Era circa il 2013 quando Mazda diede addio al motore rotativo, fiore all’occhiello della Casa giapponese che ha reso unico il brand. Quello più che un addio voleva essere un arrivederci, almeno secondo quanto riportato dai vari rumors che si sono succeduti dopo la scomparsa della Mazda RX-8, ultimo modello ad alloggiare questo tipo di propulsore.
Ebbene, i rumors erano reali: il Wankel di Hiroshima infatti è pronto a tornare, ma non al fin di muovere una nuova coupé sportiva quanto per fare da “spalla” al motore elettrico della Mazda MX-30, ovvero la prima elettrica della Casa giapponese già in commercio da qualche anno.
Mazda MX-30 con il Wankel: come cambia sotto il cofano
Il crossover elettrico Mazda che ha dato vita alle voci del ritorno del motore Wankel si prepara così a diventare plug-in, anche se non sarà un crossover identico a tutti gli altri. Il debutto è fissato per l’imminente Salone di Bruxelles dal 13 al 22 gennaio. La frase riportata nel comunicato è “powertrain plug-in hybrid inedito”, e dalle prime anticipazioni questo lascia presagire una soluzione non comune.
La Mazda MX-30 manterrà il motore elettrico “alimentato da un nuovo motore rotativo”. Questo significa che il propulsore Wankel non sarà collegato alle ruote, ma servirà unicamente per alimentare le batterie di trazione, in questo modo risulterà possibile aumentare l’autonomia del crossover giapponese, attualmente pari a 200 km secondo il ciclo WLTP nella versione 100% elettrica.
Mazda MX-30 con il Wankel in vendita dalla primavera
Non si è ancora a conoscenza se verrà ritoccato anche il motore elettrico, regalando coì più dei 145 CV e 271 Nm, ed avere un’accelerazione da 0 a 100 km in 9,7″ e una velocità massima di 140 km/h.
L’unica cosa sicura è che la nova Mazda MX-30 con Wankel (ricaricabile come una qualsiasi ibrida plug-in) verrà venduta in Europa a partire dalla primavera, con prezzi ancora da comunicare.
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