Attualità

La Danimarca dice no alle auto a idrogeno e chiude i distributori

Tempo di lettura: 2 minuti

La Danimarca ha deciso di rinunciare alle auto a idrogeno. Il caso danese fa discutere ma al tempo stesso riflettere sul futuro, in quanto nella transizione ecologica sta decisamente prendendo il sopravvento l’elettrico sull’idrogeno. Sarebbe questo ad aver spinto la Danimarca a chiudere tutti i distributori H2.

Niente distributori di idrogeno in Danimarca: spazio alle elettriche

Nella corsa alla transizione ecologica, le auto elettriche stanno prendendo il sopravvento sulle auto a idrogeno. Non è una deduzione, ma è quanto si evince dai numeri di vendite registrate e dalle quantità di vetture prodotte dai vari brand del mondo automotive. È per questo motivo che in Danimarca stanno per chiudere tutti i distributori H2. Le due alimentazioni eco-friendly potrebbero convivere tranquillamente, un po’ come è sempre stato finora con Diesel, GPL, metano e benzina, ma commercialmente parlando gli ioni di litio hanno un enorme vantaggio. Ad agevolare la chiusura con l’idrogeno è il fatto che in Danimarca nel 2020 la compagnia energetica Everfuel ha preso il controllo di tutti i distributori di idrogeno del Paese, nella speranza evidente di fare un ottimo investimento. Purtroppo così non è andata e l’azienda ha intenzione di rivedere i suoi piani commerciali e di puntare su altro, sempre rimanendo nel campo dell’energia green.

Addio idrogeno anche in Italia ed in Europa?

Dando uno sguardo alla situazione italiana si nota che abbiamo oltre 27.000 punti di ricarica con continui progetti di installazione, mentre i distributori di idrogeno attivi sono soltanto 2, quindi anche gli italiani non sono poi così propensi all’utilizzo di auto ad idrogeno. Non va tralasciato che anche l’Unione Europea sembrerebbe essere scettica sull’idrogeno: con i 352 milioni di euro appena stanziati per la mobilità verranno creati 12.000 nuovi punti di ricarica ad alta velocità per EV a batteria e soltanto 18 stazioni di rifornimento a idrogeno, in tutta Europa. Sono numeri che parlano chiaro e che lasciano intendere quanto a Bruxelles preferiscano la mobilità elettrica. A questa propensione si sono accodate le Case costruttrici, con solo due brand ad essersi cimentati nella realizzazione di due auto: la Toyota Mirai e la Hyundai Nexo, con quest’ultima che è stata appena commercializzata dall’altra parte del mondo, vale a dire in Australia.

Angelo Petrucci

Share
Pubblicato di
Angelo Petrucci

Recent Posts

Prova su strada Kia EV3: l’elettrica con le carte in regola. Prezzo e informazioni

La gamma elettrica di Kia cresce con l’avvento del terzo modello che porta il nome…

3 ore ago

Audi chiude a Bruxelles: colpo di grazia per la Q8 e-tron

La fabbrica Audi di Bruxelles chiuderà definitivamente, poiché il Gruppo Volkswagen non ha ricevuto offerte…

11 ore ago

ASI a Milano AutoClassica 2024: spazio alle glorie del biscione

Dal 15 al 17 novembre il padiglione 16 di Fiera Milano Rho ospiterà in occasione…

11 ore ago

Prezzo auto nuove: nel 2025 le termiche costeranno più delle elettriche

Nonostante tutte le polemiche che negli ultimi tempi stanno interessando il passaggio alle elettriche ed…

13 ore ago

Tesla regala un anno di ricarica: la promozione dura un mese

Tesla offre una promozione per la Model Y, che prevede un anno di ricarica gratuita…

14 ore ago

Incentivi per le elettriche prodotte in Europa: mossa anti Cina

La Francia propone un piano di incentivi unificato per l’Europa che favorisca esclusivamente le auto…

16 ore ago