La 24 Ore di Spa 2021 andata in scena questo weekend regala una bellissima soddisfazione all’Italia, con la vittoria di classe della Ferrari 488 GT3 Evo, ma anche un enorme spavento dovuto al crash, rovinoso ma per fortuna senza gravi conseguenze, andato in scena appena dopo il via sulla salita del Raidillon: coinvolti due piloti Lamborghini, con l’inglese Aitken finito all’ospedale, e l’italiano Rigon, alfiere della Ferrari sulla seconda 488 ufficiale.
Per prima cosa, quindi, spicca la vittoria di Alessandro Pier Guidi, Nicklas Nielsen e Come Ledogar che hanno condotto magistralmente la numero 51 al successo in classe Pro. La vettura di Iron Lynx ha tagliato per prima il traguardo riportando su quel gradino la Ferrari a distanza di 17 anni dall’ultima volta, era il 2004 quando vinse la 550 GTS.
Soddisfazione anche in classe Pro-Am, dove è arrivata addirittura una doppietta delle 488 di AF Corse con gli equipaggi Cameron/Griffin/Mastronardi/Molina e Machiels/Bertolini/Rovera/Wartique.
24 Ore di Spa 2021: l’incredibile incidente tra Eau Rouge e Raidillon poteva andare peggio
Ha destato preoccupazione, almeno a vedere la dinamica dell’incidente, il botto che ha coinvolto ben 4 vetture, andate completamente distrutte. Tutto è stato innescato da Jack Aitken che ha sbattuto la sua Lamborghini Huracan GT3 in cima a Eau Rouge, battendo contro le barriere in gomma e per questo motivo rimbalzando in mezzo alla traiettoria. Per questo motivo l’auto è rimasta nel posto più sbagliato ed è stata centrata in pieno dal compagno di squadra Franck Perera, sulla stessa auto. Per Aitken frattura di una costola e di una clavicola, ma il pilota britannico dovrà ringraziare per tutta la vita il roll bar che gli ha salvato la vita.
Nel caos che si è creato sono poi stati coinvolti sia la seconda Ferrari di Iron Lynx condotta in quel momento da Davide Rigon, e dall’esperto Kevin Estre su Porsche, quest’ultimo vincitore della 24 Ore del Nurburgring. Un incidente alla 24 Ore di Spa 2021 che ha dimostrato gli enormi passi avanti fatti sul fronte della sicurezza anche tra le vetture GT assistite da una buona sorte.
Ricordiamo che qualche metro più avanti, si parla di Formula 2, nel 2019 Antoine Hubert venne centrato in pieno da Juan Manuel Correa, lateralmente, e perse la vita nell’incidente, dopo essere rimbalzato in pista poiché cercò di evitare i detriti persi da Giuliano Alesi che sbattè poco prima sempre all’uscita dell’Eau Rouge. Questa volta si contano solo feriti ma queste dinamiche sulla pista belga devono essere approfondite, o quanto meno modificate le barriere.
commenti
Loading…