Chiudete gli occhi e pensate quale è l’auto che secondo voi ha lo spoiler posteriore più incredibile tra quelli mai montati su un modello di serie. Ce l’avete presente? Beh, è lei. La Ford Escort RS Cosworth prodotta tra il 1992 e il 1996, una delle vetture che più a caratterizzato il mondiale rally negli anni Novanta, pur senza aver mai vinto. Le vittorie conquistate sono otto, insieme a quattro podi nella classifica finale dei costruttori.
Dopo la fine del dominio della Lancia Delta, infatti, è iniziato quello dei giapponesi con la Toyota Celica, la Subaru Impreza e la Mitsubishi Lancer. Ma risultati sportivi a parte, la Escort Cosworth merita sicuramente un posto nel cuore di ogni appassionato e lo merita già solo per lo sforzo tecnico fatto ai tempi dalla Casa americana. Questo perché non ha nulla in comune con tutte le altre Escort – se non una parte dell’estetica – che hanno il motore trasversale e la trazione anteriore.
La nostra beniamina, invece, ha il motore longitudinale e la trazione integrale. La spiegazione è semplice: la meccanica è esattamente la stessa di un’altra leggenda Ford, la Sierra Cosworth. Quindi il 2 litri 4 cilindri turbocompresso è rivolto verso le ruote posteriori, così come il cambio, da cui parte l’alberino di rinvio per riportare la trazione sull’avantreno. La potenza massima è di 227 CV a 6.250 giri e la coppia di 304 Nm a 3.500 giri. Un turbo vecchio stile che soffia a 0,8 bar e tra 1,0 e 1,1 in fase di overboost, di quelli che danno il proverbiale “calcio nella schiena”. Per scattare da 0 a 100 km/h servono 5,7 secondi, un ottimo risultato che è il risultato di una massa complessiva non eccessiva (tra i 1.275 e i 1.310 kg a seconda delle versioni) e di una ripartizione della trazione piuttosto spinta, con il 66% dietro. La questione della velocità massima, invece, è più complessa perché dipende dalla presenza o dall’assenza della gigantesca ala posteriore.
Se c’è, la Ford Escort RS Cosworth arriva a 232 km/h, se invece non c’è prosegue fino a 237 km/h. Questo perché nel primo caso c’è un carico aerodinamico al posteriore di 19,4 kg, che si somma a quello anteriore di 4,6 kg.
Due caratteristiche che messe insieme fanno della Ford Escort RS Cosworth la prima auto di serie (supercar escluse) a generare deportanza sia davanti che dietro, con l’aggiunta dello splitter regolabile su due posizioni. Insomma, questa Ford ha una serie di raffinatezze che non erano per nulla usuali all’inizio degli anni Novanta. In tutto ne sono state prodotte poco più di 7.100, un numero che le conferisce un certo interesse collezionistico e da cui va scorporata la quota dei 2.500 esemplari costruiti inizialmente che avevano delle specifiche diverse per l’omologazione nel Gruppo A. La differenza più grande era proprio nella sovralimentazione che riprendeva la stessa soluzione mista – Garrett T3/T04B – della feroce RS 200 del Gruppo B. Un’ultima menzione va agli pneumatici, che erano dei 225/45 montati su cerchi da 16 pollici, una misura che oggi è quasi da utilitaria, ma negli anni Novanta era davvero esagerata.