Quando venne presentata, lo scorso mese di novembre, in molti tra gli addetti ai lavori, e non solo, rimasero stupiti davanti alla mole di novità che la Ferrari Roma portò, tutto ad un tratto, sulla scena pubblica. Quello introdotto dalla Ferrari Roma è un design completamente inedito per la casa del Cavallino, sia dentro sia fuori. Possiamo collocare la Ferrari Roma all’interno delle vetture Gran Turismo da affiancare idealmente alla Portofino, con cui condivide lo stesso V8 3.9 turbo portato, però, a 620 CV.
Un’auto estremamente elegante fuori e così rivoluzionaria dentro, con l’addio allo schermo analogico visto per l’ultima volta sulla F8 Tributo, elemento già ripreso dalla più estrema SF90 Stradale, e un nuovo concept di comandi che segna un passo indelebile nella storie delle Coupé sportive del cavallino.
Il prezzo di nuova Ferrari Roma è di 200.936 euro, ossia poco più di 200.000 euro, come era emerso già in fase di presentazione. Si tratta di un prezzo che supera di circa 3.000 euro il prezzo della Ferrari Portofino, la quale monta, come abbiamo visto, lo stesso 3.9 turbo 8 cilindri da 600 CV contro i 620 CV della nuova Ferrari Roma.
Il listino prezzi della Ferrari Roma posiziona la “nuova Dolce Vita” quale vettura concorrenziale alla stessa Ferrari Portofino ma assolutamente in linea con alcune vetture rivali degli altri Marchi.
Le dimensioni di nuova Ferrari Roma si contengono in una lunghezza di 4,65 metri, una larghezza di 1,97 metri, un’altezza di 1,30 metri e un passo di 2,67 metri. Qualche differenza a livello di carreggiate, con l’anteriore più stretto di 2,7 centimetri rispetto al posteriore.
Lo stile della Ferrari Roma, ispirata alla Dolce Vita che richiama il periodo del boom economico, richiama a sua volta elementi stilistici che affondano le loro radici nel passato del cavallino, specie per quanto riguarda le berlinette a motore anteriore-centrale, quali la 250 GT Berlinetta Lusso e la 250 GT 2+2.
Rispetto al passato, però, c’è la tecnologia del presente. A vederla da dietro, ad esempio, è difficile accorgersene ma la nuova Ferrari Roma monta un’ala posteriore completamente integrata nel lunotto, per conservare l’eleganza delle linee senza tradire l’aerodinamica generata dal corpo vettura, visto che il dispositivo mobile si apre ad alta velocità per garantire il necessario carico aerodinamico. Qualcosa di già visto sulla concorrenza ma qui reinterpretato per la purezza totale delle linee. Qualcuno potrà invece storcere il naso davanti alla calandra, ma anche lei ha la sua funzione prettamente aerodinamica.
La Ferrari Roma, progettata dal Centro Stile Ferrari, si distingue infatti per un approccio stilistico basato sulla pulizia e sulla sintesi assoluta degli elementi, nonché su proporzioni armoniche e volumi puri ed eleganti. La vettura è caratterizzata da una linea slanciata che parte dal cofano anteriore, enfatizzando la silhouette essenziale della fiancata a fusoliera e il volume fastback della cabina, raccolto e sbilanciato sul posteriore.
Per esaltare il minimalismo formale è stato rimosso ogni decorazione o sfogo superflui: il raffreddamento è garantito da una superficie traforata solo dove necessario, che reinterpreta il concetto stesso di calandra, che richiama il muso di uno squalo ed è in antitesi completa con le calandre giganti proposte da altri costruttori.
I due proiettori Full LED, attraversati da una barra luminosa orizzontale, suggeriscono un elemento di tensione intorno alla vettura. Il lunotto integra l’ala mobile per preservare la purezza delle forme, mentre la doppia fanaleria posteriore assume una forma a gemma incastonata nel volume, una sorta di graffio luminoso.
Davvero sorprendenti gli interni di nuova Ferrari Roma, dove è stato sviluppato, al pari degli esterni, un nuovo approccio che passa per la creazione di due “cellule”, una dedicata al pilota e una al passeggero al suo fianco, con ben tre schermi. Si tratta di una trasposizione del concetto di Dual Cockpit, dove due schermi sono a disposizione del pilota così come del passeggero, grazie al passenger display che comunica le informazioni sulla vettura proprio davanti ai suoi occhi.
Il volante è stato riprogettato secondo una nuova logica di comandi touch, scompare dunque il tasto d’avviamento, che viene spostato, con un comando a sfioramento, sulla parte bassa del volante, ma rimane il classico manettino che comanda le varie modalità di guida, ora diventate cinque, due in più della Portofino. Sempre a sfioramento, molto intuitivi, i comandi del quadro strumenti e dell’infotainment, rimangono invece fisici i comandi di indicatori di direzione, tergicristalli e abbaglianti. Tutto segue la filosofia del “Occhi sulla strada, mani sul volante“, così come ci tengono a precisare a Maranello.
Davanti agli occhi del conducente, un generoso display curvo da 16″ che fornisce tutte le informazioni necessarie, mentre al centro dell’abitacolo il display da 8,4″ è sospeso e integrato nel tunnel centrale, dove torna, invece, l’interpretazione moderna del vecchio comando ad H del cambio manuale, ormai un lontano, se non lontanissimo, ricordo legato alla nostalgia del passato di Maranello. Un tocco vintage che è piaciuto molto a chi scrive.
Sotto il lungo cofano della nuova coupé 2+ del Cavallino Rampante ecco il già citato V8 turbo da 620 CV a 7.500 giri/min, sempre appartenente alla fortunata famiglia degli 8 cilindri di Maranello pluri-premiati ai premi Engine of the Year che regolarmente premiano gli “autori” dei motori più performanti presenti sul globo terrestre. Il Motore di nuova Ferrari Roma è stato rivisto in alcune parti, non solo per aumentarne la cavalleria, bensì per migliorare la risposta immediata sul pedale del gas, grazie al sistema Variable Boost Management, così come particolare attenzione è stata dedicata è stata dedicata al sound della linea di scarico, contraddistinta da quattro generosi terminali sporgenti sul lato B. Quest’ultimo è stato dotato del sistema Gasoline Particulate Filter, con la completa riprogettazione di nuove valvole di bypass e la conseguente eliminazione dei silenziatori e l’adozione di nuove valvole di bypass.
Con il V8 da 620 CV la Ferrari Roma scatta da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi ed è in grado di raggiungere una velocità massima di 320 km/h.
Il nuovo cambio, lo stesso della Ferrari SF90 Stradale, è il doppia frizione e 8 rapporti, ottimizzato negli ingombri e più leggero di 6 chilogrammi rispetto alla precedente trasmissione a 7 marce della Portofino. Oltre a ridurre i consumi, con un’ottava marcia più lunga, vengono migliorati sia il piacere di guida nel contesto urbano sia nelle manovre di Stop&Go. Una Ferrari da guidare tutti i giorni, insomma…
A guardare le prestazioni di Ferrari Roma, c’è da fregarsi le mani: il V8 e i suoi 620 CV fanno accelerare la Coupé da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi, mentre in meno di 10 secondi si raggiungono i 200 km/h (9,6 secondi), per una velocità massima di 320 km/h, come la Portofino.
Doverosa premessa. Visto il carico di novità che porta la nuova Ferrari Roma nel panorama, sempre paradisiaco, di Maranello, c’è anche una riprogettazione del telaio che è nuovo per il 70% delle suoe componenti. Così facendo, la Ferrari Roma è la vettura a motore anteriore-centrale 2+ con il miglior rapporto peso/potenza del suo segmento (2,37 kg/CV), a tutto vantaggio della facilità di guida in tutti i contesti, dalla città alla pista, passando per un tratto collinare dove spremere la cavalleria.
Tra le novità che aiutano il pilota a divertirsi senza rischiare, va segnalata l’adozione del nuovo Side Slip Control 6.0 con manettino a 5 posizioni e Ferrari Dynamic Enhancer, il dispositivo che controlla l’angolo d’imbardata attraverso l’attuazione di una pressione idraulica al sistema frenante.
Per rilassarsi dopo essersi goduti tutti e i 620 CV di questa Dolce Vita, non mancano poi nuovi sistemi di assistenza alla guida come il Cruise Control adattivo, uno strumento la cui presenza è suggerita dal non troppo indovinato radar posto sull’anteriore che va quasi a “sporcare” le linee eleganti e sensuali di questa nuova sportiva dal cuore rosso.
Il motore è il noto, e pluripremiato, otto cilindri 3.9 litri Ferrari, che arriva a sprigionare 620 cavalli, contro i 600 della Portofino ma in difetto di 100 CV, per collocarlo meglio, di una F8 Tributo.
I cavalli in più non sono l’unica novità rispetto alla Portofino: il cambio è passato da sette a otto rapporti; si tratta della stessa unità della SF90 Stradale e non possiamo che rimanere stupefatti dalle sue doti, sia in velocità di cambi marcia sia in precisione di guida: un vero must.
Tornando alle prestazioni, la coppia massima è di 760 Nm, ma la gestione della coppia viene adattata a ognuno degli 8 rapporti. Lo sappiamo, non è una novità assoluta, ma quando ci si accomoda sul sedile, si preme il tasto sulla parte bassa del volante (da segnalare l’addio al tasto circolare) e ci si inizia a muovere con quel sound nelle orecchie, beh, la conclusione è sempre uguale: il V8 Ferrari è e rimane uno dei motori più belli da guidare al mondo.
Sopra 5.000 giri/min, poi, si aprono pagine di un libro tutto da scrivere….
Se da fuori le linee morbide possono farla sembrare una gran turismo “tranquilla” è mettendo il manettino in Race che appare immediatamente chiaro l’obiettivo di Ferrari, cioè non rinunciare proprio a nulla in termini di piacere di guida. Già rispetto alla Portofino, la presenza del tetto conferisce più rigidità e, di conseguenza, più precisione, poi c’è appunto la modalità più aggressiva che ti incolla al sedile e ti lancia da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi. Sopra i 5.000 giri/min, poi, si aprono pagine di un libro tutto da scrivere….
Il rapporto peso/potenza è straordinario, ma quello che ancora una volto mi colpisce guidando una Ferrari è la presenza non invasiva della tecnologia. Quest’ultima c’è, c’è eccome, ma non è mai invasiva. Interviene e corregge quando serve ma non inquina il piacere di guida.
Dalle sorelle ad alte prestazioni la Roma eredita, ad esempio, l’ultima versione del Side Slip Control, il quale permette traversi semplici semplici. La punti avanti, acceleri, controsterzi e al resto pensa l’elettronica che non è solo lì per correggere gli errori, ma è un potenziamento delle abilità del guidatore. Fantastico, una sensazione particolare che rende sempre unica la guida su una Ferrari.
Tolte queste emozioni ogni volta in grado di farti battere forte il cuore, un pensiero pervade la mia mente: dopo aver visto Herbie, il maggiolino tutto matto, da bambino sognavo anch’io di poter parlare con un’auto. Con la Roma è possibile, per interagire basta dire “Ciao Ferrari”. Pronunciando queste parole si attiva l’assistente vocale della vettura, come accade per i dispositivi domotici.
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