La fusione tra FCA e PSA ha dato vita al colosso automobilistico Stellantis, l’insieme di due forze talmente grandi da poter competere con chiunque. L’aver dato vita a Stellantis, però, non ha messo d’accordo tutti, soprattutto gli italiani, i quali hanno più volte puntato il dito contro l’ex board di FCA accusando i componenti di aver venduto tutto ai francesi. John Elkann sembra essere stufo di questi attacchi ed ha deciso di controbattere in un’intervista rilasciata al quotidiano “La Stampa”.
John Elkann respinge l’accusa di aver venduto la Fiat ai francesi
In Italia non cessano, anzi, continuano a crescere le critiche per le azioni di Stellantis. Gli automobilisti italiani incolpano gli ormai ex vertici di FCA di aver messo tutto nelle mani dei francesi. Il tutto scaturisce dall’assegnazione dei ruoli più importanti agli ex componenti di PSA, i quali si ritrovano quasi tutti a capo dei diversi brand italiani che oggi sono all’interno di Stellantis. John Elkann, presidente del gruppo Stellantis, difende l’azienda dalle accuse e lo fa nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa in cui dice:
“Se confrontiamo l’azienda nel 2003 e l’azienda di oggi, vediamo che i ricavi nei soli primi nove mesi del 2022 sono passati da 22 miliardi di euro a 130 miliardi di euro. Allora c’erano 49.000 persone che producevano 22 modelli per 4 marchi, oggi ci sono 280.000 persone che producono oltre 100 modelli per 14 marchi. Abbiamo rafforzato il marchio Fiat a tal punto che il prossimo anno la Fiat 500 elettrica verrà esportata anche negli USA. Abbiamo rilanciato i marchi Maserati ed Alfa Romeo e stiamo rilanciando Lancia. Produciamo in Italia e vendiamo in tutto il mondo modelli di marchi non italiani di grande successo come Jeep. Abbiamo seguito la direzione che mio nonno aveva già preso nei suoi 30 anni alla guida dell’azienda e realizzato questa visione nei due mondi in cui credeva: America e Francia. Nulla è stato venduto. Abbiamo comprato Chrysler per creare FCA. E ci siamo fusi con PSA per formare Stellantis, di cui siamo il maggiore azionista, con un sistema di gestione molto trasparente: io sono il presidente esecutivo, e al nostro fianco c’è la famiglia Peugeot, con la quale abbiamo un accordo di collaborazione. Insieme, sosteniamo un piano di sviluppo a lungo termine”.
Fonte: LaStampa
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