Tecnologia

Interni Renault Megane E-Tech: rivoluzione digitale con i display OpenR

Tempo di lettura: 5 minuti

Quanto è nuova, e inedita la Renault Megane E-Tech 2022? La risposta è tanto pensando che verrà commercializzata in versione solo elettrica, sicuramente una grande scommessa della Losanga, ma le novità non si fermano qui, come è giusto che sia per una vettura che rappresenta un punto di rottura.

Parliamo degli interni della Renault Megane E-Tech e, in particolare, del display OpenR che caratterizza fortemente l’abitacolo. Il pannello di vetro con cui è ricoperto risulta avere dimensioni inedite e vuole riprendere fedelmente le linee dell’abitacolo. L’interfaccia OpenR Link si basa sul ben noto sistema Android OS, per cui vi è l’integrazione con l’ecosistema Google, in modo da rendere facile l’utilizzo. Il risultato? avere una fluidità dello schermo che risulta essere sette volte superiore a quella della generazione precedente. Lo racconta Marc Pinel, Direttore Design Experience di Renault.

La Buick Riviera risulta essere la prima auto dotata di touch screen e lo scorso anno ha compiuto 35 anni, da li l’elettronica di bordo ha preso sempre maggior piede finendo per essere la componente principale delle vetture moderne. Basti pensare ormai quando scegliamo un’auto guardiamo prima che hardware monta, la fluidità e la qualità dello schermo rispetto a cosa c’è sotto il cofano. Questo per avere una multimedialità a bordo dei veicoli sempre più simile agli smartphone.

Renault OpenR: dimensioni XXL grazie alla tecnologia

Al fine di migliorare il comfort visivo nell’uso dei dispositivi di assistenza alla guida, Renault ha sviluppato una nuova architettura elettronica pensata appositamente per la nuova Megane E-Tech, primo veicolo ad esserne dotata.

A bordo, lo spazio digitale assume un ruolo preponderante con due display montati insieme in una configurazione ad “L”. IL primo è uno schermo verticale da 12”, che troviamo al centro della plancia. «È posizionato nel punto migliore per essere visto e toccato facilmente, per godersi la multimedialità senza perdere di vista la strada», spiega Pinel. Il secondo è uno schermo orizzontale da 12,3” al posto dell’ormai desueto contachilometri a lancette.  

In totale i due schermi coprono una superficie di 774 cm2 al fine di ottenere un’esperienza quasi immersiva per gli occupanti, come accade sempre più nei marchi premium.

Questa novità non è da sola, ma cade in concomitanza con l’arrivo della nuova piattaforma CMF-EV, dedicata ai veicoli elettrici. Proprio per merito di questa nuova piattaforma gli ingegneri  francesi hanno potuto spostare l’unità del clima nel vano motore al fine di ottenere spazio nell’abitacolo. Ciò ha permesso di ridurre la profondità della plancia al fine di ingrandire il display. Anche il comando della leva del cambio e il pulsante MULTI-SENSE sono stati spostati sul volante per liberare più spazio al centro dell’abitacolo e sulla consolle centrale.  

Ad oggi la tendenza del settore è quella di andare verso soluzioni full screen,  ma Renault va controcorrente adottando un’altra strada, come spiega Marc: “Abbiamo mantenuto alcuni pulsanti sotto al display centrale affinché le impostazioni importanti, come la regolazione della climatizzazione, si potessero effettuare fisicamente. Questa barra di pulsanti cromati si integra perfettamente nell’abitacolo grazie alle finiture armoniose. Evita soprattutto che ci siano “finti pulsanti” non utilizzati sulla plancia, come spesso si è visto nelle precedenti generazioni di veicoli.

Nelle vetture precedenti rimanevano sempre dei tasti vuoti poiché non tutte auto possedevano determinati optional, ora questo concetto è abbandonato, poiché tutto passa attraverso il display.

Una componentistica all’altezza di Renault

Esattamente come accade per gli smartphone il display OpenR della nuova segmento C francese è prodotto da Continental, dove vengono utilizzati alluminosilicati di tipo “Gorilla Glass”. Si tratta, quindi, di un vetro temperato super-resistente agli urti e ai graffi, la cui durabilità è garantita per ben 15 anni. Viene sottoposto a trattamenti antiriflesso e anti-impronta. Il pannello TFT risulta essere di alta qualità con una risoluzione HD da 267 ppp che ne garantiscono immagini sempre nitide.  Il display del cruscotto è stato dotato di filtro antiriflesso e si avvale della tecnologia Microlouver, la stessa che è presente sui PC per migliorare la nostra privacy. Questo ha permesso ai designer di rimuovere la calotta che protegge il contagiri. Tutti i pannelli presentano un sensore di luminosità al fine di evitare l’affaticamento della vista.

Google partner cruciale per Renault

L’idea è quella di trarre ispirazione dalle best practice che il cliente è abituato a trovare sullo smartphone, in modo che non debba imparare ad utilizzare un nuovo sistema” Questa è l’idea di Marc Pinel per gli occupanti della Megane E-Tech Electric.

Le interfacce Android Auto ed Apple CarPlay sono sempre disponibili, ma verrà ridisegnata in modo da non dover distogliere l’attenzione dalla guida. Tutte le funzioni proposte sono a portata di mano, grazie all’innovativo sistema OpenR Link. “Abbiamo collaborato con uno dei campioni del settore: Google, per poter contare su tutto il suo know-how“.

Google Maps è stato ulteriormente ottimizzato al fine di adattarsi alla guida elettrica. Basandosi sui dati del veicolo in tempo reale e su informazioni come le condizioni meteo, il sistema sarà anche in grado di suggerire la miglior sosta, includendo il nome del fornitore d’energia della colonnina. Sarà anche possibile controllare il livello di carica in ogni momento.

Il sistema OpenR Link, rappresenta un traguardo importante per Renault a livello di display e tecnologie di bordo. “Abbiamo mantenuto il concept complessivo di Renault EASY LINK, ma capitalizzando su quanto abbiamo imparato dai nostri clienti. Ci siamo concentrati sulla semplificazione e sulla creazione di valore che ruota intorno alla tecnologia. Oggi, il 90% delle funzioni di cui abbiamo bisogno ogni giorno è accessibile con un semplice clic. E sullo schermo compare tutto: non ci sono pagine nascoste“.

Il Gruppo Renault ha scelto un partner prestigioso come Qualcomm con cui ha siglato un accordo, lo scorso 4 gennaio, in occasione del Salone CES (Consumer Electronics Show) 2022 di Las Vegas, per consolidare la partnership. Renault si avvarrà di Snapdragon Digital Chassis di Qualcomm per dotare i suoi prossimi veicoli di nuova generazione con le ultime soluzioni connesse e smart. Qualcomm apporta così la sua esperienza a livello di connettività, cockpit e visualizzazione, ma anche di piattaforma di servizi e dispositivi di assistenza alla guida, compresa la guida autonoma.

Renault si è affidata alla multinazionale sudcoreana LG Electronics per lo studio dell’interfaccia uomo-macchina, in particolare, ha sviluppato la piattaforma software che consente di abbinare la visione dei due schermi del veicolo. Il conducente, ad esempio, ora può anche vedere le mappe del sistema di navigazione davanti a sé.

Per sfide difficili servono idee fuori dagli schemi

I designer di Renault hanno pensato per la Nuova Mégane E-TECH Electric a sfruttare idee piuttosto audaci che però consentono di risolvere problemi più complessi, Ad esempio l’“effetto muro” delle bocchette dell’aria con gli schermi. Il display centrale, in particolare, dato il formato verticale, ne impediva la diffusione. Renault ha quindi prodotto delle bocchette dell’aria a “pulsazione interna” al fine di migliorare anche la qualità dell’aria che entra nel veicolo.

Una nuova sfida è data dal volante che deve mantenere la linea della plancia ed al contempo tutti i tasti presenti su esso. Per questo si è optato per un volante più piccolo, squadrato, appiattito al centro per favorire il piacere di guida e la leggibilità del display del cruscotto.

Infine il display verticale ha rappresentato un’ulteriore sfida per Renault in una nuova architettura di design. “In effetti, è stato un azzardo dal punto di vista stilistico, in quando il display non seguiva l’orientamento orizzontale della plancia“, spiega Marc. Renault non è nuova a questa tipologia di schermi verticali, dato che già nel 2014 li installava già sulle sue vetture. “È una scelta di cui ci siamo assunti la responsabilità. Lo avevamo già fatto prima, con Espace e Clio, e abbiamo continuato con la nuova generazione”. Perché un display verticale e non orizzontale? Quando navighi, devi sapere cosa sta succedendo davanti e non di lato! Allo stesso modo, se consulti playlist lunghissime usando software come Spotify o Deezer, lo schermo verticale permette di accedere a più elementi contemporaneamente“, conclude Marc Pinel.

Alessio Richiardi

Attualmente indeciso se ha preso prima in mano un volante o una penna, probabilmente entrambe, date le due mani. Così è nato l'amore per i motori e per il giornalismo. Papà sempre attento a tutto ciò che riguarda i bimbi in auto ed i seggiolini, ma anche alle auto tuning utilizzabili tutti i giorni

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Alessio Richiardi

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