Prove su strada

Jeep Compass 4xe S: prova su strada, interni, motore e prezzo

Tempo di lettura: 7 minuti

Con la nuova Compass 4xe, Jeep non si fa trovare impreparata all’interno del segmento più gettonato in Europa, quello dei SUV compatti, in questo caso ibridizzati. L’ibrido plug-in di questa vettura si presenta come un’ottima soluzione per chi vuole sposare l’elettrico, senza perdere tutti i vantaggi legati a un propulsore tradizionale.

La Jeep Compass, uno dei modelli Jeep tra i più venduti al mondo, viene prodotto ora a Melfi per il mercato europeo (e a Toluca in Messico), riceve un aggiornamento di sostanza, che le permette di essere più moderna e matura nel look, più tecnologica e meglio rifinita all’interno, oltre ad avere una gamma di efficienti motorizzazioni termiche ed ibride plug-in e sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione.

Scopriamo in questa prova su strada della Jeep Compass 4xe gli esterni, gli interni, il motore e i prezzi di questa Jeep Compass 4xe S, mettendo alla prova tutte le sue capacità.

Esterni e interni: rinfrescata sul muso, ma soprattutto nuova plancia e infotainment

Le dimensioni della Jeep Compass 2021 sono cambiate in maniera quasi impercettibile, con un aumento della lunghezza di pochi millimetri, per 1,7 cm in più in altezza, toccando quindi i 4,40 metri totali, con un’altezza di quasi 1,64 metri e una larghezza di 1,82 metri.
Questo perché porta avanti un’idea di design giovane, compatto e personalizzabile, come oggi chiede il mercato dei C-SUV. Inoltre gli sbalzi ridotti aiutano a mantenere nei canoni le proporzioni tipiche del segmento, così come il frontale imperioso ha un suo perché.

Le maggiori modifiche colpiscono il design di esterni e interni. Per quanto riguarda il lato estetico, le principali novità le troviamo sul muso, con una griglia a sette feritoie rinnovatafari anteriori full LED con una nuova firma luminosa. Cambia anche il paraurti anteriore, mentre lateralmente e posteriormente non ci sono particolari differenze, se non per i gruppi ottici posteriori, che utilizzano la tecnologia LED per l’illuminazione, pur mantenendo lo stesso disegno del passato.

Se le versioni Longitude e Limited non godono di particolari caratterizzazioni, l’allestimento S, oggetto della nostra prova, colpisce per la sportività, proponendo paraurti in tinta con la carrozzeria, un frontale specifico e cerchi di dimensioni generose da 19 pollici. Completa la gamma la Trailhawk, con paraurti specifici per incrementare i suoi angoli di attacco e di uscita improntati per l’utilizzo offroad, tanto che le modifiche la differenziano molto rispetto ai modelli non “Trail rated”. A livello estetico, la Jeep Compass 4xe si differenzia per alcuni accorgimenti come l’inedito colore blue che caratterizza il badge Jeep sui lati dell’auto.  Per riconoscere subito questa versione ibrida plug-in basta cercare la presenza del coperchio per la presa di ricarica posizionata sul fianco sinistro, speculare a quella del carburante.

Gli interni della Jeep Compass 2021 sono il luogo dove si concentrano le maggiori novità. L’abitacolo è stato, infatti, rivisto nella maggior parte degli elementi, a partire dal nuovo volante con la parte centrale più sottile. Dietro quest’ultimo si trova un nuovo schermo full HD dedicato alla strumentazione da 10,25 pollici, abbandonando, quindi, ogni soluzione analogica. Anche la parte alta del cruscotto ora si presenta più moderna, proponendo al centro un tablet touchscreen a sbalzo da 10,1 pollici con il nuovo sistema di infotainment Uconnect 5, il più potente mai montato su una Jeep dotato anche di Amazon Alexa e l’assistente vocale “Hey Jeep”, in grado di far il sistema precedente. Sempre di serie Apple CarPlay e Android Auto con connessione wireless. Non mancano diverse prese usb e ricarica wireless per il telefono.

Con il Winter Pack (a richiesta da 500 euro) la Compass offre poi volante e sedili riscaldati (in questo caso anche rinfrescati) e l’funzione anti gelo del parabrezza nella zona dei tergi. 
Scendendo con lo sguardo la parte mediana della plancia offre, forse, troppi comandi relativi al comparto climatizzatore bizona, con bocchette posteriori. Nascosti, ma azzeccati i tasti dietro le razze del volante per comandare il volume o cambiare le stazioni radio/canzone. 

Gli interni, in sostanza compiono un grande passo in avanti in termini di qualità, grazie a rifiniture migliorate e ampia scelta di materiali, e di modernità, peccato solamente per la leva del cambio automatico che rimane del vecchio stile, meno piacevole e minimale, soprattutto guardando ai competitor. Azzeccato il nuovo switch del Selec-Terrain, per la scelta della modalità di guida da adottare.

I passeggeri continuano a godere di buono spazio a bordo, infatti all’interno dell’abitacolo lo spazio non manca. Si viaggia comodi anche in cinque, senza problemi di accessibilità per gambe e testa. Il bagagliaio, infine, ha una capienza che parte da 420 litri (pochi meno della versione termica) e che arriva fino 1.230 litri con i sedili reclinati, e beneficia anche del portellone ad apertura automatica hands free. Pratico il doppio fondo posizionabile su due altezze che offre un pozzetto dove riporre innumerevoli oggetti di medie-piccole dimensioni, assente qui la ruota di scorta, ma disponibile come optional.

Alla guida della Jeep Compass 2021 4xe: brio, comfort e sicurezza, ma qualche ruvidezza tra il passaggio termico-elettrico

La gamma motori della nuova Compass ora dispone di due versioni 4xe ibride plug-in. Si parte dalla versione 190 CV e si finisce (sulla S e Traihawk) con la 240 CV, formata dall’accoppiata motore 4 cilindri benzina anteriore 1.3 da 180 CV, unito ai 60 cavalli “elettrificati” al posteriore. Parliamo di quindi di trazione integrale elettrica 4xe, senza albero di trasmissione meccanico, coadiuvati da batteria da 11,4 kWh. Proprio la versione più potente della Jeep Compass è stata l’oggetto del nostro primo contatto. Parliamo della 4xe da 240 CV nell’allestimento S.

Il propulsore lo conosciamo già bene, l’abbiamo provato in diverse occasioni (anche su Renegade 4xe) e possiamo confermare la prontezza di questa accoppiata, capace di abbinare (ma non di sommare matematicamente) i 270 Nm del motore termico ai 250 Nm di quello elettrico, che lavora esclusivamente al posteriore.

L’accelerazione al semaforo, come per tutte le auto elettrificate, risulta, quindi, bruciante, salvo poi affievolirsi leggermente e completare lo 0-100 km/h in 7,3 secondi. Anche allungo e ripresa sono all’altezza della potenza dichiarata, con una velocità massima pari a 130 km/h in modalità elettrica e fino a 200 km/h in modalità ibrida. E infatti quello che colpisce di più rispetto alla versione “normale” è la prontezza con cui il SUV risponde ai comandi del conducente. Al semaforo, per esempio, il motore elettrico permette un allungo atletico, che viene percepito dal guidatore come se la vettura dimostrasse un peso minore.

Saliti a bordo della Jeep Compass 4xe si apprezza da subito la posizione di guida rialzata e perfettamente configurabile, che concede un’ottima visibilità sulla strada. Avviare una Jeep in modalità completamente elettrica fa un certo effetto: nessuna vibrazione e nessun rumore percepito rendono l’abitacolo molto confortevole.

Bastano pochi chilometri per capire che la sportività non è l’aspetto principale di questa vettura, nonostante la brillantezza. Durante la guida, infatti, si apprezza un buon livello di comfort, assecondato da un assetto “soft” e dalla risposta gentile del motore e cambio. A proposito di trasmissione, questa potrebbe essere leggermente più veloce e intuitiva, non tanto nell’utilizzo quotidiano, quanto nel momento in cui le si chiede la massima potenza, dove la prontezza di riflessi la fa titubare in scalata per qualche istante. E’ proprio lo switch tra termico ed elettrico e l’alternanza tra i due che a volte segue logiche meno fluide di quanto ci si possa aspettare. Anche in frenata lo stacco elettrico-freni idraulici è ben percepibile.

E’ migliorato con il nuovo modello, invece, lo sterzo, che si presenta un po’ più preciso e consistente, ma fin troppo leggero; riesce comunque a restituire una dinamica di guida più soddisfacente. A livello di assetto, invece, la Compass è molto ben tarata in fatto di assorbimento delle asperità, digerendo in maniera notevole ogni buca e dosso che si presenta sul nostro cammino. Quando si aumenta il passo il rollio c’è e si sente, ma la configurazione non è esageratamente turistica, permettendo di affrontare anche qualche curva a passo spedito, non estremo, complice anche la funzionale modalità Sport. Non è quest’ultima, però, la feature principale di questa vettura, che, anzi, cerca di proporre un utilizzo veramente a 360°, dalla città con la modalità elettrica, all’autostrada, (ma con consumi più alti rispetto a un diesel), passando, perché no, attraverso percorsi extraurbani e strade bianche.

Anche su strade sterrate si apprezza l’ottimo connubio tra la trazione anteriore (guidata dal propulsore a combustione interna) e quella posteriore (comandata dall’unità elettrica), unite insieme in una trazione integrale intelligente che permette una guida in totale sicurezza su qualsiasi fondo stradale. Non mancano le funzionalità di 4WD Lock, che innesta in modo permanente la trazione 4×4, la 4WD Low per le salite più estreme e l’Hill-descent Control per controllare automaticamente la velocità durante le discese su fondi sconnessi.

Modalità di guida, consumi e ricarica

Attraverso il Jeep Selec-Terrain, che controlla la trazione distribuita alle ruote secondo quattro differenti modalità. Le differenti possibilità sono Auto, Sport, Snow, Sand/Mud. Le modalità di guida “ibrida” sono tre: hybrid, electric e e-save. Nella prima modalità, l’algoritmo di ottimizzazione (HCP) regola l’intervento dei motori in maniera autonoma.

Questo sistema tende però a privilegiare una guida completamente elettrica, anche con la destinazione del navigatore impostata sulle lunghe distanze, o se non vengono richieste le massime prestazioni. Pertanto anche in autostrada la Compass 4xe decida di veleggiare in modalità elettrica (sempre fino a un massimo di 130 km/h), facendo scendere velocemente l’autonomia delle batterie.

Se siete soliti seguire un percorso autostradale prima di entrare in città, è bene scegliere la modalità e-save, che permette di bloccare il consumo di energia. Attraverso le impostazioni dello Uconnect è possibile selezionare due modalità secondarie per il risparmio di energia: Battery Save che mantiene costante il livello di carica e Battery Charge che utilizza il generatore di corrente per ricaricare le batterie fino all’80%, molto disefficente per i consumi di carburante.

Il consumi della vettura sono notevolmente bassi, quando la batteria è carica, il termico che si attiva veramente di rado in modalità Hybrid, per consumi superiori ai 23-25 km/l.
Quando si utilizza solo il propulsore a benzina (in e-save o quando la batteria è scarica) la Compass diventa molto meno virtuosa e, se non si sta attenti, si viaggia sui 12 km/litro, senza considerare che il serbatoio è stato ridotto di dimensioni e ora ospita solamente circa 42 litri, per un’autonomia che di poco supera i 450 km. L’autonomia in modalità completamente elettrica, è pari a circa 35/40 km, un dato che si avvicina a quello dichiarato di 49 km.

Un piccolo aiuto all’autonomia viene garantito dalla frenata rigenerativa che (in modo quasi impercettibile) sostituisce l’azione del freno durante le decelerazioni. L’intensità del suo intervento può essere gestita dal pulsante dell’E-Coasting con una modalità meno invasiva (che permette il veleggiamento), e una modalità che massimizza la ricarica, peccato sia da ri-settare ad ogni riaccensione o cambio di mappa Select-Terrain.

Capitolo ricarica: con il cavo in dotazione dotato di spina domestica (Schuko) con una potenza di 10A 230V (2,3 kW), il tempo stimato di ricarica da zero è di 5 ore, che possono scendere a sole 2 ore con il 7,4 kW (potenza massima supportata). I modelli 4xe prevedono il cavo ‘Mode 3’ che permette anche la ricarica da rete pubblica. Inoltre, è possibile monitorare e pianificare la ricarica attraverso l’integrazione tra smartphone e Uconnect attraverso l’app dedicata.

Infine, per quanto riguarda i sistemi di ausilio alla guida (ADAS), la Jeep Compass 4xe ne è ben fornita con Adaptive Cruise Control, Traffic Sign Recognition, Lane Keeping Assist e Forward Collision Working Plus, a pagamento Blind Spot Monitoring e Rear Cross Path Detection, Camera a 360° e Park Assist automatico.

Prezzi e concorrenti Jeep Compass 2021

Il listino prezzi della Compass 2021 in Italia parte da 27.751 euro per le versioni equipaggiate con motore 1.3 benzina da 130 CV in allestimento Longitude, mentre il prezzo della Jeep Compass 4xe parte da 39.871 euro, valore cui andrebbero sottratti gli incentivi legati alle auto ibride (incentivo nazionale fino a 6.500 euro e agevolazioni sull’infrastruttura di ricarica). In versione S o Trailhawk il prezzo sale a 45.434 euro, che sommati ad alcuni optional della vettura da noi provata sfiorano i 49.000 euro.

In conclusione, la Compass 4xe rappresenta la soluzione perfetta per chi percorre non troppi chilometri – e prevalentemente in città – durante la settimana (e ha modo di ricaricare le batterie dell’auto a casa o in ufficio), ma non vuole abbandonare l’idea di “sporcare” le ruote per un’uscita fuori porta, o si trova a salire spesso in inverno in montagna, senza preoccupazioni per quanto riguarda l’autonomia come su un’elettrica pura.

Le concorrenti dirette della Jeep Compass ibrida plug-in sono Volvo XC40, la BMW X1, la Citroen C5 Aircross, la Ford Kuga, la Mini Countryman e la Peugeot 3008, non tutti dotati di trazione integrale e motorizzazione ibrida, come nel caso di Jeep.

Redazione Autoappassionati.it

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