È la best seller di Hyundai e il SUV di rappresentanza del Marchio, almeno in Europa. Parliamo della nuova Hyundai Tucson 2021, il crossover di segmento C che si è totalmente rinnovato con la quarta generazione, portando una rivoluzione in termini di design esterno e interno, oltre che per i motori e il powertrain.
L’abbiamo provata in anteprima, per scoprire quali sono le novità, partendo dagli esterni e proseguendo con interni, motori e sensazioni di guida. Ecco il nostro primo contatto con la Hyundai Tucson 2021.
La Hyundai Tucson è lunga 4,5 metri, larga 1,86 metri, alta 1,65 metri e con un passo 2,68 metri, che garantiscono un bagagliaio dalla capienza compresa tra i 546 e i 620 litri, fino a un massimo che arriva a 1.795 litri con la seconda fila abbattuta.
A livello di design estetico degli esterni, colpisce subito la parte anteriore: è il “Sensuos Sportiness”, la nuova filosofia di design perseguita da Hyundai, che sul muso spicca una nuova griglia in grado di accogliere una vera e propria firma luminosa, composta da 6 LED per lato della calandra (chiamati “Parametric Jewels”), fornendo un colpo d’occhio notevole, soprattutto di notte. I colori scuri ben si abbinano al design complessivo, mentre sono meno scenografici gli anabbaglianti e gli abbaglianti confinati all’esterno e al piano inferiore. Azzeccatissimo anche il posteriore, dove spicca la nuova trama con il vistoso LED orizzontale che congiungere le due luci. Nuovo anche il logo Hyundai integrato nel lunotto.
Tante novità anche per gli interni di Hyundai Tucson. In abitacolo, innanzitutto, nuovo è il volante a quattro razze, mentre completamente nuova è la plancia: davanti al guidatore, il quadro strumenti virtuale da 10,25”, stessa misura per il touch dell’infotainment, dotato di servizi BlueLink. Sono touch anche i comandi del clima, e questo potrebbe non piacere a qualche automobilista ma anche su modelli premium si sta andando verso questa direzione.
Bene le plastiche che compongono gli interni, dove sono rigide solamente quelle poste in basso, mentre non convince l’ampio utilizzo della plastica di colore nero lucido per la parte centrale del cruscotto, particolarmente soggetta a ditate e polvere.
Più in basso, sul tunnel, tanti i tasti fisici (forse troppi), mentre il guidatore e il passeggero possono giocare con l’illuminazione a LED (fino a 64 tonalità) e godere di un nuovo sistema di canalizzazione dell’aria che la distribuisce più uniformemente rispetto alle classiche bocchette centrali e laterali, vicine ai pannelli porta.
La Tucson è uno dei modelli con più motorizzazioni disponibili in gamma presenti sul mercato. Ci sono i classici benzina e Diesel, così come varie soluzioni ibride.
Motori termici Hyundai Tucson (trazione anteriore, cambio manuale)
Motori ibridi Hyundai Tucson Mild Hybrid 48 V
Motori ibridi Hyundai Tucson Full Hybrid
Abbiamo provato la vettura che propone il full hybrid, grazie all’abbinamento di un propulsore benzina da 1.6 litri con 180 CV con il motore elettrico da 60 CV, per una potenza combinata che arriva a 230 CV e una coppia massima di 265 Nm. Il tutto è abbinato al cambio automatico a 6 rapporti e alla trazione anteriore, per una velocità massima di 193 km/h.
Parlando subito del propulsore, le aspettative non erano delle migliori, ma durante il percorso del test drive abbiamo potuto scoprire che quest’ultimo è piuttosto brillante, che sia al semaforo o durante un sorpasso, oltre a godere di un buon allungo. Nel frattempo, i consumi rimangono piuttosto bassi se consideriamo segmento e dimensioni della vettura: se il dato dichiarato nel ciclo combinato WLTP è di 5,5 – 5,9 l/100 km, noi abbiamo registrato 6,5 l/100 km, con il motore elettrico che è stato sempre presente, sia nel traffico cittadino, sia nei percorsi extra urbani. Certo, si è trattato di un breve percorso, ma le premesse sono buone e il sistema full hybrid si conferma ancora una volta la soluzione più pronta per l’immediato futuro.
Inoltre, quando sono state raggiunte velocità più consistenti, la Tucson ha dimostrato anche una buona silenziosità, complice l’ottima insonorizzazione degli interni. A questo si aggiunge il cambio, non sempre così pronto e fulmineo, ma capace di svolgere in maniera efficace i suoi compiti. Manca, invece, una scelta per il recupero energetico, con la trasmissione che non propone una modalità “B” e la Eco (unica presente insieme a Sport) non cambia la forza rigenerativa in rilascio.
Positivo anche lo sterzo, che potrebbe essere leggermente più diretto, ma rimane un comando veramente molto preciso, soprattutto se consideriamo il segmento di riferimento. Colpisce, invece, ma non in positivo, l’assetto. La Tuscon risulta, infatti, molto rigida su buche e dossi, con le asperità che si fanno sentire molto, anche per colpa dei cerchi di generose dimensioni. L’altro lato della medaglia è, però, un buon comportamento tra le curve, dove rollio e beccheggio sono contenuti.
Tra le chicche tecnologiche, infine, risulta molto utile l’avviso che in coda ti dice che l’auto davanti è ripartita, in modo da evitare infelici “clacsonate”.
I prezzi della Hyundai Tucson sono stati svelati e si parte da 29.400 euro per la X-Tech con motore 1.6 T-GDI 150 CV mild hybrid.
Gli altri due allestimenti della Tucson 2021 sono X-Line e eXellence. Il listino prezzi della Tucson 2021 continua con i 30.750 euro della 1.6 CRDI 115 CV 2WD manuale e i 33.350 euro della 1.6 T-GDI da 230 CV 2WD con l’automatico. Si arriva, infine, a un prezzo massimo di 39.550 euro per l’allestimento eXcellence con il propulsore 1.6 T-GDI da 230 CV a trazione integrale.
Come tutte le vetture Hyundai commercializzate in Italia, anche la nuova Tucson offre il miglior “pacchetto” di servizi oggi disponibile sul mercato italiano: 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato.
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