Dopo un parto travagliato, la riforma del Codice della Strada è legge: c’è l’ok del Senato al disegno legge Sicurezza stradale già approvato dalla Camera il 27 marzo 2024. Le decine di norme entreranno in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che avverrà la prossima settimana, ma c’è un ma: spesso servono specifici provvedimenti attuativi, che arriveranno in futuro.
Uno. Ieri, per la guida con smartphone in mano, multa di 165 euro e taglio di cinque punti-patente. Alla seconda violazione nel biennio (recidiva), multa di 165 euro, perdita di cinque punti e sospensione della patente da uno a tre mesi. Oggi, alla prima violazione 250 euro e sospensione della patente tra 15 giorni e due mesi, e meno cinque punti. Con la recidiva: 350 euro, 10 punti, alt patente da uno a tre mesi.
Due. Se le Forze dell’ordine hanno motivo di ritenere che un conducente sia in stato di alterazione da stupefacenti potranno effettuare un prelievo di saliva. Subito, sul posto. O accompagnare il guidatore in strutture sanitarie. Con esito positivo, ma senza il verdetto di laboratori accreditati, patente ritirata. Se positività confermata, revoca della patente comunque niente nuova licenza prima di tre anni.
Tre. Alcune violazioni punite con la sospensione breve automatica: sul posto, senza un provvedimento del Prefetto. Alla prima violazione se il conducente ha meno di 20 punti. Sono sette giorni di sospensione patente dai 10 ai 19 punti; e 15 giorni da uno a nove punti. Occhio a guida con smartphone in mano, mancato uso della cintura di sicurezza, mancato rispetto del semaforo.
Quattro. Ieri, ai titolari di patente di guida di categoria B, per il primo anno dal rilascio niente auto aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t (con limite di potenza massima pari a 70 kW). Per le vetture elettriche o ibride plug-in, il limite di potenza specifica era di 65 kW/t compreso il peso della batteria. Oggi, sale da uno a tre anni il divieto di auto “potenti”: 75 kW/t di potenza specifica massima e 105 kW di potenza massima. La novità si applicherà alle patenti conseguite dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada 2024: si attendono circolari ministeriali.
Chi è stato condannato per guida in stato di ebbrezza oltre 0,8 g/l non potrà guidare con tasso alcolemico sopra lo 0 e fino a 0,5 g/l. Per due anni fra 0,8-1,5 g/l e tre anni se sopra 1,5 g/l. Si potrà guidare in Italia se, dopo la revisione della patente, sul veicolo sarà installato l’alcolock: dispositivo non manomettibile blocca il motore quanto rileva alcol nel sangue. Le caratteristiche del dispositivo saranno stabilite con decreto del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge: questo in teoria, perché è un termine indicativo.
Autore: Mr. Limone
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