Svolta elettrica per le due vetture più popolari di Casa Fiat. Arriva, infatti, la Fiat 500 Hybrid, la modaiola citycar che propone per la prima volta anche una sua versione termica abbinata all’ibrido leggero. Ecco come va, gli interni, gli esterni e i prezzi della 500 Hybrid.
Il nuovo modello, lanciato insieme alla Panda Hybrid, permette di abbassare consumi, emissioni e di ottenere alcune delle agevolazioni tipiche delle vetture omologate come ibride. Vediamo com’è e come va nel nostro test in anteprima.
Per il lancio commerciale della 500 Hybrid, il Brand Torinese propone una serie speciale denominata Fiat 500 Hybrid Launch Edition. La serie si distingue dal resto della gamma grazie all’esclusivo badge a forma di “H”, formata da due gocce di rugiada, sul montante centrale.
E sempre dalla rugiada – simbolo della luce dell’alba e quindi simbolo dell’inizio di una nuova era – prende ispirazione la nuova livrea “Verde Rugiada” che “veste” come un abito la Fiat 500 ibrida. Inoltre, sarà presente su tutte le versioni dotate del propulsore ibrido il logo identificativo “Hybrid” sul portellone posteriore.
Internamente il rivestimento dei sedili della 500 Hybrid Launch Edition è in parte realizzato utilizzando, per la prima volta nell’automotive insieme a Fiat Panda Hybrid, il filato “Seaqual Yarn” dalla cui tessitura è realizzato uno speciale materiale, certificato da Seaqual Initiative, ottenuto da plastica riciclata di cui il 10% di origine marina e il 90% di origine terrestre.
Per ottenere il Seaqual Yarn è necessario prima trasformare la plastica raccolta in mare in scaglie di polietilene tereftalato, da queste scaglie poi realizzare il filato da cui creare i tessuti. Nella fase di tessitura dei materiali interni della Fiat 500 ibrida, il poliestere di origine marina viene mescolato con altre fibre ecologiche, naturali, riciclate o recuperate.
Il nuovo Mild Hybrid a benzina, raccoglie l’eredità del celebre motore Fire prodotto in più di 30 milioni di unità. Si tratta di un propulsore da 1 litro a 3 cilindri che eroga 70 CV (51 kW) di potenza massima a 6.000 giri/min e 92 Nm di coppia massima a 3.500 giri/min. La tecnologia dell’“ibrido leggero” permette di ottenere alcune agevolazioni fiscali e di logistica (ingressi in ZTL), oltre a garantire un consumo leggermente inferiore.
Confrontato con il 1.2 Fire da 69 CV, questa nuova motorizzazione abbatte i consumi, e relative emissioni di CO2, in media del 20%, con l’aggiunta di un comfort di guida migliorato grazie all’intervento del BSG che elimina le vibrazioni del motore nel momento dell’arresto e della ripartenza.
Vi raccontiamo com’è e come funziona il nuovo motore ibrido Fiat abbinato alla 500.
Per testare il sistema micro ibrido della Fiat 500 Hybrid abbiamo effettuato un percorso misto tra città e strade extraurbane che collegano il centro storico di Bologna con il parco tematico dedicato al settore agroalimentare e alla gastronomia FICO Eataly World.
La città si conferma subito il suo habitat ideale e lo è ancora di più ora che interviene il nuovo mild hybrid. Ma come funziona in concreto nella guida di tutti i giorni?
Il sistema, come tutti gli ibridi leggeri di ultima generazione, non è invasivo ed agisce in modo indiscreto, permettendo di recuperare energia in fase di frenata e decelerazione, immagazzinandola in una piccola batteria al litio. In una schermata dedicata del display TFT di 500 Hybrid vengono mostrati i flussi di energia, mentre in un’altra schermata viene indicato lo stato di carica della batteria. Quanto il motore si spegne, in modalità di “veleggiamento”, appare il classico simbolo con la “S barrata”, lo stesso che si è già visto sulle vetture dotate di start&stop.
Grazie a questa tecnologia, il motore termico si spegne anche in marcia al di sotto dei 30 km/h. Affinchè ciò avvenga è necessario essere in folle ed è il quadro strumenti della vettura a suggerisce quando farlo. Così facendo, la 500 Hybrid spegne il motore, come in precedenza avveniva tramite lo Start&Stop, ma senza essere necessariamente fermi. Sarà poi la batteria al litio ad alimentare tutti i servizi.
Nel complesso il motore è più brillante rispetto al Fire, migliora anche l’allungo e il nuovo cambio manuale a 6 rapporti (prima era a 5 marce) regala maggiore respiro al propulsore, migliorando, infatti, anche i consumi finali. Questo aspetto non siamo riusciti a riscontrarlo in maniera definitiva, ma i dati sui consumi istantanei che abbiamo guardato durante il test drive sono stati abbastanza rassicuranti. Ovviamente, però, ci riserviamo di dare un giudizio finale con un test drive più approfondito.
Il 3 cilindri, inoltre, non soffre di vibrazioni, grande difetto di questi motori e si rivela abbastanza silenzioso nella guida quotidiana, con una buona insonorizzazione anche sulle strade alta percorrenza.
Nel complesso, la 500 giova dell’introduzione dell’ibrido, che rappresenta un piccolo passo in avanti verso l’elettrificazione, in attesa che arrivi la 500 completamente elettrica a completare la gamma.
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