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Hyundai Kona elettrica 2024: la prova su strada dell’elettrica coreana molto confortevole ricca di optional

Tempo di lettura: 8 minuti

Siamo alla seconda generazione della Hyundai Kona elettrica, un modello che è profondamente cambiato tra la prima e la seconda serie a prescindere dalla motorizzazione. La prima l’ho provata io personalmente rimanendo stupito per le sue prestazioni. La seconda più potente dell’altra, 204 contro 217 CV, prezzi ovviamente diversi anche e soprattutto a causa dell’inflazione e un design completamente rinnovato. Basterebbero queste parole per inquadrare il cambiamento tra la Kona elettrica e la sua erede, oggetto di questa nuova prova su strada. Si presenta tutta nuova questa Kona elettrica 2024 che, giusto per partire precisi, propone i già citati 217 CV, una batteria da 65,4 kWh che sulla carta dovrebbe assicurarle fino a 454 km di autonomia nel combinato WLTP con questi cerchi da 19″ e una tecnologia di bordo da fare invidia al segmento premium.

Comodità su più fronti, ADAS dell’ultimo grido e una facilità di utilizzo disarmante. C’è un però, già affrontato da me medesimo nella prova della nuova Hyundai Kona Hybrid, e che qui ho deciso di non riaffrontare. Sempre sulla carta tutto migliora nel passaggio generazionale: autonomia, guidabilità, comfort e spazio. Almeno due di questi punti sono sicuramente veri, sugli altri ci sarà modo di discorrere nel corso di questo long test.

Pronti per scoprire come va, quanto costa, quali sono le dimensioni e qual è l’autonomia della nuova Hyundai Kona elettrica 2024?

Dimensioni Hyundai Kona elettrica 2024: quanto è cresciuta?

C’è qualcosa, magari non visibile al primo sguardo, che distingue al primo sguardo la Kona elettrica dalla Kona ibrida che ho già provato. Se con la vecchia generazione la calandra chiusa non lasciava spazio ai dubbi, qui il musone aerodinamico è comune alle due motorizzazioni, visto che l’aria viene pescata da sotto. Sono i pixel, in pieno stile Ioniq, il tema caratterizzante della nuova elettrica della Casa coreana. Pixel sulle luci diurni a LED (frontale e posteriore), pixel sulla griglia dell’aria e pixel anche nella presa di ricarica. Un tema ricorrente che lega questa nuova Kona elettrica alla famiglia Ioniq, che nel corso del 2023 ha accolto la nuova ed efficiente Ioniq 6.

Le differenze si fermano qui, perchè le dimensioni sono esattamente le stesse e variano solo con la versione N Line che sull’elettrica non viene proposta. Giusto per ricordarle:

  • Lunghezza: 4,35 metri
  • Larghezza: 1,82 metri
  • Altezza: 1,57 metri
  • Passo: 2,66 metri

Insomma, un’auto che ha ricevuto quasi 15 centimetri in più nel passaggio alla nuova serie (e 6 centimetri di passo che si sentono tutti sull’abitabilità posteriore) che le ha permesso, in primis, di far star veramente comodi 5 passeggeri e di guadagnare quasi 100 litri di bagagliaio (da 374 a 466 litri). La firma luminosa di cui sopra, denominata Seamless Horizon Lamp, è davvero caratteristica ed è sicuramente uno dei tratti che più impressiona nel caso in cui una Kona dovesse comparire nel vostro specchietto. Tutto è al suo posto, certo si ha la sensazione che l’auto sia effettivamente cresciuta di dimensioni, ma tutto è studiato ai fini dell’aerodinamica. Così studiato che quasi ci si è dimenticato che rendere la fanaleria principale così sporgente e marginale ai paraurti implica una certa attenzione nei parcheggi: facilissimo rompere la copertura e maledire l’errore commesso. Ovviamente non può mancare lo sportellino di ricarica che mantiene la sua posizione del passato: sul frontale. Piace e non poco la presenza del frunk anteriore, dove è facilissimo riporre il cavo di ricarica Tipo 2. Su questo punto mi sento di suggerire un’apertura più rapida che permetta, al pari del bagagliaio posteriore, di non sporcarsi le mani se dovete estrarre il cavo. Ricordiamoci che le elettriche propongono soluzioni inedite e chi prima arriva…meglio alloggia.

frunk hyundai kona elettrica 2024
Nel frunk si può riporre il cavo di ricarica Tipo 2 con la sua custodia
bagagliaio hyundai kona elettrica 2024
Bene il bagagliaio, che è molto più capiante della vecchia Kona

27 litri del frunk che si sommano ai già citati 466 litri del vano posteriore (+30% rispetto a prima), ben sfruttabile ma dalle tante plastiche laterali facilmente rigabili. Passiamo all’analisi degli interni della nuova Hyundai Kona elettrica 2024. Li conoscevo già avendo guidato recentemente la Hybrid e non sono rimasto sorpreso di fronte al rinnovamento che ha coinvolto l’abitacolo. In estrema sintesi, nuovo doppio schermo da 12,3″, Apple CarPlay sempre via cavo così come Android Auto ma mirroring wireless in arrivo grazie agli aggiornamenti OTA. Ottima la piastra di ricarica wireless (fino a 15W) così come la distribuzione dei pulsanti che permettono di raffrescare o riscaldare i sedili così come quello dedicato al riscaldamento del volante (tutti racchiusi nel Pack Premium). Sono 4 le prese USB-C in vettura e, novità esclusiva dell’elettrica, è l’Head-up Display. C’è tanto spazio anche sul tunnel centrale, dove i portabicchieri si possono comodamente ruotare per lasciare più spazio in caso di necessità.

Qualche plastica dura c’è, normale su questo tipo di segmento, ma tutto è all’insegna della razionalità e del comfort. Peccato per il comando derivato da Ioniq per le modalità PDNR, può disturbare se non si guida nella posizione corretta e c’è il rischio di premere il pulsante “P”. Mi è personalmente piaciuta la tasca ricavata davanti al posto del passeggero, utile per riporre piccoli oggetti, così come la memoria elettrica dei sedili. Ho deciso, accennavo nell’introduzione, di non tornare sui fastidiosi bip per il superamento dei limiti. Si possono disattivare dal menù facilmente richiamabile dal tasto con la stellina sul volante.

Prova su strada Hyundai Kona elettrica 2024: quanto è cambiata rispetto alla sua progenitrice?

Innanzitutto, come avrò modo di spiegare, ci sono in realtà due Kona elettriche oggi a listino. Una è la entry level è ha 156 CV, questa che ho provato 217 CV e soprattutto fa più strada, quasi un centinaio di km almeno sulla carta e probabilmente nella realtà optando per i cerchi da 17″. Rispetto alla vecchia Kona da 204 CV che pesava 1.685 kg, la nuova arriva a 1.773 kg con la batteria da 65,4 kWh. Cresce, come abbiamo detto, la potenza: con i già citati 217 CV a disposizione sulle sole ruote anteriori lo scatto promette bene con 8,1 secondi per passare da 0 a 100 km/h con i cerchi da 19″ (si scende a 7,8 secondi con i 17″) per 255 Nm di coppia istantanea e 172 km/h di velocità massima. L’erogazione è stata resa più rotonda e regolare, con un bell’allungo, perchè a ben guardare lo scatto è meno dirompente visto che la coppia è scesa da 395 Nm a 255 Nm, molto più gestibili a tutto vantaggio della salvaguardia dei pneumatici anteriori. Sempre molto blando lo sterzo, giustamente calibrato all’assetto sul quale torniamo a breve. Per la cronaca, Kona può contare su un McPherson anteriore e il Multi-Link al posteriore. Ottimo il filtraggio del manto stradale, a scapito del rollio che è sicuramente più marcato anche a causa dell’aumento di peso.

A bordo della nuova Kona ci si trova subito a proprio agio. Viene privilegiato, come è giusto che sia, il comfort a 360°. L’auto è morbida, nel vero senso della parola: erogazione e assetto hanno virato verso un’impostazione molto più turistica e meno tendente alla sportività come sulla precedente generazione. Se Hyundai ha in mente di presentare una versione N della sua nuova Kona sarò pronto a ricredermi, ma il lavoro da fare sull’assetto sarà sicuramente tanto per renderla più affilata. Parlando di ricarica, rimane a 100 kW la potenza massima sfruttabile in corrente continua (41 minuti per per il 10-80%) e 11 kW in corrente alternata (6 ore e 25 minuti). Se parliamo di consumi, a fine test non mi sono discostato troppo dal 16,6 kWh/100 km del dichiarato con una guida tranquilla, segno che l’autonomia può raggiungere i 400 km reali, più difficile puntare ai 450 se a una guida cittadina si mescolano tratti di tangenziale e di autostrada, dove soffrono tutte le elettriche con ben poche distinzioni. Apprezzabile la presenza del condizionamento della batteria per garantire subito il picco appena si attacca il bocchettone. Hyundai Kona, inoltre, può già sfruttare la tecnologia “Plug&Charge”, in altre parole arrivi alla colonnina e devi solo connettere il cavo alla presa. L’addebito è automatico sulla carta inserita una tantum al momento dell’iscrizione.

Nulla da ridire sulla dotazione di sistemi di assistenza alla guida, che su questa X Class Special Edition a nostra disposizione rappresenta il non plus ultra di ciò che può offrire oggi Hyundai sulla sua gamma. Rispetto alla X Line, qui si aggiungono anche l’assistenza al sorpasso (Highway Driving Assist 2.0) che, a corsia sulla sinistra libera, permette a Kona di superare l’auto davanti non prima di aver avviato il cruise adattivo e avviato l’indicatore di direzione. Le mani vanno tenute sul volante e sull’head-up display compare una grafica dedicata che mi conferma l’avvio del sorpasso. Per tornare in corsia, nuovamente freccia a destra e l’auto torna al suo posto. Non è una guida autonoma evoluta ma un passo avanti che proietta la marca coreana nel futuro che ci aspetta, elettrico a parte.

Della Kona elettrica mi è piaciuto particolarmente la frenata rigenerativa. Innanzittutto il one pedal c’è e si sente, ma la cosa positiva è che aver mantenuto i paddle dietro il volante permette in primis di regolarne l’intensità in base al percorso (più alto in città, meno su una strada veloce) così come tenendo premuta la levetta di sinistra in pratica si frena senza tirare in ballo il piede destro, una funzione chiamata i-Pedal. I freni? Si usano solo in caso di necessità, magari per la presenza di un ostacolo improvviso che richiede rapida tempestività. Non ho trovato grandi cambiamenti variano le modalità di guida: Normal, Eco, Sport e Snow, queste le possibilità offerte dal costruttore con il generoso rotore alla base della piastra di ricarica. Si può intervenire sul sound della vettura, sempre tramite l’affollato menu centrale: si chiama electronic Active Sound Design e permette di simulare il sound di un veicolo termico (non molto bene, a dire la verità) senza il silenzio tipico di una vettura elettrica.

Prezzo Hyundai Kona elettrica 2024: la full optional sfiora i 50.000 euro

luce led posteriore hyundai kona elettrica

Molto semplice la gamma della nuova Hyundai Kona elettrica 2024 il cui prezzo parte da 42.000 euro chiavi in mano per la entry level X Line e raggiunge i 49.900 euro per l’auto da noi provata, la ricca X Class Special Edition. Due le differenze. La prima riguarda l’accesso agli incentivi, visto che anche con gli incentivi 2024 in attesa di approvazione dal governo il limite per l’accesso rimane fissato a 42.700 con iva. Dentro la base, fuori la full optional. Altra differenza riguarda la batteria: la X Line monta l’accumulatore da 48,4 kWh, la seconda da 65,4 kWh. Varia ovviamente l’autonomia, con circa 370 km dichiarati nel ciclo WLTP e fino a 510 km di autonomia (che varia in base ai cerchi, 17″ o 19″). Novità di questo inizio 2024 è l’arrivo dell’allestimento N Line, sul mercato dalla primavera. Queste le sue peculiarità:

  • Paraurti esclusivi N Line
  • Specchietti neri lucidi
  • Cerchi 19″
  • Tetto nero bicolore (opzionale)
  • Volante e pedaliera N Line
  • Sedili con impunture rosse a contrasto
  • Due versioni di sedili, tra cui una combinazione di Eco Alcantara e pelle
  • Alcantara con il 57% di poliestere riciclato

Rispetto alla base, la Kona elettrica 2024 che abbiamo provato è davvero ricca di accessori. Innanzitutto è completa la famiglia di sistemi di assistenza alla guida (Hyundai SmartSense), i cerchi sono di serie da 19″ (235/45 R19), la pompa di calore, i sedili rivestiti in tessuto e pelle, il portellone posterore elettrico, regolazione elettrica dei sedili anteriori, sistema di ricarica Vehicle to Load interno, Digital Key 2 Touch, impianto audio BOSE ed Head-up Display. Non che la X Line sia povera come allestimento, anzi, ma con la X Class Special Edition oltre alla migliore autonomia si ha in mano un’auto davvero completa di tutto. Volendo aggiungere qualche optional si può aggiungere il tetto a contrasto (650 euro), l’Eco Pack (150 euro: cerchi da 17″, interni realizzati con materiali sostenibili), Premium (1.600 euro, presente in vettura: sedili anteriori e posteriori riscaldabili, volante riscaldabile, sedili anteriori ventilati, sedili anteriori memory and relaxation) e Sunroof con tetto a contrasto (1.100 euro: tetto apribile e specchietti retrovisori neri). Le vernici costano rispettivamente 700 euro le metallizzate (come la Serenity White che vedete nelle nostre foto), le pastello 350 euro eccetto a Engine Red Solid che è proposta di serie. Non mancano le offerte commerciali, come i finanziamenti con uscita a 12 o 24 mesi, ma per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale Hyundai.

Ricordiamo, infine, la garanzia Hyundai 5 anni a km illimitati che diventano 8 anni (160.000 km) per la batteria. Un bell’incentivo che si aggiunge a un prezzo della Hyundai Kona elettrica 2024 competitivo rispetto alle sue più agguerrite rivali. Vogliamo citarne alcune? Kia Niro EV, Tesla Model 3, BYD Atto 3 e Volkswagen ID.3.

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