Tecnica

Jeep 4xe: cos’è e come funziona? Focus Tecnico sull’ibrido 4×4

Tempo di lettura: 8 minuti

L’introduzione della Jeep Grand Cherokee 4xe nell’anno in cui il marchio Jeep festeggia 80 anni di successi e innovazioni, rappresenta un ulteriore passo verso l’estensione dell’elettrificazione e il rafforzamento della visione “Zero emissioni, 100% libertà” del brand. Oltre al Grand Cherokee, troviamo a listino anche il Wrangler, il Compass e il Renegade plug-in 4xe.

Negli ultimi anni Jeep si è distinta grazie all’introduzione di un grande bagaglio di tecnologia. La tradizione che lega il Marchio all’off-road ha ospitato, infatti, il debutto dell’elettrico plug-in, che porta il nome di 4xe.

Il motore della Jeep Wrangler 4xe combina due motogeneratori elettrici, un pacco batteria da 400 volt, un motore turbocompresso a quattro cilindri e un cambio automatico a otto marce TorqueFlite. Il risultato di questa combinazione è una potenza massima combinata di 380 CV (280 kW) e 637 Nm di coppia.

Come funziona l’ibrido plug-in di Jeep Wrangler 4xe?

Il propulsore termico è un quattro cilindri turbo a benzina da 2,0 litri, cui si unisce un primo motogeneratore collegato al motore a combustione interna che, oltre a funzionare in sinergia con esso, può all’occorrenza agire da generatore ad alta tensione. Un secondo motogeneratore montato sulla trasmissione e integrato nel cambio automatico a otto marce TorqueFlite (ZF 8P75PH) genera la forza di trazione e recupera energia in frenata, mentre a dare “carburante a questi due motori elettrici ci pensa un pacco batterie agli ioni di litio (nichel-manganese-cobalto) da 96 celle, 17 kWh e 400 volt.

Due frizioni gestiscono la potenza e la coppia erogate dall’unità elettrica e dal motore a benzina. La prima frizione è situata tra le due unità. Quando è aperta consente alla Wrangler 4xe di viaggiare unicamente in modalità full electric poiché manca il collegamento meccanico tra motore elettrico e termico. Quando è chiusa, il motore termico da 2,0 litri e l’unità elettrica si combinano e forniscono coppia alla trasmissione automatica. Una seconda frizione variabile è montata dietro al motore elettrico e gestisce l’interazione con la trasmissione a beneficio della guidabilità e dell’efficienza. Questa architettura ha il doppio obiettivo di sottolineare i vantaggi dell’elettrificazione e mantenere la capability e le caratteristiche off-road uniche che da sempre contraddistinguono la Wrangler.

A livello di prestazioni la Wrangler 4xe accelera da 0 a 100 in 6,4 secondi a fronte di una riduzione di circa il 70% delle emissioni di CO2 rispetto alla versione benzina nel ciclo WLTP, mentre le batterie si trovano sotto i sedili posteriori, al riparo dagli agenti esterni e, soprattutto, ogni componente è sigillata e cablata in modo da essere impermeabile e mantenere la possibilità di guadare fino a 76 cm di altezza.

La Wrangler più versatile di sempre?

Partiamo dalla vera novità della Wrangler 4xe, il sistema ibrido che prevede tre modalità di funzionamento, denominate E-Selec, selezionabili attraverso gli appositi pulsanti sulla plancia, alla sinistra del volante.
Hybrid: è la modalità predefinita. Utilizza la coppia erogata dal motore benzina da 2,0 litri e quella generata dai motori elettrici. Inizialmente, il sistema previlegia l’energia prodotta dalla batteria. Quando la batteria raggiunge il livello di carica minimo o il guidatore richiede più potenza, invece, il sistema utilizza il motore turbocompresso I-4 da 2,0 litri.
Electric: il propulsore sfrutta l’energia elettrica a zero emissioni. Quando la batteria raggiunge il livello di carica minimo, o quando il guidatore richiede il massimo della coppia (per esempio quando preme a fondo l’acceleratore) si attiva il motore da 2,0 litri. Nel caso il livello della batteria sia al minimo, il sistema torna automaticamente alla modalità Hybrid.
E-Save: questa modalità dà la priorità al motore benzina da 2,0 litri, risparmiando la batteria per utilizzi successivi, come ad esempio la guida in modalità elettrica su tracciati off-road o in aree urbane

Questa modalità dispone di due sotto modalità, denominate Battery Save e Battery Charge, entrambe attivabili tramite lo schermo del sistema Uconnect:
Battery Save: consente di mantenere lo stato di carica della batteria per utilizzarla in un secondo momento ed utilizza prevalentemente il motore a combustione interna;
Battery Charge: consente di ricaricare la batteria sino all’80% tramite il funzionamento del motore a combustione interna su cui interviene il generatore elettrico abbinato.

Quando il guidatore preme il pedale del freno, grazie alla frenata rigenerativa, la centralina del sistema di propulsione inserisce la massima rigenerazione energetica disponibile prodotta dal motore elettrico (fino a 0,25 g) per far rallentare il veicolo, cui si aggiunge l’intervento del sistema freni tradizionale della Wrangler.
Con la trazione integrale inserita, tutte e quattro le ruote erogano coppia utile alla frenata rigenerativa, ottimizzando il recupero di energia. L’elettricità prodotta dalla frenata rigenerativa viene accumulata nel pacco batterie per mantenere o incrementare lo stato di carica.

La Wrangler 4xe è inoltre in grado di massimizzare la produzione di energia rigenerativa tramite la funzione Max Regen, selezionabile dal guidatore tramite un pulsante posto sulla plancia in posizione centrale.
Nella guida cittadina la possibilità di muoversi in modalità elettrica è sicuramente un plus, la posizione rialzata di Wrangler consente poi un ottima visibilità, ma l’angolo di sterzo contenuto non la rende agevole come una citycar nel traffico cittadino, ma con i sensori anteriori e posteriori e retrocamera garantiscono un valido aiuto nelle manovre di parcheggio.

L’offroad è ancora più “elettrizzante”

Andare in off-road è sempre divertente, con una vettura pensata per questo ancora di più, ma farlo nel totale silenzio della modalità elettrica rende l’esperienza inedita e suggestiva.
Bisogna sgombrare il campo dai dubbi dei più scettici. La Wrangler ibrida non perde nessuna delle leggendarie capacità off-road che la contraddistinguono da sempre, anzi ci guadagna sotto certi aspetti. Infatti grazie alla spinta elettrica la Wrangler 4xe può contare su un’erogazione istantanea e precisa della coppia elettrica.  Inoltre la trazione elettrica del 4xe consente di modulare con precisione chirurgica la motricità necessaria per affrontare anche i passaggi più impegnativi.

Tutti i modelli Jeep Wrangler 4xe sono inoltre dotati di sofisticati sistemi di trazione integrale full time active on demand: quello denominato Selec-Trac è presente sulla versione Sahara 4xe e sulla serie speciale 80° Anniversario, mentre il sistema Rock-Trac equipaggia il modello Rubicon 4xe.

Entrambi prevedono quattro modalità di guida (più la modalità Neutral):
2H (High – a due ruote motrici)
4H AUTO (High – a quattro ruote motrici Full-Time Active On-Demand)
4H Part-Time (High – a quattro ruote motrici Part-Time)
4L (a quattro ruote motrici con marce ridotte)

Gli appassionati della guida in fuoristrada scopriranno che grazie alla disponibilità immediata della coppia erogata dal motore elettrico, la guida su percorsi off-road risulta più precisa e controllata. Non è infatti necessario far salire i giri del motore per far muovere le ruote mentre l’impatto sulla trasmissione è ridotto al minimo, a vantaggio della maneggevolezza e della velocità.
Tutto ciò mantenendo l’impareggiabile dotazione tecnica “Trail Rated” della Wrangler che, a seconda degli allestimenti, prevede oltre ai due avanzati sistemi di trazione integrale full time active on demand – Selec -Trac and Rock-Trac, assali Dana next-generation, bloccaggi elettrici dei differenziali anteriore e posteriore Tru-Lock, differenziale a slittamento limitato Trac-Lok e barra stabilizzatrice anteriore a scollegamento elettrico.

Jeep Renegade e Compass 4xe: le compatte ibride

Jeep Renegade 4xe, e con lei Compass 4xe, presentano una soluzione ibrida che si integra con l’impareggiabile layout tecnico di ogni SUV Jeep, e capace di portare le loro doti a un livello superiore (fino a 240 CV), maggiore sicurezza (trazione integrale sempre disponibile) e un basso impatto ambientale (meno di 50 g/km di CO2 in modalità ibrida). 

Sotto il cofano di entrambi i modelli c’è il turbo benzina 1,3 litri abbinato al motore elettrico, situato sull’assale posteriore, alimentato dalla batteria da 11,4 kWh ricaricabile durante la marcia o mediante una presa di corrente esterna: a casa, attraverso una presa domestica, utilizzando l’efficiente ed esclusiva easyWallbox oppure l’avanzata Connected Wallbox, o da un punto di ricarica pubblica. Circa 5/6 ore per ricaricarla, invece, con la presa tradizionale di casa.

Da solo, il turbo benzina 1.3l eroga due livelli di potenza, 130 CV e 180 CV a cui si aggiungono 60 CV prodotti dal motore elettrico per un totale di 190 CV (versioni Business e Limited) e 240 CV (Trailhawk e S). In termini di coppia, il motore elettrico produce 250 Nm e il motore termico 270 Nm. Grazie alla combinazione tra il propulsore a combustione interna e il motore elettrico, Renegade e Compass 4xe assicurano prestazioni notevoli: l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in circa 7,5 secondi e la velocità massima è pari a 130 km/h in modalità elettrica e fino a 200 km/h in modalità ibrida.

Inoltre, sui modelli 4xe tre sono le modalità di guida disponibili generate dalla sinergia tra il motore elettrico e tradizionale: ‘Electric’, ‘Hybrid’ e ‘E-Save’. La modalità elettrica è ideale per i centri urbani, la modalità ibrida consente la miglior efficienza del sistema e la modalità E-save preserva o ricarica la batteria.
A tali modalità si aggiungono una serie di funzionalità specifiche per la guida elettrificata, come lo Sport Mode (presenta all’interno del selec-terrain classico di Jeep) – che agisce su erogazione motore, taratura sterzo e pedale dell’acceleratore, regolando la guidabilità della vettura al fine di garantire prestazioni sportive; l’E-Coaching – che monitora lo stile di guida per una gestione più efficiente dell’energia, e lo Smart Charging – per gestire con facilità le modalità di ricarica sia dalla radio Uconnect del veicolo che dal proprio smartphone.

Modelli, Compass e Renegade, che nella versione 4xe presentano novità inedite come la possibilità di percorrere fino a 50 km in elettrico, grazie alla batteria da 11,4 kWh abbinata al motore elettrico da 60 CV, senza rinunciare alle proverbiali doti fuoristradistiche. 4xe a sottolineare, per l’appunto, la funzione 4×4 dove la trazione sull’asse posteriore è assicurata dalle batterie. 

Opzioni di ricarica: quanto tempo serve per caricare le Jeep 4xe

Ricaricare le nuove Jeep 4xe offre due possibilità. La prima è il cosiddetto e-coasting, cioè ricaricare la batteria utilizzando la coppia negativa del freno motore durante la guida. La seconda possibilità, più veloce, necessita di una presa di corrente esterna: a casa, attraverso una presa domestica e il cavo in dotazione, o attraverso un punto di ricarica pubblica tramite il cavo specifico “modo 3”. Per ottimizzare i tempi di ricarica ed offrire un ulteriore e comoda soluzione domestica è disponibile l’easyWallbox, che, collegata alla normale presa di casa, assicura una ricarica più sicura. Questo sistema è stato sviluppato da ENGIE EPS in esclusiva per FCA ed è commercializzato in Europa da Mopar in concomitanza con il lancio del modello. 

Si tratta di una soluzione “plug&play”, semplice, accessibile e facilmente gestibile via Bluetooth, che – senza necessità di alcun intervento da parte di personale specializzato – consente di ricaricare da subito a casa propria la propria Renegade o Compass 4xe con una potenza di ricarica fino a 2,3 kW e un tempo di ricarica inferiore a 5 ore (il tempo può variare a seconda dell’impianto elettrico esistente). Inoltre, l’easyWallbox è già predisposta per l’upgrade di potenza a 7,4 kW, permettendo la ricarica domestica completa in meno di 2 ore (100 minuti). 

Sicurezza e controllo della 4xe

Sulle nuove Jeep sono disponibili tre livelli di servizi: Basic e Standard, proposti di serie, e Optional disponibili a richiesta. Tra i pacchetti offerti, il My Assistant (categoria Basic) offre la chiamata SOS di emergenza in caso di impatto e la possibilità di mettersi in contatto con il Customer Care.

Nella categoria Standard, sono inclusi il My Remote, My Car e My Navigation. Questi servizi permettono il controllo remoto della vettura, il suo stato di salute e la possibilità di impostare un itinerario sullo smartphone e inviarlo al sistema presente in vettura. Infine, come Optional troviamo i pacchetti My Wi-Fi con hotspot fino a 8 dispositivi, My Theft Assistance con supporto in caso di furto e My Fleet Manager dedicato alla gestione delle piccole flotte.

Per poter utilizzare l’app My Uconnect, bisogna aver completato la registrazione in fase di acquisto e accedere con username e password scelti. Una volta sincronizzato l’accesso anche a bordo della vettura sarà possibile usufruire dei servizi di controllo remoto dell’auto da smartphone. Ad esempio, sarà possibile bloccare o sbloccare la chiusura centralizzata, avviare il motore e suonare il clacson.
Dalla dashboard si può vedere la posizione del veicolo sulla mappa e condividerla con il sistema di navigazione dello smartphone, oppure si possono accendere le luci del veicolo per trovarlo più rapidamente. È possibile impostare delle notifiche che segnalano se l’auto ha superato i limiti di velocità, oppure se è uscita da un’area che abbiamo precedentemente creato sulla mappa.

Attraverso la sezione “Eco Score” puoi avere una valutazione del tuo stile di guida in termini di consumo e, quindi, di impatto ambientale. Con l’E-Control possiamo avviare direttamente la ricarica della 4xe oppure possiamo decidere di pianificare la ricarica e gestire il pre-condizionamento del veicolo, proprio come si può fare all’interno dell’abitacolo attraverso lo schermo principale. Non mancano tutte le informazioni del veicolo come l’autonomia residua di elettricità o benzina e le notifiche nel caso in cui la vettura segnali qualcosa di anomalo.

Veramente molto utile la sezione Mappa Autonomia Residua che permette di avere una cartografia che ci mostra dove la nostra 4xe potrebbe arrivare in funzione dell’autonomia residua attualmente disponibile e allo stile di guida specifico del guidatore. Attraverso il servizio My easy Charge si possono individuare le colonnine di ricarica sulla mappa e inviarle al sistema di navigazione della vettura. Nel caso di stazioni di ricarica privata My easyWalbox si può gestire via Bluetooth la Wallbox compatibile, sempre attraverso lo smartphone.

App Go 4xe LIVE: il simulatore di viaggio per la guida elettrica 4xe
L’applicazione Go 4xe LIVE, disponibile per smartphone Android e iOS, permette di simulare un viaggio a bordo delle nuove Jeep Compass e Renegade 4xe. Una soluzione interattiva molto efficace per chi è un po’ titubante sui due temi cruciali della mobilità elettrica: autonomia e tempi di ricarica.

L’applicazione monitora il tragitto e aggiorna i dati relativi allo stato delle batterie e dell’autonomia di benzina dell’auto. All’occorrenza vengono segnalate le stazioni di ricarica, indicando le diverse modalità di rifornimento e le colonnine libere. Viene inoltre indicato il possibile risparmio economico e la CO2 non emessa rispetto alla vettura a motore endotermico utilizzata dall’utente.

Redazione Autoappassionati.it

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