Il nuovo video di Irama è stato girato a Monza, nel tempio della velocità

Da buon brianzolo, il cantante Irama, protagonista al Festival di Sanremo, ha voluto omaggiare il famoso tempio della velocità che da sempre fa parte del suo vissuto.

Il nuovo video di Irama, “La genesi del tuo colore” è stato infatti girato al 100% tra pit lane, box e lungo tutta la pista che ospita il Gran Premio d’Italia, con l’aggiunta delle storiche Sopraelevate. Irama ne parla come di un piccolo “film”, dove lo stesso cantante indossa la tuta da pilota andando incontro al suo destino.

Il brano “La genesi del tuo colore” è stato composto da Irama, Dardust e Giulio Nenna, con sonorità elettroniche, ed è un inno alla vita. Spiega Irama in un’intervista: “A volte, nei momenti di sofferenza, quando rischiamo di perdere tutto, nasce qualcosa dentro di noi che fa scoppiare il colore e fa tornare a scorrere la vita. Il colore per me rappresenta la vita, con le sue tante e diverse sfumature che scorrono dentro di noi come il sangue nelle vene“.

Alessandra Zinno, Direttore Generale dell’Autodromo Nazionale Monza, commenta con orgoglio un semplice videoclip che è rapidamente entrato in tendenza su YouTube: “Poter regalare alla creatività di un artista il nostro circuito per ambientare un brano così carico di emozioni e significato è stato un onore. Ospitiamo spesso produzioni cinematografiche e televisive in Autodromo ma è la prima volta che possiamo legare il nostro nome ad una canzone del Festival di Sanremo. Filippo è appassionato di motori ed è stato un assiduo frequentatore dell’Autodromo. Gli è venuto naturale quindi pensare a noi quando ha immaginato la storia raccontata nel videoclip. Abbiamo subito accettato quando ci è stata proposta la collaborazione perché ci permette di avvicinare le nuove generazioni e far conoscere loro questo luogo magico, carico di storia e all’interno di un ampio polmone verde importante da tutelare. L’amore che Irama ha per il nostro circuito è la dimostrazione che esiste una larga base di giovani appassionati che sono affezionati all’Autodromo e con cui dobbiamo imparare a dialogare“.