Si costruiscono una Ferrari 488 GTB, identica all’originale e perfettamente funzionante, per utilizzarla come carretto per vendere i meloni per strada. First reaction: shock! Come direbbe un noto politico…
Provate a immaginare lo stupore se doveste vedere il fruttivendolo ambulante sotto casa che invece del consueto furgoncino una bella mattina si presenta nientemeno che con una Ferrari 488 GTB. Si sarà fatti i soldi, pensereste immediatamente voi, ma lo stupore potrebbe toccare livelli inimmaginabili quando verreste a scoprire che una supercar di tale valore non sia utilizzata dal fruttivendolo come macchina “della domenica” o per gli spostamenti quotidiani ma come vero e proprio carretto per vendere i meloni per strada.
E voi, vi spingereste mai a tanto? Comprereste mai una Ferrari 488 GTB per vendere meloni per strada? Ovviamente no, a meno che non siate talmente sfondati di soldi da poter buttare letteralmente nel cesso una delle tante sportive del Cavallino Rampante. Oppure qualcosa non quadra come quanto accaduto nel consueto video che vi proponiamo oggi che è andato in scena su NHET TV. Si perché i protagonisti del video, che potete vedere in fondo al nostro articolo, si sono spinti proprio a tanto, utilizzando proprio una Ferrari 488 GTB per vendere meloni per strada.
Ma non lasciatevi cogliere in fallo o meglio non fatevi venire un infarto perché, guardando con attenzione le immagini del filmato, si evince immediatamente come la vettura in questione non sia altro che una fedele copia che non arriva direttamente dalle officine di Maranello. Realizzata con un budget di appena 1.000 dollari, l’auto, identica all’originale e perfettamente funzionante, è in grado di camminare per davvero grazie al suo non proprio performante motore. Al posto dell’originale motore V8 biturbo di fattura Ferrari però troviamo un motorino, proveniente da una pompa dell’acqua, che permette alla finta supercar italiana di toccare la vertiginosa velocità massima di 50-60 km/h.
Prestazioni sicuramente non da vera sportiva o da pelle d’oca ma sufficienti al fruttivendolo di turno per portare a spasso i propri meloni e venderli con successo. Certo è che, se sul fronte prestazionale come anche su quello della capacità di carico non possiamo dire che questa scelta possa eccellere, sul fronte del marketing e della pubblicità non possiamo che affermare che sia stata una idea quanto meno geniale perché se già un modello del Cavallino attira sempre gli sguardi dei curiosi e dei passanti, figuriamoci quando una Ferrari viene usata per un tale e inusuale scopo.
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