Molti automobilisti pensano che in Europa le automobili, soprattutto quelle elettriche, abbiano dei costi troppo elevati, sia per quel che concerne l’acquisto che la gestione e manutenzione. È della stessa opinione Luca De Meo, presidente e amministratore delegato del Gruppo Renault. Il manager italiano, con le sue affermazioni rilasciate al Salone di Ginevra 2024, ha rafforzato il concetto, dando a questa vera propria problematica una rilevanza differente. Scopriamo meglio cosa ha detto il numero uno di Renault Luca De Meo. Proprio a Ginevra Renault ha svelato la nuova 5 E-Tech Electric, chiaro rimando alla 5 storica che dovrebbe mantenere i prezzi sotto i 25.000 euro.
Anche per De Meo le auto in Europa sono troppo costose
Acquistare un’automobile, soprattutto se elettrica, sta diventando sempre più un lusso. È una problematica che si sta manifestando principalmente in Europa, nonostante l’impegno dei vari brand nel cercare di regolare quanto più i prezzi vendita. È un problema comune, che tutti stanno manifestando, e che è stato sottolineato anche da una personalità di spicco del mondo dell’automotive, un qualcosa che dà alla questione tutt’altra rilevanza. A rimarcare il concetto è stato il presidente e amministratore delegato del Gruppo Renault, l’italiano Luca De Meo, che indirizza all’Europa una parte delle responsabilità di questo rincaro spropositato delle automobili, per via di una regolamentazione che negli ultimi vent’anni avrebbe spinto verso l’alto il mix prodotto. De Meo punta anche il dito contro chi costruisce auto premium e che, peraltro, proprio con i soldi dell’Europa, avrebbe portato le fabbriche nei paesi dell’est a svantaggio di Italia, Spagna, Portogallo e Francia.
De Meo: “Bisogna tornare a fare vetture piccole che la gente può comprare”
Luca De Meo, numero uno del Gruppo Renault, ha detto al Salone di Ginevra 2024:
“Bisogna tornare a fare vetture piccole che la gente può comprare. Noi stiamo facendo una piattaforma per la Twingo che ci permette di vendere in maniera profittevole una vettura a meno di 20.000 euro di prezzo, di nuova generazione. Una buona parte sta nella piattaforma della Renault 5, la Ampere Small. Quindi la prendiamo, la accorciamo, cambiamo batteria, motori, elettronica di potenza, tutte queste cose e abbiamo la possibilità di ridurre del 40-50% il costo da qui al 2026 rispetto a una Renault 5. Questo è un fatto abbastanza unico, cerchiamo di svilupparla in due anni, sarebbe un record. Io dico, per poter ritornare a fare delle vetture piccole che la gente può comprare in Europa, magari vale la pena di associarci per condividere costi di investimento, utilizzazione di capacità produttive. Siamo molto aperti e parliamo con tutti quanti, abbiamo un qualcosa che non ha nessuno e abbiamo una capacità produttiva. Chi vuole, si accomodi, può subentrare Io mi ricordo quando stavo in Toyota, abbiamo lanciato il programma Aygo, C1 e 107 con PSA in Repubblica Ceca. Quando in quel segmento c’erano Fiat 500, Ford Ka e altri modelli. È il momento di rifarlo, altrimenti non riusciamo a permetterci e a permettere che si vendano vetture piccole. Chi ci ha guadagnato sono stati i costruttori premium, fondamentalmente. Poi dall’altra parte hanno messo tutti i soldi della comunità europea sulle fabbriche nell’est Europa. I tedeschi sono andati là a produrre a bassi costi e vendendo a prezzi alti e quindi hanno fatto bingo. Si è svuotata l’Italia, si è svuotata la Spagna, si è svuotata il Portogallo, si è svuotata la Francia. Questo è quello che è successo. Noi dobbiamo tornare ad avere un mix equilibrato tra macchine premium e macchine che la gente può comprare. A oggi non c’è niente che funziona a parte la Dacia, fondamentalmente, ma la Dacia non è prodotta in Europa occidentale”.