Prove su strada

Fiat 500 Elettrica: prova su strada, autonomia, prezzi e come va

Tempo di lettura: 7 minuti

Il mondo sta cambiando e le sue icone anche, anche per quanto riguarda la mobilità, dove l’inesorabile transizione elettrica ha colpito due grandi simboli dell’italianità su ruote, con la Vespa, prima, e con la nuova Fiat 500, adesso.

Nata per rivoluzionare la mobilità e grande protagonista del boom dell’auto nel nostro paese, la Fiat 500 Elettrica oggi vuole replicare quanto accaduto in passato, diventando portabandiera di una gamma di auto future sempre più elettrificate, anche nel Gruppo Stellantis. Se una volta, però, l’avvento del mitico Cinquino significava l’arrivo di un’auto dedicata al popolo quasi per tutte le tasche, ora l’elettrica torinese vanta un’aria più chic, una dotazione di alta gamma e rifiniture degne di un’auto premium, che, unite ai costi già alti dell’elettrico, non aiuta ad avvicinarsi alle possibilità di molti automobilisti. Riuscirà ugualmente a guidare la svolta green nell’Italia dell’auto?

Noi abbiamo messo alla prova la 500 Elettrica e vi raccontiamo pregi e difetti nel nostro consueto test drive per capire quanto questo cambiamento sia effettivamente vicino.

Esterni e interni Fiat 500 Elettrica: iconica anche nella modernità. E che qualità

La Fiat 500 Elettrica è un po’ più lunga (3,69 metri), più larga (1,69 metri) e il passo è stato maggiorato (2,32 metri), garantendo un abitacolo più spazioso. L’aspetto è senza dubbio ben riuscito, poiché rappresenta una naturale evoluzione moderna della vettura lanciata nel 2007, che a sua volta era una corretta reinterpretazione dell’originale. Con il nuovo modello, i fari diventano full LED (ma non di serie e la combinazione alogeno LED fa perdere molto all’anteriore), i loghi esposti riportano il nome 500, tranne sul portellone dove c’è il nuovo lettering FIAT, mentre spariscono quasi tutte le antiestetiche plastiche nere, rendendo più armonioso sia il paraurti anteriore, sia quello posteriore.

Alcune “chicche” estetiche impreziosiscono il design, come, ad esempio, le frecce trasparenti che fuoriescono dai passaruota anteriori, la griglia in tinta con la carrozzeria o, ancora, la linea cromata che percorre tutta la fiancata. Completano il pacchetto estetico il fantastico colore Ocean Green, capace di cambiare dal blu al verde in base alla luce, e i cerchi bicolore da 17 pollici.

Grazie al passo più lungo, gli interni della Fiat 500 Elettrica regalano una buona sensazione di spazio a bordo. Non appena si entra nell’abitacolo, si respira l’aria di una vettura che potremmo definire ricercata, più che premium, anche se i materiali sono molto buoni nelle parti superiori, mentre in basso dominano plastiche rigide al tatto, ma non troppo cheap.

La plancia è essenziale, rivestita in legno, quasi senza tasti, dominata dallo schermo touchscreen centrale da 10,25 pollici, che propone tutte le funzionalità fondamentali che un’auto moderna richiede, compresi i sistemi di mirroring Apple Carplay e Android Auto in wireless (finalmente niente più fili per collegare auto a telefono), il sistema di assistente vocale “Hey Fiat”, la radio DAB e tante altre funzioni tutte da scoprire. Questo non è l’unico schermo presente, poiché la 500 Elettrica propone (come già faceva il modello antecedente) uno schermo da 7 pollici per la strumentazione, capace di mostrare tutte le informazioni utili, e anche qualche piccola possibilità di personalizzazione.

Davanti a questo display c’è il bel volante, tutto nuovo, con sole due razze e diversi tasti per gestire Adas o infotainment e il taglio nella parte bassa, che lo rende perfettamente ergonomico e con un pizzico di sportività. Gli altri tasti fisici presenti nell’abitacolo sono disposti su due tastiere “a pianoforte”, una sopra all’altra e sono dedicati alla gestione del clima e del cambio. Il materiale in nero lucido di questi ultimi, però, non convince appieno, poiché pur sembrando di buona qualità si sporca troppo facilmente.

Interessante la soluzione del tunnel centrale separato dal cruscotto, in grado di creare quello spazio per le gambe che si vedeva solamente nelle auto d’epoca. Questa idea fornisce spazi per creare vani portaoggetti, provenienti proprio dal tunnel: il primo è il portabottiglie che scende tra plancia e sedili, mentre il secondo è un grosso vano posto appena dietro i comandi delle modalità di guida. Insomma, lo spazio non manca, anche se l’aumento di spazio non ha portato grandi vantaggi per i passeggeri posteriori, che continuano a soffrire un po’ gli spazi negli spostamenti più lunghi.

La ricercatezza, poi si vede nei tanti dettagli curati, dal vano di ricarica wireless per smartphone con lo skyline di Torino, al piccolo incavo nella portiera che riporta la scritta “Made in Torino” e il disegno della prima 500, passando per altre piccole scelte estetiche, come la scritta 500 nascosta dietro lo schermo dell’infotainment o i tasti per l’apertura delle portiere. A tal proposito, la silenziosità totale nel blocco/sblocco delle portiere durante i primi giorni potrebbe causarvi qualche dubbio sulla chiusura o apertura effettiva dell’auto.

Alla guida della Fiat 500 Elettrica: si guida bene, ma occhio all’autonomia

Se la 500 Action equipaggiata con un e-motor da 70 kW e una batteria da 23,8 kWh è capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 9,5 secondi, con velocità autolimitata a 135 km/h e di avere un’autonomia di circa 180 km con ciclo WLTP, la Passion e la Icon, versione da noi provata, sono più potenti e consentono di percorrere più chilometri, grazie alla batteria da 43 kWh.

Nel dettaglio, il motore ha una potenza di 118 CV che consente di raggiungere la velocità massima di 150 km/h e una accelerazione in 9,0 secondi da 0-100 km/h. Cresce anche l’autonomia dichiarata, pari a un massimo di 320 km nel ciclo WLTP, ma di questo aspetto ne parleremo in seguito.

Una volta saliti a bordo della Fiat 500 Elettrica, si trova facilmente la posizione di guida ideale, grazie al volante che è finalmente regolabile anche in profondità e ai sedili ampiamente configurabili, in base alle proprie preferenze. A comunicarti che il motore è acceso e l’auto è pronta a muoversi c’è con una piccola sigla musicale, presente, ma diversa, anche quando si spegne la vettura (si può disattivare).

Siamo pronti, nel pieno silenzio. Ci basta premere il tasto D e l’auto tra i 20 e i 30 km/h alla prima partenza ci accompagnerà per qualche secondo con le note di Amarcord di Nino Rota, una sorta di benvenuto alla guida della 500 Elettrica, senza dimenticare che in realtà si tratta dell’AVAS (Acoustic Vehicle Alert System), l’avviso acustico per i pedoni. Al semaforo verde, lo scatto di questo propulsore elettrico da 118 CV colpisce subito per la sua brillantezza. La 500 elettrica, come tutte le vetture con la presa, regala tutta la coppia (220 Nm) fin dai bassissimi regimi e questo si traduce in uno scatto fulminante sullo 0-50 km/h, pari a 3,1 secondi.

Nell’allungo, però, la 500 perde un po’ del suo smalto, ma la briosità della ripresa e dello start da fermi la rendono ideale per l’utilizzo urbano. Il motore è perfettamente in linea con l’utilizzo per il quale è stata concepita l’auto: se serve uno scatto basta affondare il piede sul pedale dell’acceleratore e anche in ripresa, dai 50 ai 100 km/h, la spinta è nettamente superiore ad auto a propulsore endotermico di potenze superiori.

Per la prima volta la 500 propone tre modalità di guida differenti, votate a utilizzi diversi: Normal, Range e Sherpa. Ne abbiamo già parlato negli scorsi articoli, ma quando si guida la vettura si possono notare meglio le differenze. In Normal, l’auto fornisce tutta la potenza disponibile e il freno elettrico è ridotto al minimo, simulando la guida di una vettura con motore termico.

In Range la 500 Elettrica ricrea l’ormai ben nota guida “One pedal”: vi riportiamo, per chi ancora non lo sapesse, che cosa vuol dire: la guida con un solo pedale vi permetterà di “eliminare il freno”, poiché il freno elettrico della vettura è talmente forte che basta rilasciare l’acceleratore per fermarsi o per rallentare prima di una curva. Vi basterà, quindi, dosare il pedale dell’acceleratore quasi come un comando a doppia funzione, acceleratore/freno. Il risultato non è solo il feeling di guida diverso, ma anche il fatto di poter recuperare molta più energia in rilascio, soprattutto in città e nel traffico, infatti l’indicatore della autonomia residua nel computer di bordo aumenterà non appena sceglierete questa modalità.

Quest’ultima aumenterà ulteriormente, e al massimo delle sue potenzialità, nella modalità Sherpa, che consente al guidatore di arrivare a destinazione ottimizzando le risorse disponibili. Questo sistema interviene su più elementi per ridurre al massimo il consumo energetico della vettura, proprio per assicurare il raggiungimento della destinazione impostata sul navigatore o della colonnina di ricarica più vicina.

Una volta fatta l’abitudine, sarà difficile non guidare per la maggior parte del tempo in Range, anche perché su quest’auto la One Pedal è molto ben tarata. Molto meglio tarato rispetto al passato lo sterzo, che ora è più preciso e diretto, senza perdere la leggerezza necessaria a una citycar durante la manovre di parcheggio. Tra lo scatto e la bontà dello sterzo, la 500 Elettrica si conferma veramente agile, capace dello spunto e della destrezza giusta per scivolare nella giungla urbana.

Di buona fattura è anche l’assetto, capace di assorbire bene le buche, ma anche di supportare la 500 nei curvoni veloci e nella guida più sportiva, dove l’appoggio è rassicurante. Il merito è della maggiore rigidità delle sospensioni, che limitano maggiormente i movimenti di cassa della vettura, ma anche del posizionamento delle batterie sul pianale dell’auto, in modo da avere il baricentro basso, nonostante il peso non sia proprio “piuma” per le dimensioni (circa 1.350 kg).

Le note più dolenti arrivano dall’autonomia reale. Noi durante l’utilizzo quotidiano siamo riusciti a percorrere poco più di 200 km partendo dal 100% di batteria fino al 15% circa, ancora un po’ lontani dai dati dichiarati. Senza dimenticare che l’autostrada è la peggiore nemica delle auto elettriche, poiché la resa chilometrica è nettamente inferiore, confermando che si tratta della situazione peggiore nel quale utilizzare un’auto. Un esempio? La tratta Torino-Milano, andata e ritorno, da noi effettuata per un test atto a verificare il comportamento della novità Fiat in un contesto diverso dal solito (ecco il link).

Per quanto riguarda la ricarica, questa può arrivare di serie fino a 85 kW, grazie al fast charge in corrente continua, che permette di raggiungere già 50 km di autonomia in 5 minuti. Si tratta, però, di una soluzione diversa dal quotidiano, poiché la maggior parte delle ricariche avvengono con presa domestica (circa 20 ore per arrivare al 100%) o alle colonnine più diffuse, come quelle di Enel X, dove al CCS Combo da 50 kW l’auto si ricarica in un’ora abbondante e il pieno di energia costa 20 euro o poco meno.

Infine, a proposito della sicurezza, la 500 Elettrica propone la guida autonoma di secondo livello, grazie agli ADAS all’avanguardia, come il Lane Centering, l’Urban Blind Spot e gli 11 sensori a 360 gradi che offrono una drone view per evitare tutti gli ostacoli, quando si parcheggia e nelle manovre più complesse.

Fiat 500 Elettrica: prezzi e concorrenti

Tre gli allestimenti: Action, Passion e Icon. La 500 Icon da noi provata parte dal prezzo di 31.400 euro, ma lo sconto applicato online sul configuratore di Fiat è di 25.180 euro. Tralasciando gli incentivi per acquistare un’auto elettrica, con e senza rottamazione, a noi piace fare i conti con il listino ufficiale, in modo che poi si possano fare i calcoli scalando i bonus dal prezzo finale.

A tal proposito, la 500 da noi provata ha un prezzo finale di poco superiore ai 35.000 euro (29.269 euro “prezzo online”) per via di alcuni optional come l’Ocean Green (700 euro), i cerchi in lega da 17” bicolore diamantato 205/45 (600 euro), gli interni in tessuto Seaqual con plancia in Technowood, Pack Fiat Co-Driver Icon (1.500 euro), il Pack Magic Eyes (1.000 euro), il pack comfort (350 euro), il caricatore wireless per smartphone (150 euro) e le modanature cromate (300 euro).

In questi anni la concorrenza ha iniziato a farsi vedere, con modelli più piccoli, più grandi, con tre o con cinque porte e con prezzi simili a quelli della 500 Elettrica. Tra questi possiamo annoverare la Honda e, la Dacia Spring, la Mini Cooper SE, la Opel Corsa, la Peugeot 208, la smart forfour, la Renault Twingo o la Zoe e, infine, la triade del Gruppo VW, e-Up, Mii electric e Citigo-e iV.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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