No, non è la “solita” Mustang con tanti cavalli. Per il debutto della settima generazione del mito americano, in arrivo il prossimo anno in Europa, l’Ovale Blu ha deciso di lanciare una versione top di gamma fuori da ogni schema, Ford Mustang GTD. Nata dall’idea di un piccolo team di sviluppo della nuova Mustang, la nuova e inedita Ford Mustang GTD non è simile a nessuna versione mai vista della Pony Car americana.
Alla base dell’inedita Ford Mustang GTD troviamo infatti la versione da corsa della sportiva americana, la Mustang GT3, che debutterà a Le Mans l’anno prossimo. Dotata di un corpo vettura allargato in fibra di carbonio, di enormi superfici aerodinamiche e di una meccanica totalmente stravolta, Ford Mustang GTD è sostanzialmente una vettura GT3 adattata all’uso stradale. Sarà realizzata in edizione limitata, arriverà su strada nel 2025 e siamo già certi che diventerà una delle Mustang più ricercate e desiderate della storia. Scopriamo allora tutto quello che sappiamo di Ford Mustang GTD, dall’estetica alla sua incredibile meccanica.
Per cominciare a capire che cosa sia davvero Ford Mustang GTD, cominciamo a capire chi ha realizzato questa vettura. Se l’idea di una GT3 stradale, infatti, non è inedita (Porsche è la prima ad aver pensato a questa formula con la 911 GT3 e GT3 RS), la realizzazione di questa GTD va ancora più a fondo. Lo sviluppo della vettura è stato infatti affidato a Multimatic, ormai storico collaboratore di Ford. L’azienda canadese, specializzata nella produzione di vetture da corsa, ha realizzato negli anni le Ford Mustang GT3 e GT4 e la mitica Ford GT, anch’essa una vettura da corsa per la strada. Ford e Multimatic hanno nuovamente lavorato insieme per portare quella che, secondo il Presidente e CEO Ford Jim Farley, “non è una vettura stradale pensata per la pista, una un’auto da pista adattata alla strada”.
Quest’anima da “auto da corsa” è visibile appena si da uno sguardo alla nuova Ford Mustang GTD. Le proporzioni, il muso, il posteriore e i gruppi ottici sono infatti quelli della nuova Ford Mustang di settima generazione. Tutto ciò che c’è intorno, però, è completamente diverso. Ogni linea della vettura è ora funzionale per garantire il massimo carico aerodinamico e le migliori prestazioni. Dallo splitter anteriore di dimensioni esagerate al cofano e i paraurti dotati di diverse prese d’aria per far raffreddare il motore e incanalare l’aria verso il posteriore. Al posteriore, poi, troviamo l’enorme alettone attivo a controllo idraulico. La carrozzeria di Ford Mustang GTD è quasi interamente realizzata in carbonio, lasciando solo la scocca e i paraurti anteriori e posteriori non compositi (questi ultimi sono disponibili come optional in fibra di carbonio).
Scegliendo un pacchetto aerodinamico ancora più estremo si “sblocca” un sottoscocca, anch’esso in fibra di carbonio, studiato per incanalare l’aria verso l’enorme diffusore posteriore. Visto che non è un’auto da corsa, Ford e Multimatic hanno potuto inserire su quest’auto soluzioni illegali su una GT3 “vera”, come dei flap anteriori idraulici che modificano il flusso d’aria a seconda delle situazioni, così come la già citata ala posteriore idraulica. Ciò che rende davvero fuori da ogni scala Ford Mustang GTD è ciò che succede nel bagagliaio posteriore. O meglio, nel “fu-bagagliaio”. Dove su una classica Mustang c’è il vano bagagli, infatti, ora trova posto il sistema di sospensioni semi-attive e il sistema di controllo di tutte le componenti idrauliche. In più, qui troviamo anche un grande radiatore per il raffreddamento del cambio transaxle al posteriore.
La sua presenza è confermata anche dall’adozione di un portellone “forato” con grandi prese d’aria, derivate direttamente dalle competizioni. Prima di parlare della meccanica di Ford Mustang GTD, una piccola menzione va fatta all’abitacolo. Realizzato con materiali come la microfibra realizzata dall’italiana Miko, pelle e fibra di carbonio, sedili Recaro pensati per l’utilizzo in pista e diversi display digitali. Ciò che stupisce è l’utilizzo per rotori per il controllo dei sistemi idraulici e delle sospensioni attive, la placca che identifica l’esemplare e i paddle per il cambio al volante realizzati in titanio stampato in 3D. Non si tratta di un titanio qualsiasi, ma del titanio dai Lockeed Martin F-22 dismessi dal servizio. Per eventuali bagagli, invece, Ford ha deciso di rimuovere i sedili posteriori e creare un piccolo vano di carico in abitacolo.
Arriviamo allora alla meccanica di Ford Mustang GTD, che offre alcune soluzioni tecniche davvero sorprendenti. Partiamo subito dal cuore di Mustang GTD, il motore, che è stato sviluppato specificatamente per questa installazione. Ovviamente, nonostante l’omonimia con la Volkswagen Golf GTD, sotto il cofano della più estrema delle Mustang non c’è un motore Diesel. Ford Mustang GTD ha invece un motore 5.2 V8 sovralimentato da un compressore volumetrico, il primo motore mai montato su una Mustang stradale con lubrificazione a carter secco. Capace di superare i 7.500 giri, è dotato di un sistema di scarico in titanio con valvole attive, e sarà la Mustang stradale più potente mai prodotta da Ford. La potenza ufficiale non è stata ancora dichiarata, ma Ford parla di un’obiettivo realistico di raggiungere gli 800 CV di potenza.
Tutto il resto della meccanica di Ford Mustang GTD è stato completamente stravolto, con l’adozione di un ponte posteriore completamente nuovo. Al posto delle normali sospensioni Multilink, infatti, trova posto un ponte posteriore stravolto, che ospita sospensioni pushrod con ammortizzatori attivi e molle orizzontali montati entrobordo. Al posteriore trova posto anche l’inedita trasmissione transaxle, un cambio sequenziale a 8 rapporti che riceve il moto dal motore anteriore tramite un albero di trasmissione in carbonio. Il tutto è fissato ad un subframe tubolare molto robusto e derivato direttamente dalla Mustang GT3, per il raggiungimento della ripartizione dei pesi 50/50.
Le sospensioni attive sono in grado di regolare l’altezza e la risposta delle sospensioni a seconda del desiderio del guidatore, in modo da adattarsi all’utilizzo su strada e in pista. A scaricare a terra la potenza ci pensano enormi pneumatici da 325 mm all’anteriore e da 345 mm al posteriore, montati su cerchi in lega o, a richiesta, in magnesio da 20 pollici. Non mancano anche i freni carboceramici Brembo, mentre a permettere una maggior facilità di guida è montato anche un sistema di controllo di trazione regolabile, il Variable Traction Control, con il pilota può modulare la sua aggressività nell’intervento nonché la potenza erogata dal motore senza togliere le mani dal volante. Le prestazioni sono ancora sotto embargo, ma Ford ha in mente di ottenere un tempo al Nurburgring di molto sotto i 7 minuti.
Ford Mustang GTD non è quindi la “solita” Mustang da centinaia di CV, tanto rumore e poca agilità tra le curve. Abbiamo imparato a non sottovalutare più Mustang dal suo arrivo ufficiale in Europa, nel 2015. Oggi, però, la Pony Car per eccellenza decide di fare sul serio, e sfidare le sportive europee sul loro terreno preferito: la pista. Prodotta inizialmente da Ford nel suo stabilimento di Flat Rock, a Dearborn, in Michigan, le Mustang non completate verranno inviate a Markham, in Canada, nello stabilimento di Multimatic dove verrà assemblata a mano dagli specialisti nordamericani.
Prevista sul mercato tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, il prezzo sarà comprensibilmente altissimo. Prodotta in un numero limitato, anche questo ancora ignoto, il prezzo di Ford Mustang GTD dovrebbe partire da ben 300.000 dollari. La vedremo anche in Europa? Sarà in grado di sfidare le super-sportive europee come Porsche 911 GT3 RS e GT2 RS? Non ci resta che attendere per vedere su strada quest’attesissima Mustang da corsa e portata su strada.
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