Jeep Avenger elettrica arriva in concessionaria con il distintivo di prima auto full electric del Marchio fondato nel 1941 e, soprattutto, come fresca vincitrice del titolo di Car of the Year 2023. Con la nascita di Stellantis, Jeep ha dato ufficialmente il via alla nuova fase di elettricicazione che porterà quattro modelli elettrici, Avenger è il primo, entro il 2025. La Avenger, però, arriva in Italia anche con il motore 1.2 benzina che contiamo di provare presto in un test di redazione.
Oggi, invece, ci concentriamo sulla nuova Jeep Avenger elettrica che abbiamo avuto modo di testare sulle strade attorno a Malaga, in una soleggiata Spagna con il sole caldo della primavera. Svelata all’ultimo Salone di Parigi, Jeep Avenger elettrica monta il nuovo motore elettrico da 156 CV montato sulle elettriche compatte dei vari brand. Con la nuova batteria da 54 kWh, promette fino a 400 chilometri di autonomia che sono stati uno dei parametri da noi valutati durante questo primo contatto.
Già forte di 20.000 esemplari venduti dal momento dell’apertura degli ordini della 1st Edition, tra elettrico e benzina, vediamo come è andata la prova in anteprima di Jeep Avenger, il suo prezzo, il motore e le sue caratteristiche e la sua reale autonomia.
DNA Jeep ma guai a confonderla con una Renegade. Un occhio meno attento potrebbe cadere in errore (qui vi spieghiamo le differenze estetiche tra Renegade e Avenger) e sarebbe un errore: Avenger è lunga 4,08 metri, larga 1,78 metri e alta 1,53 metri. Il passo è di 2,56 metri. Avenger è la Jeep più compatta di sempre ma riesce a ospitare comodamente 5 passeggeri e i loro bagagli. Cambia, però, la capacità del vano posteriore tra Avenger elettrica e termica (355 litri contro 380 litri).
I full LED che caratterizzano il frontale con la sottile luce diurna a LED sono sempre di serie e sono uno dei tratti più marcati del nuovo linguaggio stilistico. La griglia con le tipiche sette feritoie, personalizzabile con gli accessori Mopar pensati per Avenger, è chiusa sia sull’elettrica sia sulla benzina. L’aria per raffrescare le parti meccaniche entra più in basso, dove il paraurti sottolinea il look da piccolo SUV che rende così distintivo il look di questo veicolo.
Gli interni di Jeep Avenger, invece, sembrano poco accoglienti viste le dimensioni in gioco ma non potrebbe esserci prima impressione più sbagliata. Dentro ci sono 34 litri di vani portaoggetti, sparsi qua e là in abitacolo, dove il più capiente è sicuramente quello ricavato sul tunnel centrale. Quest’ultimo, sulla Summit top di gamma, riceve una cover magnetica che copre il contenuto del vano stesso. Variabile la configurazione del doppio display (7″ e 10,25″ o 10,25″ entrambi), sempre di serie il mirroring wireless con Android Auto e Apple CarPlay.
Integrata la navigazione TomTom (con le nuove funzioni On Street Parking e Natural Voice Recognition) con riconoscimento vocale e aggiornamenti over-the-air. Per Jeep Avenger la Casa madre ha anche pensato a un’app dedicata (Jeep Mobile App) che consente di localizzare l’auto, bloccare/sbloccare le porte e controllare il livello della ricarica, programmarla e avviare da remoto il climatizzatore. Completano la dotazione degli interni di Jeep Avenger il portellone posteriore elettrico che si apre con il movimento del piede (di serie su Altitude e Summit).
Concentrando la nostra attenzione sulla Jeep Avenger elettrica, sotto il cofano è montato il nuovo motore elettrico da 156 CV che, grazie a diversi miglioramenti, offre il 5% di autonomia in più di prima, che sommati ai 54 kWh della nuova batteria agli ioni di litio permette ad Avenger elettrica di avvicinarsi ai 400 chilometri reali di autonomia. Il consumo di 15,4 kWh/100 km è tra i migliori del segmento e sicuramente è complice il peso contenuto in 1.536 chilogrammi in ordine di marcia. Dalla piattaforma ex CMP del Groupe PSA (la stessa da cui nasce la Peugeot e-208, giusto per fare un esempio) ora eCMP2, Jeep è riuscita a estrarre il meglio optando per la pompa di calore, che aumenta del 10% l’autonomia anche in situazioni di clima rigido.
Anche la pompa di calore di serie contribuisce, in quanto permette un incremento dell’autonomia fino al 10% in condizioni di caldo e di freddo estremi. Grazie ai 260 Nm erogati dal motore M3, Jeep Avenger accelera da 0 a 100 km/h in 9,0 secondi (contro i 10,6 secondi della benzina). La batteria (capacità netta 51 kWh) è protetta dalle piastre sottoscocca, che ne garantiscono l’integrità anche nei tratti offroad che Avenger non teme. Si parla, quindi, di ricarica delle batterie che alimentano il motore di Jeep Avenger elettrica. Il piccolo B-SUV accetta fino a 100 kW in corrente continua (24 minuti per caricare dal 10 all’80%) e 11 kW in alternata (0-100% in 5 ore e mezza). Velocità massima, invece, che vede in difetto la Jeep Avenger elettrica nei confronti della Avenger benzina: la seconda tocca i 184 km/h, la prima non va oltre i 150 km/h auto limitati.
Dopo averla vista al Salone di Parigi 2022, c’era grande curiosità di provare la prima vettura full electric di Jeep. La prima cosa che abbiamo apprezzato della Jeep Avenger sono le sue dimensioni compatte: con i suoi 4,08 metri, è la Jeep più compatta di sempre e può accogliere comodamente cinque passeggeri con i loro bagagli. Anche gli interni di Jeep Avenger sono progettati per essere funzionali, con tanto spazio per gli oggetti di tutti i giorni. Bella la copertura del vano centrale magnetica, ripiegabile come quella di un tablet.
Analizzando la qualità percepita a bordo di Avenger, i trattamenti superficiali dei materiali di rivestimento, anche se rigidi, sono nel complesso ben fatti. L’impressione generale a bordo di Avenger è di solidità e robustezza associata ad una cura estetica. Bella infatti la fascia della plancia colorata con illuminazione soffusa a LED di colori personalizzabili. Jeep Avenger non delude per l’infotainment che propone, come dicevamo, la proiezione smartphone wireless Android Auto e Apple CarPlay, la funzione “mix&match” per creare la propria interfaccia (fino a 5 pagine, ognuna delle quali con 12 widget), navigazione integrata di TomTom con riconoscimento vocale naturale migliorato e aggiornamenti over-the-air.
La strumentazione digitale frontale al guidatore ha schermate molto semplici da richiamare, intuitiva e di facile lettura la consultazione delle informazioni. In buona sostanza si fa tutto con due pulsanti sulle leve del piantone dello sterzo, oltre che con i tasti sul volante per comandare il regolatore e il limitatore di velocità, oppure la radio, le tracce musicali, il volume, l’assistente vocale o lo smartphone.
Nota di merito anche per lo schermo al centro della plancia, ben organizzato e ordinato. La navigazione tra i vari menu avviene attraverso il touch e ci sono anche dei tasti fisici per richiamare le funzioni più importanti (schermata principale “home” e impostazioni del veicolo). Decisamente intuitivo poi il fatto che il touch dello schermo centrale consente di spostarsi all’interno del sistema con degli swipe laterali, ma si può anche far scivolare le dita in verticale, come siamo abituati a fare tutti i giorni usando i nostri smartphone.
Piccola nota negativa, l’assenza della luce di cortesia nello specchio lato passeggero. Belle invece le luci ambiente che si accendono a sfioramento, un dettaglio premium vista la categoria del veicolo.
Interessante la nuova Jeep Mobile App che consente agli utenti di localizzare la propria auto, bloccare e sbloccare le porte, controllare il livello della batteria, programmare la ricarica e attivare il climatizzatore. Tutto ciò direttamente dal proprio smartphone, toccando lo schermo o tramite l’assistente vocale.
La nuova Avenger è la prima vettura Jeep a trazione anteriore dotata di serie delle funzioni Selec-Terrain e Hill Descent Control che, insieme all’altezza da terra di 200 mm, all’angolo di attacco di 20° e all’angolo di uscita di 32°, la rendono un veicolo con potenzialità off-road inaspettate per questo segmento e garantiscono la massima protezione anche in città, ad esempio nell’affrontare una rampa di parcheggio ripida.
Non è un mistero che Avenger sia realizzata sulla piattaforma elettrica modulare e-CMP2 di derivazione PSA (la stessa di Peugeot e-2008 e Opel Mokka-e per intenderci) che è stata personalizzata per circa il 60% con componenti progettati appositamente per Jeep, a detta del costruttore.
Come sempre per le vetture alla spina il dato che interessa di più è l’autonomia; per Jeep Avenger i tecnici Jeep dichiarano 400 km nel ciclo WLTP e fino a 550 km in città (entrati in auto l’autonomia, al 100%, segnava 380 km: buono). Considerando il segmento B in cui si colloca Avenger, l’auto ha le caratteristiche per soddisfare le esigenze dei futuri clienti che scelgono per la prima volta un’elettrica.
Nel complesso la Jeep Avenger elettrica ci è piaciuta principalmente per il confort di marcia e per la sua stabilità. L’assorbimento delle irregolarità del manto stradale è davvero ottimale, anche con ruote da 18″ montate sull’Avenger che avevamo in prova. Alle volte la capacità di assorbire le asperità si traduce in un comportamento ondeggiante dell’auto, ma non è il caso di Avenger perché il rollio non è eccessivo, considerando anche l’altezza da terra della Jeep Avenger.
Lo sterzo è leggero e nel complesso omogeneo, il freno invece ha la corsa un po’ lunga. Attraverso il pulsante Drive Mode (davvero troppo simile a quello delle sorelle francesi) si possono scegliere le diverse modalità di guida: Eco, che limita la potenza erogata dalla batteria a 60 KW (81 CV) e 180 nm di coppia, Normal con 80 KW (108 CV) e 220 nm di coppia ed infine Sport con 115 KW (156 CV) e 260 nm di coppia.
Sulla plancia centrale è poi possibile selezionare anche la B del Brake Mode che aumenta la frenata rigenerativa, aumentando così l’effetto di guida one pedal che su Avenger però non è così evidente come su altre vetture.
Il prezzo della Jeep Avenger elettrica parte da 35.400 euro, che diventano 30.400 euro se rottamate un usato intestato alla persona fisica (di proprietà almeno da 12 mesi) e che sia omologato entro la classe Euro 4. La gamma della Jeep Avenger elettrica, attenzione, non della benzina che viaggia su binari diversi, si snoda attraverso quattro allestimenti. Si parte con la Avenger (35.400 euro) che propone cerchi in acciaio da 16″, fari full LED, sedili in tessuto regolabili manualmente, Cruise Control, frenata di emergenza con riconoscimento pedoni/ciclisti, rilevatore stanchezza conducente e sistema di mantenimento della carreggiata. Internamente è sempre di serie il doppio schermo (quadro strumenti digitale 7,25″ a colori; radio Uconnect touchscreen da 10,25″ con radio DAB), Apple CarPlay/Android Auto entrambi wireless, sistema audio a 4 altoparlanti, Selec-Terrain con 6 modalità di guida e Hill Descent Control. Ovviamente è incluso, per la Jeep Avenger elettrica, il cavo di ricarica pubblica Mode 3.
Si passa alla Summit, la più cara con un prezzo Jeep Avenger elettrica di 42.900 euro (che la esclude dagli incentivi, il tetto massimo è 42.700 euro). La top di gamma include cerchi in lega da 18″, fendinebbia a LED, abbaglianti automatici, vetri posteriori oscurati e specchietti esterni ripiegabili elettricamente con luce di cortesia. Dentro si aggiungono il riscaldamento dei sedili, la plancia gialla a contrasto, l’illuminazione ambiente a LED (8 colori) e la pad cover magnetica per la consolle centrale. Già l’allestimento precedente (Altitude) guadagna il quadro strumenti con la diagonale da 10,25″. La Summit conclude con il caricatore wireless per smartphone, ulteriori ADAS (monitoraggio angolo cieco, sensori di parcheggio a 360°, camera posteriore 180° e guida autonoma di livello 2 con Traffic Jam Assist).
La Jeep Avenger elettrica si può avere nei colori Ruby (rosso), Volcano (nero), Stone (grigio sabbia), Lake (azzurro), Sun, Granite e Snow. Tutti i colori, eccezion fatta per la tinta nera, possono essere abbinati al tetto a contrasto nero.
Chi preferisce il finanziamento di Jeep Avenger può scegliere l’elettrica da 249 euro al mese, per 24 mesi, che includono due anni di manutenzione programmata presso i centri di assistenza autorizzati. Chi ha bisogno di dotarsi di un’infrastruttura di ricarica, magari presso il proprio box domestico, può trovare un aiuto concreto nell’offerta parallela del partner di Free2Move e-Solutions. Si parte con la eProWallbox (da 7,4 a 22 kW) controllabile da remoto, mentre per chi vuole caricare fuori da casa la eSolutions Charging è pensata per coprire 29 paesi e qualcosa come 450.000 colonnine di ricarica in tutta Europa. Due le possibilità:
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