurre l’elettrificazione tra i SUV Mazda spetta alla nuova CX-60. Sviluppata su una nuova piattaforma a trazione posteriore e da noi molto apprezzata nel primo contatto, Mazda CX-60 è il nuovo che avanza con forza. Mazda CX-5, però, ha ancora tante frecce al tuo arco. Da una qualità costruttiva che non presta il fianco a critiche ad un comportamento dinamico preciso e disinvolto, anche nel 2022 Mazda CX-5 lancia la sfida ai SUV Premium con il suo animo anticonvenzionale.
Vediamo allora com’è, come va e il prezzo di Mazda CX-5 2022 in versione 2.2 SkyActiv-D 184 CV 4WD Signature con cambio automatico.
Iniziamo a conoscere la nuova iterazione di Mazda CX-5 2022 partendo dalla sua estetica. Dalle nostre foto Mazda CX-5 2022 sfoggia le poche, ma significative novità che caratterizzano l’ultima versione del C-SUV giapponese. Partendo dal frontale, notiamo una griglia anteriore leggermente ridisegnata, più muscolosa e massiccia. A cambiare sono stati soprattutto i fari, completamente nuovi. I nuovi gruppi ottici a LED adattivi hanno una firma luminosa completamente nuova, ispirata a quella dei nuovi modelli della Casa di Hiroshima, CX-30 e CX-60 in primis.
Lateralmente, invece, si fanno notare principalmente i cerchi in lega da 19 pollici della versione Signature, che si caratterizza anche per i passaruota in tinta carrozzeria. In coda, invece, solo i fari full LED hanno ora delle calotte leggermente più scure. Per il resto, quindi, rimane la solita Mazda CX-5 di seconda generazione. Il suo disegno, datato 2017, però, non è affatto superato, anzi. CX-5 è stata infatti la prima ad accogliere la nuova generazione di Kodo Design, restando ancora moderna e piacevole da guardare.
Il cofano piuttosto lungo, le proporzioni ben studiate e le linee affilate e sportive continuano a convincere, e rendono CX-5 ancora moderna e accattivante. Il merito è anche del bellissimo Soul Red Crystal, conosciuto ormai come Rosso Mazda. Questo colore, convincente anche dalle foto di Mazda CX-5 2022 ma unico nella resa dal vivo, con i suoi 1.450 euro non costa poco. I suoi giochi di colore e la finitura lucida però lo rendono un colore unico, capace di vestire alla grande le curve del Kodo Design.
Per quanto riguarda invece gli interni Mazda CX-5 2022 cambia poco alla ricetta originale. Rispetto alle ultime uscite della Casa di Hiroshima, CX-5 rimane un po’ indietro a livello di design, ma non di qualità. A livello costruttivo e di pura qualità dei materiali, Mazda CX-5 è tra le migliori della sua categoria. Tutti i materiali utilizzati sono di eccellente qualità, dalla plastica morbida sul cruscotto ai sedili in pelle ben fatti. Anche gli assemblaggi sono impeccabili. Peccato solo per la finitura nera lucida attorno alla leva del cambio, facilmente rigabile.
Se a livello di materiali, assemblaggi e qualità costruttiva siamo tra le migliori della classe, dalle foto degli interni di Mazda CX-5 2022 si nota come non sia tra le più moderne e tecnologiche della sua classe. Nel 2021 è stato aggiunto il sistema di infotainment delle ultime Mazda, con schermo verticale da 10,25 pollici. Il sistema operativo è lo stesso che troviamo anche sulla nuova CX-60, e ha diverse frecce al suo arco. L’interfaccia è intuitiva, semplice e ben fatta, e Android Auto ed Apple CarPlay sono entrambi fluidi e veloci. Ottimo poi il sistema audio Bose, di serie sulla versione Signature.
Non convince appieno invece la soluzione scelta dai tecnici Mazda per comandarlo. Come sulle altre vetture della Casa, infatti, anche Mazda CX-5 non ha uno schermo touchscreen. Tutto passa dal rotore dietro la leva del cambio, facile e intuitivo da usare. Sorprendentemente, però, il rotore è quello di precedente generazione rispetto a Mazda CX-30 e CX-60. Con Apple CarPlay e Android Auto, poi, non è subito facile utilizzarlo correttamente.
Un dettaglio che non convince a pieno, e che fa il paio con il volante comune alla vecchia Mazda 3. Bello da impugnare e comodo da usare, anche il volante è ancora di vecchia generazione. Sfoggia infatti comandi in plastica dura (seppur intuitivi da usare) e uno stile differente da quello delle ultime creazioni della Casa giapponese.
Gli interni di Mazda CX-5 2022 propongono altri dettagli un po’ agée, che però non inficiano l’eleganza e la cura dell’abitacolo. Il quadro strumenti, ad esempio, è lo stesso di CX-30 e Mazda 3. Troviamo quindi uno schermo digitale che riproduce il tachimetro in maniera analogica. Ai lati, ci sono gli strumenti analogici per contagiri, temperatura acqua e livello del serbatoio.
Convincono però i comandi del clima automatico bizona fisici, appaganti da usare e comodissimi in marcia,. Ogni comando, rigorosamente fisico, è facilissimo da usare, e posizionato esattamente dove lo si vorrebbe. CX-5 non sarà la prima scelta di chi cerca un’auto iper-moderna e con le ultime tecnologie di bordo. Chi invece vuole qualità, funzionalità e praticità troverà in Mazda CX-5 un’ottima compagna di viaggio.
Lo spazio a bordo di Mazda CX-5 2022 è decisamente buono, a partire da una posizione di guida non particolarmente sportiva. Non siamo distesi e ribassati come su CX-30 o Mazda 3. Su CX-5 si domina la strada, con una seduta alta e un volante leggermente inclinato in avanti. Non si ha mai la sensazione di essere “appollaiati”, ma ci si sente sempre al centro dell’azione. Per il resto, tutti e cinque i posti sono estremamente comodi, con i sedili anteriori riscaldati e raffrescati.
Dietro stupisce la presenza dei sedili esterni riscaldati, anche se i finestrini non enormi e il tetto apribile confinato solo ai passeggeri anteriori non rende i posti posteriori particolarmente luminosi. Concludendo con le dimensioni di Mazda CX-5 2022, il bagagliaio è decisamente capiente. Sono 550 i litri di capacità minima, che salgono a 1.620 abbattendo il divano.
Passiamo ora alla meccanica di Mazda CX-5 2022, che non vede alcuna novità rispetto al modello precedente. Se infatti tutti i modelli della Casa di Hiroshima hanno ricevuto una qualsiasi forma di elettrificazione, CX-5 rimane l’ultima, insieme alla mitica MX-5, a non avere nessun motore elettrificato. Non ci sono mild hybrid né tantomeno plug-in nella gamma motori di Mazda CX-5 2022: solo benzina o Diesel.
La piattaforma, invece, è la nuova generazione della Skyactiv-Vehicle Architecture. Questa è stata irrigidita, migliorata e perfezionata rispetto alla prima generazione. Questo permette a CX-5 di avere una meccanica raffinata (sospensioni anteriori McPherson e posteriori Multilink), ma non la possibilità dell’elettrificazione dei suoi motori. La gamma motori di Mazda CX-5 2022 è infatti formata da due motori a benzina aspirati, un altro unicum in questa categoria, e un Diesel. Nello specifico, tra i benzina troviamo il 2.0 SkyActiv-G da 165 CV e 213 Nm di coppia. Il 2.0 è poi disponibile di serie con il classico, ottimo cambio manuale a 6 marce. Disponibile a richiesta anche con cambio automatico, il 2.0 è offerto sia con trazione anteriore che con la trazione integrale AWD.
Per chi cerca più brio, CX-5 è disponibile anche con un più grande 2.5 SkyActiv-G da 194 CV e 258 Nm. Il quattro cilindri è accoppiato di serie al cambio automatico a 6 marce, di produzione Mazda, e alla trazione integrale. Nella gamma motori di Mazda CX-5 2022, però, il propulsore più a fuoco è il 2.2 SkyActiv-D turbodiesel. Il 2.2 quattro cilindri è disponibile in due livelli di potenza, 150 e 184 CV. Il primo è accoppiato al cambio manuale a 6 marce di serie, e disponibile sia con trazione anteriore che integrale. Per il 2.2 da 184 CV, il motore della nostra prova, è invece disponibile unicamente il cambio automatico e trazione integrale. Le prestazioni sono buone, ma sulla carta non esaltanti. L’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 9,6 secondi, mentre la velocità massima è di 208 km/h.
Dopo aver visto foto, interni e meccanica di Mazda CX-5 2022, è il momento di scoprire come va. La risposta breve è semplice: molto bene. Ma ovviamente non basta per capire come si comporta la risposta nipponica ai SUV premium tedeschi. Salendo a bordo si è subito colpiti dalla facilità e leggerezza di tutti i comandi, nonché dalla loro posizione ottimale. Fin dai primi metri si scopre un’automobile molto fluida e comoda, che si sposa benissimo con le doti del 2.2 Diesel. Ormai disabituati alle peculiarità dei motori a gasolio, il turbodiesel di CX-5 ricorda perché questi motori, fino a qualche anno fa, erano la scelta più gettonata del mercato.
Ai bassi regimi, il 2.2 da 184 CV di CX-5 ha il classico ticchettio da Diesel di grande cilindrata. La coppia di 445 Nm è però presente fin da 2.000 giri, e dona grande vigore a CX-5. Rispetto al passato, poi, il cambio automatico Mazda è migliorato molto a livello di gestione e velocità delle cambiate. Se prima era un po’ lento e legnoso nella gestione, oggi l’automatico Mazda sfrutta molto bene la coppia del 2.2, risultando sempre pronto a scegliere il giusto rapporto.
Solo uscendo dalla città il cambio è un po’ titubante quando gli si chiede un sorpasso dopo un periodo di marcia a velocità costante. Oltre a questo, però, sebbene non sia veloce come un doppia frizione, il rinnovato automatico Mazda si sposa bene con l’indole di CX-5. Tra le curve, infatti, non bisogna aspettarsi una Mazda tutta da guidare come Mazda 3 o la mitica MX-5. CX-5 è una vettura da guidare in souplesse, senza cercare le prestazioni o traiettorie al limite. Tra le curve, infatti, lo sterzo è preciso e lineare, ma leggero e non troppo comunicativo. Il telaio è invece molto rigido e preciso, e fa il paio con il sistema G-Vectoring, che garantisce percorrenze molto stabili tra le curve.
Le sospensioni sono però tarate per garantire il massimo del comfort, che in città è garantito anche da un’ottima insonorizzazione. CX-5 è poi fatta per i trasferimenti autostradali. Alle alte velocità, la vettura è estremamente insonorizzata. Il 2.2 è poi sempre pronto a riprendere quando serve, e gli ADAS sono di ottimo livello. Con il restyling 2022 sono infatti stati introdotti nuovi ADAS, tra cui un Cruise Control Adattivo molto ben tarato. Unito al mantenitore attivo di corsia, CX-5 si rivela un’auto davvero comoda, stabile e rilassante anche dopo centinaia di km. In città, invece, è molto più agile di quanto le dimensioni non possano raccontare. Grazie a telecamere a 360° e sensori di ottima qualità, parcheggiare è semplice anche con un lunotto piuttosto piccolo.
Concludiamo infine con i consumi di Mazda CX-5 2022, da analizzare con attenzione. In città, infatti, l’accoppiata cambio automatico-trazione integrale-peso generoso non regala più di 12-13 km/l. Spingendo un po’ tra le curve si rimane sulle stesse cifre, non superando mai i 10 km/l. Guidando in contesti più a fuoco per l’utilizzo della vettura, invece, i risultati sono ottimi. In autostrada, infatti, a velocità Codice si percorrono 15 km/l, che diventano 18 scendendo solo a 120 km/h. In questo caso, un cambio con 8 rapporti avrebbe abbattuto i consumi, in quanto a 130 km/h la vettura rimane poco sopra i 2.200 giri. Viaggiando in statale e guidando con il piede delicato, invece, si possono vedere i 19/20 km/l. Si tratta di un risultato davvero ottimo per la potenza e la stazza in gioco.
Ora che sappiamo com’è fatta e come si guida, non resta che conoscere il listino prezzi di Mazda CX-5 2022. Il C-SUV di Hiroshima ha una gamma molto variegata, che parte da un listino davvero interessante. La versione d’attacco è la Business. Questa, accoppiata al 2.0 benzina da 165 CV e al cambio manuale, parte da 35.300 euro. Una delle versioni più interessanti, però, è la successiva Newground. Dotata di dettagli in verde acido all’esterno e all’interno, la Newground ha già un’ottima dotazione di serie. Cruise Control Adattivo, portellone elettrico, mantenitore di corsia, telecamera posteriore, sensori di parcheggio, fari Full LED adattivi, clima automatico bizona e uno stile giovanile e moderno, il tutto a partire da 37.600 euro con il 2.0 benzina. Per avere il 2.2 turbodiesel da 150 CV, invece, si parte da 40.100 euro.
La versione che abbiamo provato è la top di gamma Signature con motore 2.2 da 184 CV, cambio automatico e trazione integrale. Oltre ai cerchi da 19″, la Signature offre sedili elettrici riscaldabili e raffrescabili, tetto apribile e l’head-up display (ben fatto e funzionale). Il prezzo di Mazda CX-5 2.2 SkyActiv-D AWD Signature? Si parte da 49.800 euro per la Signature “base”. Aggiungendo i quasi obbligatori 1.450 euro della vernice Soul Red Crystal, il prezzo del nostro esemplare arriva a 51.250 euro. Un prezzo quindi piuttosto alto, ma in linea con le dirette concorrenti di Mazda CX-5. Le tedesche, anzi, costano anche di più a parità di allestimenti. La prima rivale è infatti, secondo noi, interna: la più moderna, più grande e più raffinata CX-60.
Il nuovo SUV della Casa, con piattaforma inedita a trazione posteriore, è infatti offerto a 49.900 euro in allestimento Prime Line con motore 3.3 sei cilindri turbodiesel da 200 CV. La versione Plug-in da 328 CV, invece, parte da 49.950 euro. Per questo, nonostante la versione Signature sia ricca e appagante, ci sentiamo di consigliare le versioni Newground, Exceed o Homura. La qualità costruttiva è infatti la stessa, e l’ottima dotazione di serie le rende solo leggermente meno opulente della top di gamma. Eliminando la scelta dell’allestimento, però, Mazda CX-5 si conferma un’automobile davvero completa e appagante. Non è la Mazda più divertente tra le curve, né la più moderna o la più elettrificata. Se CX-5 è però il quarto C-SUV più venduto al mondo e il più venduto in America, un motivo c’è.
E il motivo è la sua completezza. Ha un abitacolo comodo e spazioso, che non convincerà appieno i tecno-maniaci ma che offre tutto quello che serve. Per la qualità costruttiva, poi, CX-5 si piazza ai vertici della categoria. Ci sono poi SUV più affilati da guidare e più veloci, certo, e il cambio automatico non è ancora tra i più veloci. Scegliendo uno dei due benzina, poi, l’indole è ben più tranquilla e rilassata. L’ottimo 2.2 è però il motore più a fuoco di CX-5, capace di spingerla con brio e vigore senza pesare sui consumi. Comoda, bella da vedere, ben fatta e piacevole da guidare, CX-5 si comporta molto bene nella vita reale di un SUV, fatta di viaggi lunghi in famiglia e tragitto casa-lavoro.
Per qualità e completezza CX-5 è ancora tra le migliori della sua categoria. Certo, non è perfetta. L’abitacolo è un po’ antiquato, lo sterzo non è precisissimo o super comunicativo, e la visibilità posteriore è scarsa. Oggi, poi, non avere motorizzazioni elettrificate potrebbe penalizzarla contro le rivali più green (almeno all’apparenza). Per chi fa tanti km, CX-5 è un’auto onesta, concreta e pratica. Tra comandi fisici e motori non elettrificati, CX-5 offre in maniera quasi old school comfort, prestazioni e consumi contenuti, nonché una qualità costruttiva eccellente.
Concludiamo quindi con le concorrenti di Mazda CX-5 2022, tante e tutte agguerritissime. Per qualità costruttiva, contenuti e comfort, Mazda CX-5 si confronta con i SUV Premium di pari dimensioni. Quali? BMW X1, Audi Q3 e Mercedes-Benz GLA, ma anche Jaguar I-Pace e Lexus UX. Non vanno, infine, dimenticate le rivali generaliste come Peugeot 3008, Hyundai Tucson e KIA Sportage, Toyota Rav-4 e Ford Kuga. Rispetto a queste, però, CX-5 ha una qualità costruttiva maggiore, e un prezzo leggermente più salato.
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