Nel cuore dell’innovazione automobilistica italiana, a pochi passi da Torino, si trova TUC.Technology, una startup tech fondata da Ludovico Campana e Sergio Pininfarina che promette di rivoluzionare il mondo della mobilità. Ho avuto l’opportunità di visitare la loro sede a Venaria Reale (TO) e posso affermare con certezza: il futuro è già qui.
Tuc Technology è un’azienda italiana all’avanguardia, specializzata nello sviluppo di soluzioni modulari per la mobilità del futuro. Fondata con l’obiettivo di ridisegnare l’esperienza di viaggio, questa realtà piemontese sta attirando l’attenzione internazionale grazie alla sua capacità di combinare tecnologia avanzata, brevettata in 140 paesi a livello mondiale attualmente è oggetto di collaborazioni importanti con top player come ZER01NE, Global Open Innovation Platform di Hyundai Motor Group, per una roadmap tecnologica basata sullo sviluppo di veicoli “Human-centric”.
L’azienda ha sviluppato un’architettura modulare rivoluzionaria, denominata TUC.1, che consente di trasformare qualsiasi veicolo in una piattaforma versatile e personalizzabile. Grazie a questa tecnologia, gli utenti possono configurare l’interno del loro veicolo secondo le proprie esigenze, aggiungendo o rimuovendo moduli in modo semplice e rapido. Potremmo dire con un “Tuc”, suono onomatopeico da cui deriva il nome stesso dell’azienda.
La versatilità di Tuc Technology permette di connettere e disconnettere i moduli con un semplice gesto, grazie a un sistema di aggancio rapido e sicuro. Uno speciale connettore che consente di disporre su una piattaforma comune tutta una serie di oggetti che solitamente sono molto vincolanti per l’architettura di un’auto come: sedili, volante, cambio e tutti gli apparati del sistema di infotainment.
Tuc non è solo auto, infatti l’azienda sta pensando di ampliare il suo business rivolgendosi anche ad applicazioni con produttori di veicoli aerospaziali. In questo ambito il ciclo vita dei prodotti è nettamente più lungo rispetto a quelli automotive e gli scenari per l’applicazione di Tuc possono essere davvero interessanti.
L’ultima innovazione di Tuc Technology è Tuc.tiny, una soluzione che rappresenta un ulteriore passo avanti nell’architettura modulare. Presentata recentemente, Tuc.tiny è una versione più compatta e flessibile della tecnologia originale, pensata per adattarsi a veicoli di dimensioni ridotte e per offrire una maggiore versatilità in spazi limitati. Questa nuova soluzione amplia ulteriormente le possibilità di personalizzazione e utilizzo dei veicoli, rendendo la tecnologia Tuc ancora più accessibile per diversi costruttori e versatile.
Tuc.tiny è progettato per veicoli più piccoli, come city car e microcar, rendendo possibile l’adozione della tecnologia Tuc anche a moduli intercambiabili: Tuc.tiny amplia ulteriormente le possibilità di personalizzazione e utilizzo dei veicoli, rendendo la tecnologia TUC ancora più accessibile e versatile come comporre una vettura con Lego.
Tuc Technology non si limita a immaginare il futuro della mobilità, lo sta costruendo. La loro partecipazione a eventi internazionali come il Viva Technology di Parigi dimostra l’interesse e l’attenzione che stanno ricevendo a livello globale. In un articolo precedentemente pubblicato su Autoappassionati.it, abbiamo approfondito l’architettura modulare di Tuc Technology, evidenziando come questa possa rappresentare una svolta per i carmaker e da quello che sappiamo Tuc è già in contatto con i principali 7 player mondiali.
La visita alla sede di Tuc Technology è stata, in conclusione, un viaggio nel futuro della mobilità. Questa azienda italiana sta ridefinendo il concetto stesso di veicolo, offrendo una soluzione rivoluzionaria per chi costruisce auto e aprendo una nuova porta potenziale per il mondo dei servizi after sale.
Immaginatevi di acquistare una vettura in configurazione base, senza accessori, e dopo alcuni mesi acquistare navigatore, sistema audio evoluto e “tuc” agganciargli semplicemente facendo un upgrade alla vostra auto. Oppure sostituire alcune parti con dei sistemi più nuovi senza dover cambiare auto. Potrebbero così nascere grazie a questo sistema dei “temporary factory”: spazi flessibili dedicati non solo alla produzione ma anche alla vendita e al riutilizzo dei componenti, rendendo ogni fase del ciclo di vita del prodotto più integrata. Un sistema pratico, ma anche ecosostenibile se lo valutiamo dal punto di vista ambientale andando a prolungare il ciclo vita del mezzo.
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