Motorsport

Ferrari SF90 VS Mercedes W10: sfidanti a confronto

Tempo di lettura: 3 minuti

Due protagoniste annunciate, due regine senza corona a sfidarsi per il mondiale 2019. Da una parte la Ferrari SF90, presentata ieri in quel di Maranello, dall’altra la Mercedes W10, colei che è chiamata al duro compito di battere il record dell’era Schumacher-Ferrari, con quel sesto mondiale costruttori che rappresenterebbe il nuovo primato e un posto assicurato nella storia del motorsport per la stella a tre punte. Sfidanti a confronto, quindi, con due progetti diversi tra di loro ma accomunati dal cambio di regolamento che ha modificato l’aspetto estetico delle monoposto 2019. Ferrari SF90 VS Mercedes W10, la sfida è già cominciata.

Partendo dall’ala anteriore, semplificata per favorire l’ingresso in scia e l’eventuale sorpasso, le prime differenze si notano subito. Con i cinque elementi massimi fissati per regolamento e la scomparsa degli upper flap sempre più complicati, compreso il profilo principale collegato ai piloni del musetto, sulla Ferrari vediamo un andamento diverso della parte esterna, per favorire lo scorrimento dei flussi all’esterno della ruota. Mercedes, per ora, persegue una linea diversa, con profili ad andamento più lineare. Per entrambi, ora l’ala misura 2 metri di larghezza.

Se a livello di sospensioni la Mercedes sembra aver studiato soluzioni più ardite, almeno sull’asse anteriore (doppio bracket per triangolo superiore e push rod), ma dovremo aspettare i test di Barcellona per capirne di più, le due protagoniste della stagione 2019, con la variabile Red Bull a dar fastidio, cambiano a livello centrale. La SF90 riprende il concetto iniziato già nel 2017, con bocche d’ingresso piccole e poste in alto: seguendo il piano di riferimento, si nota come l’aria in ingresso non venga disturbata dalle sospensioni. Questo comporta una diversa disposizione dei radiatori e della fluidodinamica interna, rivoluzionata dal team guidato da Mattia Binotto sulla nuova Ferrari.

Le bocche d’ingresso dei radiatori poste in alto, come nel 2017 e 2018: un’idea vincente

Per Mercedes W10 una strada diversa: bocche più piccole, ma più larghe, rispetto alle campionesse W08 e W09. Questo ha permesso di rastremare le pance ma tra le due, la Ferrari sembra aver scelto un concetto più estremizzato. Il fondo è invece simile, con la suddivisione in vari elementi, sui bordi, introdotta da Ferrari nel 2018 e seguita poi non solo da Mercedes ma anche da Red Bull.

Bocche d’ingresso più piccole, e non così in alto, per la W10

L’assetto, in vista laterale, è più piatto per la W10 e più “rake”, o picchiato, per la SF90. Gli specchietti, sempre più importanti a livello aerodinamico, sono invece protresi a mezza altezza e sostenuti da due profili per entrambi i team. Altra differenza evidente, invece, a livello dell’air scoop: Ferrari ha ridotto la bocca d’ingresso sopra il casco del pilota per via della fluidodinamica interna (anche il cofano è cambiato pur essendo stata mantenuta la pinna) mentre l’air scoop della W10 è molto simile alla W09 e W08.

Ferrari SF90 VS Mercedes W10: assetto rake più marcato per la rossa

Sono invece simili i profili di sostegno, piuttosto elaborati, dell’ala posteriore, da regolamento più larga e leggermente più bassa per tutte le monoposto, così come i barge boards a metà monoposto, anche questi modificati dal regolamento. I test iniziano lunedì e aspettiamoci di vedere ulteriori novità ma le due contendenti al titolo sono già pronte a sfidarsi senza esclusione di colpi.

E i piloti?

Vettel/Leclerc VS Hamilton/Bottas. Le prime guide arrivano da due stagioni dove ha sempre prevalso l’inglese e, non lo scopriamo oggi, Vettel ne è uscito psicologicamente amareggiato. Il 2019 è l’anno del riscatto, o saranno dolori. Le seconde guide vedono un arrembante Leclerc, 21 anni, che non ha niente da perdere e tutto da vincere, la fame non gli manca di certo così come la voglia di dimostrare che il suo talento, e niente altro, gli è valso quell’ambito sedile. Bottas arriva da un 2018 dove è uscito distrutto dal confronto interno. Per lui si prospetta una stagione cruciale: non dovesse convincere, c’è pronto Ocon a indossare casco e tuta per salire sulla futura W11…

Redazione Autoappassionati.it

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