Primo Contatto

Ford Puma ST 2021 | Prova in pista, interni, motore e prezzo

Tempo di lettura: 6 minuti

Per la prima volta il brand Ford Performance si avventura nello sviluppo di un crossover sportivo, dopo aver messo lo zampino, parlando di auto da comuni mortali, su Fiesta e Focus, escludendo l’estrema GT prodotta in serie limitata. 

La nuova Ford Puma ST arriva dopo quasi due anni di carriera in cui Puma, il crossover dell’Ovale Blu, ha riscosso grandi risultati, anche e soprattutto in Italia. Ecco perchè un carico di Ford Puma ST è sbarcato nei dintorni di Milano, per la precisione “La Pista” in località Lainate, e noi non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di toccare con mano, anche se per poche tornate, le qualità di questo nuovo modello, proprio lungo il nastro d’asfalto alle porte di Arese. 

Ecco com’è e come va la nuova Ford Puma ST in questo primo contatto tra i cordoli della pista brianzola scelta da Ford Italia per la presentazione stampa del crossover sportivo in Italia.  

Design Ford Puma ST 2021: con la vernice Mean Green non puoi non notarla

Puma nasce già come, in origine, come un crossover dalla linea sportiva, ecco perchè per gli uomini di Ford Performance non è stato poi così difficile adottare quelle poche modifiche in grado di far la differenza. Partiamo proprio dalla colorazione, così sgargiante sull’auto da noi testata. Si tratta del Mean Green, una vernice “Premium” dedicata esclusivamente alla ST, a differenza della Fantastic Red proposta anche sulle altre versioni. 

Lei, da sola, certo può apparire eccessiva, ma allo stesso tempo potrebbe piacere all’appassionato il cui fine è comunque quello di farsi notare. Tra le altre peculiarità, i vari badge ST sparsi sulla carrozzeria, tra cui quello sul portellone posteriore, i cerchi in lega da 19”, lo spoiler dedicato e l’esclusiva proiezione del logo ST a terra, grazie alla luce proiettata dalle calotte dei retrovisori. 

Altri piccoli dettagli: Ford Performance ha aggiunto un piccolo splitter sul paraurti anteriore che aumenta la deportanza di quasi l’80% per migliorare la presa a terra dell’asse anteriore, esclusa la parte meccanica di cui ci occuperemo in seguito. Bello anche il terminale di scarico, incorniciato dal diffusore.  Tra le altre vernici disponibili, Agate Black, Desert Island Blue, Fantastic Red, Frozen White, Magnetic e bold, oltre all’esclusiva Mean Green. 

Interni Ford Puma ST: sedili Recaro, badge ST ed è subito Ford Performance

All’interno spiccano, come d’altronde sono riusciti a fare molto bene sulla Fiesta ST, i sedili Recaro. La seduta è quella da crossover, forse avremmo preferito qualcosa di più sportivo, ma il contenimento in curva è molto buono così come il comfort in una marcia più rilassata, lo si percepisce anche in pista. Il logo ST sullo schienale e sulla parte bassa del volante danno quel tocco in più di sportività, mentre il resto dell’abitacolo è affine alla Puma normale. 

Piacciono le grafiche dedicate all’avvio della vettura, con la scritta ST che cattura lo sguardo sullo schermo del SYNC 3 che già conoscevamo (Apple CarPlay e Android Auto di serie), mentre le cuciture Metal Grey si sposano bene con le tonalità scure dell’abitacolo. A livello di spazio, non possiamo non parlare del Ford MegaBox, una grande innovazione introdotta da Ford su Puma. 

Anche Puma ST può concendere la connessione Wi-Fi fino a 10 dispositivi. Attraverso l’app FordPass, inoltre, possono tornare una serie di funzioni come il Vehicle Locator e il Door Lock/ Unlock, che consente l’accesso da remoto alla vettura. 

Motore Ford Puma ST: W il tre cilindri Ecoboost, anche sul crossover

No, non è una bestemmia. Il lavoro fatto da Ford sul tre cilindri Ecoboost è encomiabile e anche sulla Puma ST siamo rimasti sorpresi dalle qualità di questo piccolo propulsore che, evidentemente, non si rende proprio conto di avere solo tre cilindri… 

La potenza messa a terra di 200 CV, tondi tondi, corrisponde a 6,7 secondi per passare da 0 a 100 km/h mentre la coppia è di 320 Nm tra i 2.500 e i 3.500 giri/min. Un arco di utilizzo non eccessivo, ma assolutamente sfruttabile almeno nei pochi giri in pista che andiamo, tra poco, a raccontarvi. Per i più curiosi, la velocità massima della Puma ST è di 220 km/h, mentre questa versione è disponibile solo con il cambio manuale a 6 rapporti. 

Il 1.5 Ecoboost, inoltre, è dotato della disattivazione dei cilindri. In soli 14 millisecondi si disattiva un cilindro quando non viene richiesta la massima potenza al propulsore. Ne rispondono consumi, nel ciclo WLTP, di 6,9 l/100 km, mentre le emissioni di CO2 rispondono  a un valore di 155 g/km. 

Alla guida della Ford Puma ST: in pista ci si diverte davvero

Veniamo alle impressioni di guida. Si parte con i meri numeri, come è solito fare in questi casi. Sterzo migliorato del 25% in termini di reattività (rapporto di 11,4: 1) e dimensioni dei freni maggiorati del 17% rispetto a una Puma standard, così da rispondere all’aumento di potenza. Con questa premessa, una volta scaldata la vettura in modalità Eco (una novità per una Ford “ST”) ci lanciamo sulla pista di Arese non prima di aver provato l’handling tra i birilli.

La Puma ST è davvero molto reattiva nei cambi di direzione ed è esaltante sentire la ruota posteriore interna alzarsi leggermente da terra tra una svolta e l’altra. Davanti, dove c’è la trazione, interviene invece il differenziale a slittamento limitato che aiuta a contenere il sottosterzo. Ne risponde un’auto precisa, diretta, molto affilata. Puma ST è curiosamente il primo crossover a ricevere una tecnologia di questo tipo e, nonostante l’altezza da terra e il baricentro più alto, la risposta all’acceleratore e allo sterzo è promossa.

A questo proposito sono stati effettuati interventi mirati anche sul telaio e sul comparto molle sospensioni. Nello specifico, la rigidità torsionale (twist-beam) delle sospensioni posteriori è stata aumentata fino a 2.000 Nm/gradi, un aumento di oltre il 40% rispetto alla Fiesta ST e del 50% rispetto alla Puma in configurazione standard, con una barra antirollio da 28 mm integrata nel telaio. 

Primo equipaggiamento della Puma ST sono poi gli pneumatici Michelin Pilot Sport 4S, concepiti per la guida sportiva e per rispondere al meglio all’azione differenziale meccanico a slittamento limitato Quaife, quest’ultimo disponibile però in optional nel Performance Pack. 

Nuove anche le Drive Modes, tra cui appunto la nuova “Eco”. In Sport e Circuito, invece, la Puma ST tira fuori gli artigli e mostra anche un discreto sound, nonostante l’abitacolo, a finestrini chiusi, possa sembrare un po’ ovattato. 

Nella modalità circuito, ci “scateniamo” lungo la corta pista di Lainate consapevoli che, sia il differenziale meccanico LSD sia il Torque Vectoring Control ci daranno una mano a uscire puliti dalle curve. Il primo, come detto, distribuisce la coppia del motore alla ruota con il maggior grip, riducendo di conseguenza lo slittamento e il sottosterzo. Il secondo interviene sui freni, così da controllare la velocità di rotazione tra le ruote all’interno della curva. L’equilibrio tra le due caratteristiche è stato a lungo ottimizzato dagli ingegneri del team Ford Performance, per offrire una tenuta di strada ottimale sia su superfici asciutte sia su quelle bagnate.

Veniamo ai freni. Nelle due S del circuito arriviamo lanciati a una velocità di circa 120 km/h e ritardiamo appositamente la frenata per misurare le prestazioni del nuovo impianto frenante, che risponde molto bene alle sollecitazioni, offrendo, in rilascio, quel comportamento ballerino del retrotreno che tanto ci aveva convinto sulla Fiesta ST, già ripreso dalla ST200 della precedente generazione. Il servofreno di Puma ST è inoltre tarato per rendere la modulazione della frenata, la sensibilità e il feedback sul pedale tipiche delle vetture Ford Performance.

Buono, infine, il “tiro” del 3 cilindri, un po’ meno rumoroso rispetto a Fiesta ST mentre è precisa, come ci ha abituato Ford, la trasmissione manuale a sei rapporti, quest’ultimi non troppo distanziati tra loro ma proprio per questo capaci di un bell’allungo. In modalità circuito, infine, si disattiva il controllo elettronico della trazione e della stabilità, anche se in realtà si percepisce un certo intervento quando si tende ad andare leggermente sopra il limite, come successo durante uno dei giri lanciati nel curvone iniziale. 

All’interno del Performance Pack, il motore integra il Launch Control che permette di effettuare partenze brucianti da fermi, senza rischiare di far slittare le ruote, garantendo la massima accelerazione. Selezionabile utilizzando i comandi al volante, il sistema attiva un display grafico dedicato nel quadro strumenti digitale da 12,3’’.

Listino prezzi Ford Puma ST 2021

Il prezzo della nuova Ford Puma ST parte da 33.000 euro che, mettendola a confronto con la sorellina Fiesta ST (stesso motore per entrambe) significa spendere rispettivamente 2.350 euro in più per la versione 3 porte e 1.600 euro in più per la 5 porte. 

Inclusa nella dotazione di serie della Puma ST, nonché contenuti esclusivi di questa versione sportiva, sono i cerchi in lega da 19”, la pedaliera in alluminio, le sospensioni sportive, lo spoiler posteriore, i fari anteriori Full LED (proposti anche su ST-Line Vignale) e parabrezza termico. 

In optional su Ford Puma ST 2021 il Co-Pilot Pack (senza adaptive cruise control) a 850 euro, il Performance Pack (differenziale LSD, Launch Control e Performance Shift Lights, 1.000 euro), il tetto panoramico (1.000 euro). A livello di colorazioni, il verde, anzi il Mean Green, che vedete nelle foto a corredo del testo è una vernice Premium e costa 900 euro in più (700 le metallizzate), mentre di serie viene proposta la vernice solida Race Red.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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