Il Gruppo FCA ha presentato la Fiat Panda Hybrid, la versione mild hybrid dell’auto più venduta d’Italia: vi raccontiamo esterni, interni, come va, motore e prezzi. Con il debutto della vettura più acquistata dagli italiani, si affianca anche quella della più “stilosa” 500 Hybrid. Insieme segnano l’avvio di una nuova era per FCA sulla via dell’elettrificazione.
Una svolta, seppur leggera, come è l’ibrido della nuova Fiat Panda. Vediamo cosa cambia e, soprattutto come va il nuovo propulsore nel nostro test drive in anteprima.
Questa nuova versione è riconoscibile dall’esclusivo badge a forma di “H”, formata da due gocce di rugiada, sul montante centrale, per la “Launch Edition”. Dalla natura e dalle forme dell’elemento acqua prende ispirazione anche la nuova livrea “Verde Rugiada”. Un altro badge cromato riportante la scritta “Hybrid” compare invece sul portellone della vettura per distinguere anche il primo sguardo che si tratta della versione più ecologica.
L’abitacolo di Panda Hybrid non cambia totalmente aspetto rispetto al passato, ma sposa una filosofia diversa, più vicina all’ambiente. I sedili della Panda Hybrid Launch Edition sono, infatti, realizzati con il filato Seaqual Yarn, la cui tessitura prevede l’utilizzo di plastica riciclata (10% di origine marina e 90% di origine terrestre).
Un utilizzo consapevole che vede l’inizio della collaborazione tra Fiat e Seaqual Initiative, per sostenere gli interventi per la pulizia degli oceani e prendere provvedimenti contro i rifiuti che finiscono nei mari.
Il nuovo Mild Hybrid a benzina, raccoglie l’eredità del celebre motore Fire prodotto in più di 30 milioni di unità. Si tratta di un propulsore da 1 litro a 3 cilindri che eroga 70 CV di potenza massima a 6.000 giri/min e 92 Nm di coppia massima a 3.500 giri/min. La tecnologia dell’”ibrido leggero” permette di ottenere alcune agevolazioni fiscali e di logistica (ingressi in ZTL), oltre a garantire un consumo leggermente inferiore.
Confrontato con il 1.2 Fire da 69 CV, questa nuova motorizzazione abbatte i consumi, e relative emissioni di CO2, in media del 20%, con l’aggiunta di un comfort di guida migliorato grazie all’intervento del BSG, che elimina le vibrazioni del motore nel momento dell’arresto e della ripartenza.
Vi raccontiamo com’è e come funziona il nuovo motore ibrido Fiat abbinato a Panda.
La nuova Fiat Panda Hybrid si presenta con la Launch Edition per svelare, sotto il cofano, il debutto della tecnologia Mild Hybrid abbinata al motore benzina 1.0 tre cilindri della famiglia FireFly, di cui vi abbiamo parlato in precedenza.
Per testare il sistema micro ibrido della Fiat Panda Hybrid, abbiamo scelto il percorso misto cittadino ed extraurbano che collega il centro storico di Bologna con il parco tematico dedicato al settore agroalimentare e alla gastronomia FICO Eataly World.
Il sistema, come tutti i mild hybrid di ultima generazione, non è invasivo ed agisce in modo indiscreto permettendo di recuperare energia in fase di frenata e decelerazione, immagazzinandola in una piccola batteria al litio. Nello schermo pittografico centrale, posto davanti al volante, è indicato lo stato di carica della batteria da 12 Volt. Quando il motore si spegne, in modalità cosiddetta di veleggiamento, appare la classica “S sbarrata” già vista sulle vetture dotate di start&stop.
In fase di ricarica della batteria, invece, nel quadro strumenti del contagiri appare una piccola batteria con delle linee progressive ad indicare la carica.
Grazie a questa tecnologia, il motore termico si spegne anche in marcia al di sotto dei 30 km/h. Affinchè ciò avvenga è necessario essere in folle ed è il quadro strumenti TFT della vettura a suggerire quando farlo. Così facendo, la Fiat Panda Hybrid spegne il motore, allo stesso modo di come in precedenza avveniva tramite Start&Stop, ma senza essere per forza fermi e con la batteria al litio che alimenta tutti i servizi.
Durante il nostro test drive, abbiamo, però, particolarmente apprezzato il fatto che gli spegnimenti e riavvii del motore siano sostanzialmente impercettibili da parte del guidatore. Tornando al nuovo 1.0 abbinato a questo sistema, questo risulta leggermente più brillante del precedente Fire, con uno spunto migliore, ovviamente, però, senza fare particolari miracoli.
Dove la Fiat Panda Hybrid sembra confermare il miglioramento è anche nei consumi. La nostra prova è stato troppo breve per tirare delle conclusioni, ma questo motore sembra aver fornito consumi istantanei abbastanza rassicuranti.
Quello che non cambia è l’agilità cittadina, sempre fenomenale. La seduta alta conferma il piacere di guida, un piacere di guida non sportivo, ma dato da uno sterzo preciso e dal nuovo cambio a 6 rapporti, preciso, morbido e ben posizionato, come da sempre ci ha abituato la citycar italiana.
In conclusione, la Panda ora ha un’arma in più. Certo il motore non è un fulmine, ma se fino a oggi è stata la regina delle città italiane aveva conquistato gli automobilisti, ora con l’omologazione ibrida non si fa più spaventare neanche dai blocchi del traffico.
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