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La nuova Dacia Duster Diesel esiste davvero: dove si può comprare

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Mentre in Europa il Diesel è ormai una parola quasi tabù, c’è ancora un angolo del mondo dove questa motorizzazione continua a vivere: il Marocco. Proprio lì, la nuova Dacia Duster è disponibile anche in versione Diesel.

Una Duster Diesel nel 2025

Sembra un paradosso: mentre il Diesel scompare dai listini europei, in Marocco viene rilanciato. La nuova Dacia Duster è infatti proposta nel Paese nordafricano con il classico motore 1.5 dCi da 115 cavalli, un’unità ben nota agli automobilisti europei per la sua affidabilità e i consumi contenuti.

Attualmente, questa motorizzazione è disponibile solo con trazione anteriore, ma rappresenta l’unica opzione proposta al lancio sul mercato marocchino. Il prezzo? 226.900 dirham, che corrispondono a circa 21.750 euro. Inoltre, Dacia Maroc propone anche finanziamenti a partire da 1.400 dirham al mese, cioè circa 134 euro.

Diesel sì, ma con qualche interrogativo

La versione marocchina della nuova Duster viene dichiarata conforme alla normativa Euro 6, ma non è chiaro se sia equipaggiata con il sistema SCR (Selective Catalytic Reduction), indispensabile per ridurre le emissioni di NOx secondo gli standard europei più recenti.

L’assenza (probabile) di questo sistema potrebbe essere legata anche al clima caldo del Marocco, poco adatto all’utilizzo dell’AdBlue, il liquido necessario per il funzionamento del catalizzatore SCR, noto per cristallizzare a temperature elevate.

Il Diesel fuori dall’Europa

Nel Vecchio Continente, la nuova Duster è offerta esclusivamente con motori a benzina, GPL o ibridi. Da noi, la versione base parte ha il 1.0 Eco-G da 100 CV, un tre cilindri alimentabile anche a GPL.

Per chi cerca più potenza, è disponibile anche la versione full hybrid da 140 CV o il 1.2 TCe mild hybrid da 130 CV, presente anche 4×4.

Il Diesel non ha futuro?

Il Diesel resiste ancora nei mercati emergenti, nelle vetture che devono percorrere molti chilometri e nei veicoli commerciali, dove resta la soluzione più efficiente. Tuttavia, con l’avvicinarsi dell’Euro 7 previsto per il 2026, anche le versioni più moderne dovranno affrontare nuove sfide tecnologiche e normative.

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