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DS 7 2023: prova in anteprima, interni, motori, ibrida, prezzi

Tempo di lettura: 10 minuti

Grazie a linee riuscite, ad un ottimo comfort e ad un prezzo interessante al netto dei contenuti, dal 2017 DS 7 Crossback è il modello di punta in Italia (e non solo) della giovane Casa francese. A cinque anni dal lancio, però, il C-SUV premium della Casa parigina si rinnova e matura sotto diversi aspetti. La nuova DS 7 2023 perde la dicitura Crossback per un cambio di passo poco appariscente ma sostanziale.

Le grandi novità sono però a livello estetico, con tratti più eleganti e leggeri, qualitativo, e tecnico. Le motorizzazioni ibride plug-in E-Tense che diventano tre, con potenze comprese tra i 225 e i 360 CV, e la guidabilità cresce parecchio. All’interno, poi, uno svecchiamento generale ha portato la tecnologia a livelli decisamente più alti. La qualità costruttiva, invece, è salita ulteriormente. DS 7 2023 diventa oggi matura e punta, a combattere ad armi pari con le rivali premium. Ce la farà il SUV parigino a scardinare le certezze delle tedesche? Scopriamo allora in questo primo contatto estetica, interni, motori, prezzi e concorrenti di DS 7.

Il successo di DS 7 in Italia: primo modello per vendite, e oltre 12.000 esemplari dal 2017

Il debutto di DS 7 Crossback, il primo modello del nuovo corso di DS, è datato 2017 come auto di rappresentanza del Presidente della Repubblica Francese. DS 7 Crossback segnò un cambio di passo importante per il giovane brand francese.

Grazie ad un prezzo interessante e ad un’estetica convincente, DS 7 Crossback è diventata ben presto il modello più venduto della Casa, sia in Europa che in Italia. Quello del nostro Paese è inoltre il secondo mercato per numeri e importanza in Europa, dopo solo quello francese. Nello specifico di DS 7, poi, il mercato italiano è dietro solo a Francia e Spagna.

Nel nostro Paese sono state oltre 12.000 le DS 7 Crossback consegnate dal lancio commerciale datato 2017. Un successo decisamente incoraggiante per un modello moderno, diverso e personale, e che continua anche alle porte del restyling. Prima del facelift, infatti, DS 7 è comunque il primo modello della Casa per volumi, con il 42% delle immatricolazioni.

All’interno della gamma DS 7 Crossback, poi, è da segnalare il successo delle motorizzazioni E-Tense, che fin dal lancio nel 2019 hanno convinto sempre più clienti. Ad oggi, infatti, le DS 7 E-Tense plug-in hybrid sono arrivate al 40% del totale della gamma.

Le novità estetiche di DS 7 2023: meno barocca, più elegante e moderna

A livello di dimensioni, DS 7 2023 rimane invariata rispetto al modello uscente. Nello specifico, le dimensioni di DS 7 sono:

  • Lunghezza DS 7: 4,59 metri
  • Larghezza DS 7: 1,91 metri
  • Altezza DS 7: 1,63 metri
  • Passo DS 7: 2,74 metri.

Metro alla mano, quindi, DS 7 si posiziona esattamente a metà tra i più piccoli C-SUV e i più grandi D-SUV. Per intenderci, DS 7 siede esattamente a metà tra Audi Q3 e BMW X1 e Audi Q5 e BMW X3. A livello estetico, le differenze rispetto al passato non sono troppo marcate, ma cambiano parecchio il suo impatto. L’estetica di DS 7, infatti, era stata molto apprezzata, ma anche criticata. Per alcuni clienti, infatti, DS 7 era un po’ too much. Eleganti e ricercata ma forse troppo personale, spesso in bilico tra originalità ed esagerazione.

Così, DS 7 sveste insieme alla dicitura Crossback anche alcune soluzioni molto personali, nonché tante cromature. Che si scelga una sportiva DS Performance o una delle più eleganti Rivoli o Opera, le cromature sono state limitate alla calandra e a pochi altri dettagli. Il risultato? Una nuova maturità estetica.

In questa direzione va la nuova griglia anteriore, di dimensioni maggiorate e con una finitura sempre elegante e tipicamente DS, ma più moderna. Anche i fari sono stati semplificati nello stile e nella struttura, ma ora più tecnologici che mai. Non abbiamo più, infatti, lo scenografico bulbo rotante visto in passato.

Al suo posto arrivano dei gruppi ottici dalle forme simili ma dotati di una tecnologia Matrix LED più moderna. Si chiama DS Pixel LED Vision 3.0, e si basa su tre file da 28 LED ciascuna per faro. Si tratta di una soluzione più classica, con la possibilità di spegnere singolarmente i LED per evitare di abbagliare gli altri utenti della strada, ma sulla carta molto efficace. Ci riserviamo però di provare questi nuovi fari in una prova su strada in notturna.

Dal gruppo ottico principale poi si sviluppa la nuova luce diurna DS Light Veil, ripresa dalla nuova DS 4. Molto personale e riconoscibile, rende più moderna DS 7 senza snaturarne lo stile. Lateralmente, si notano i nuovi cerchi in lega da 21″ disponibili di serie sulla nuova motorizzazione E-Tense 4×4 360. Al posteriore, invece, DS 7 2023 punta ancora su fari Full LED dal disegno 3D ormai inconfondibile.

Ad unire i due fari oggi poi troviamo una banda nera con il nuovo logo DS Automobiles a tutta larghezza. Concludendo con le dimensioni di DS 7, il bagagliaio misura 555 litri con i 5 posti in posizione. Abbattendo il divano, si ha accesso ad un vano da ben 1.752 litri.

Il salto di qualità degli interni di DS 7 2023: cura, tecnologia e spazio

Come per gli esterni, anche gli interni di DS 7 2023 hanno visto un’evoluzione, partendo dai punti di forza della precedente DS 7 Crossback. Lo stile è infatti molto simile, con diversi dettagli molto personali ancora presenti come l’ormai iconico orologio analogico B.R.M. R180 a scomparsa, i tasti romboidali e una plancia pulita ma personale. Anche il volante a quattro razze è rimasto invariato, così come l’impostazione del massiccio tunnel centrale, con i comandi degli alzavetri ai lati della leva del cambio a cloche. Rimane quindi un ambiente elegante, un salotto d’alta moda parigina in movimento.

Gli interni di DS 7 ospitano ancora al centro della plancia uno schermo dell’infotainment da 12 pollici. Rispetto al precedente, però, la qualità del pannello è cresciuta, ed è dotato del nuovo sistema operativo Iris. Fa la sua comparsa una schermata Home, grande assente sul sistema precedente. Ora l’interfaccia con vari widget è molto più intuitiva e comoda da utilizzare in marcia, piuttosto fluida e appagante.

Dietro al volante ha beneficiato di un restyling anche il quadro strumenti. Dotato anch’esso di uno schermo da 12″ a quello dell’infotainment, ora ha una qualità maggiore ed è più definito. Sebbene poi sia molto personalizzabile, non è ancora uno dei più intuitivi da usare.

Ci sono però alcuni dettagli che fanno storcere il naso, come il compassato satellite per il Cruise Control. Sempre poco intuitivi e complessi da usare in marcia (al netto del tasto “touch” dedicato) i comandi del clima integrati nel sistema di infotaiment. A colpire a bordo di DS 7 è però la qualità costruttiva. Rispetto all’ottima base di partenza, la nuova DS 7 è migliorata ulteriormente Su tutte le versioni, DS 7 sfoggia una grande qualità di plastiche e pellami, così come di assemblaggi e accoppiamenti. L’ambiente è ricercato, elegante, e tutti i materiali sono ben assemblati e non prestano il fianco a critiche.

Bellissimi i sedili, comodi e realizzati con grande cura. DS ha infatti donato alla sua C-SUV dei sedili con uno strato più spesso di gommapiuma. Questo li rende più comodi ma non meno contenitivi, regalando una seduta davvero confortevole. Goduriosa poi la cucitura dei sedili in pelle della versione Opera, che ricorda il cinturino in metallo degli orologi di lusso. Ben studiata la posizione di guida, comoda e dominante ma non troppo “seduta”. Dietro, invece, si sta comodissimi in due, e solo comodi in tre.

Le novità della meccanica di DS 7 2023: potenza fino a 360 CV, tre ibridi interessanti e c’è ancora il Diesel

Arrivando alla meccanica di DS 7 2023, scopriamo come non ci siano state novità a livello telaistico. Troviamo infatti l’apprezzato pianale EMP-2, piattaforma che si è fatta apprezzare per l’equilibrio tra agilità, guidabilità e comfort. Sono state poi molte le modifiche che hanno perfezionato il comportamento dinamico di DS 7.

Non mancano gli ammortizzatori attivi DS Active Scan Suspension, introdotti proprio su DS 7 Crossback nel 2018. Si tratta di un sistema che, grazie ad una telecamera anteriore, scandaglia l’asfalto davanti a sé. Se poi ci si trova in corrispondenza di buche o asfalto irregolare, DS 7 ammorbidisce la risposta degli ammortizzatori.

Non mancano poi gli ADAS di ultima generazione. Tra Adaptive Cruise Control, Lane Keeping Assist e l’ottimo Night Vision, l’ottimo sistema di visione notturna, DS 7 offre la guida autonoma di Livello 2. Sono poi molte le novità sotto il cofano. La nuova DS 7 è infatti ora priva di motorizzazioni a benzina esclusivamente termiche. Oggi, la gamma motori di DS 7 2023 è formata da tre motori ibridi plug-in, e un classico Diesel.

Quest’ultimo è il classico 1.5 BlueHDi da 130 CV e 300 Nm, accoppiato all’ottimo cambio automatico EAT8. Il peso è relativamente contenuto (1.575 kg), e le prestazioni vivaci (0-100 km/h in 10,9 secondi). Grazie al successo delle DS 7 con sistema E-Tense, la Casa francese ha portato a tre i motori elettrificati.

Alla base della gamma troviamo la versione più equilibrata, la E-Tense 225. Dotata di un 1.6 termico da 180 CV e di un motore elettrico da 110 CV posizionato tra motore e cambio automatico EAT8 a 8 marce, la 225 arriva a 225 CV e 360 Nm. Questa versione è dotata di una nuova batteria maggiorata da 14,2 kWh. Grazie a questa novità è in grado di percorrere 65 km nel ciclo misto WLTP, che diventano ben 80 in ciclo urbano. Per chi cerca più spinta, invece, c’è la DS 7 E-Tense 4×4 300.

Dotata di un 1.6 da 200 CV e di due motori elettrici, uno anteriore da 110 e uno posteriore da 113 CV, arriva a 300 CV e 520 Nm di coppia. L’autonomia arriva a ben 81 km in ciclo urbano, e a 63 km in ciclo misto. Lo scatto, invece, è ottimo. Dagli 8,9 secondi per lo 0-100 km/h della E-Tense 225 si scende a soli 5,9 secondi.

La nuova top di gamma, la DS 7 E-Tense 4×4 360

Il nuovo top di gamma è però la DS 7 E-Tense 4×4 360, sviluppata dalla divisione sportiva DS Performance. La E-Tense 4×4 360 ha la stessa meccanica della 300, ma capace di spingere ancora di più. Il risultato è di una potenza di 360 CV e una coppia di 520 Nm. Il sistema derivato da quello della Peugeot 508 PSE, e ha necessitato di diverse modifiche per comportarsi al meglio sul SUV parigino.

La carreggiata è più larga delle altre DS 7, con +24 mm all’anteriore e +10 mm al posteriore. L’assetto, poi, è ribassato di 10 mm, mentre i freni anteriori sono a quattro pistoncini con disco da 380 mm. Non mancano poi cerchi da 21 pollici dedicati e pneumatici Michelin Pilot Sport 4S. Si tratta di modifiche che rendono più dinamica e piacevole tra le curve DS 7, nonché più veloce. Lo 0-100 km/h, infatti, scende a 5,6 secondi, mentre anche l’autonomia scende a 57 km nel ciclo misto WLTP.

Come si guida DS 7? La prova in anteprima della E-Tense 225

Nella splendida cornice delle Alpi Marittime intorno a Mougins, in Costa Azzurra, abbiamo potuto mettere alla prova le due versioni più interessanti di DS 7 2023. Abbiamo iniziato con la versione d’attacco del mondo ibrido, la E-Tense 225, rivelatasi molto equilibrata. Rispetto al passato, DS 7 2023 ha un’indole più precisa e piatta tra le curve, limitando rollio, beccheggio e movimenti di cassa indesiderati. Questo rende inevitabilmente il SUV francese un po’ più rigido sulle sconnessioni più secche, ma molto meno ondeggiante tra le curve. Il powertrain ibrido d’accesso, poi, non è tra i più veloci e vivaci. Quando si schiaccia l’acceleratore è però pronto e reattivo, più di quanto visto su alcune applicazioni precedenti. Il cambio EAT8, poi, gestisce bene l’accoppiata termico-elettrico. A stupire è però il comfort, davvero di alto livello.

L’attenzione all’insonorizzazione è ottima, in grado di isolare benissimo la vettura dal mondo esterno. Anche a velocità autostradali DS 7 è comoda, silenziosa e molto facile da guidare. Qui poi si possono apprezzare degli ADAS ulteriormente migliorati, con l’accoppiata Cruise Control Adattivo e Lane Keeping Assist che lavorano benissimo per garantire una guida autonoma di Livello 2. Tra le curve dell’Esterel, invece, DS 7 E-Tense 225 mostra un po’ il fianco rispetto alle versioni più potenti.

Nonostante non sembri mai sottodimensionato, il sistema ibrido da il massimo in souplesse, dove anche le sospensioni molto ben tarate e uno sterzo leggero ma piuttosto preciso e senza grande feedback al guidatore regalano un’esperienza molto raffinata e rilassante. Ottimi, nel nostro tragitto di circa 100 km, i consumi. La media tra città, statali piene di curve e autostrada, è risultata di poco inferiore a 20 km/l (a batteria carica).

Come si guida la nuova top di gamma DS 7 E-Tense 4×4 360? Un SUV che gioca da Grand Tourisme

Per chi cerca un’esperienza più vivace, però, deve puntare sulle E-Tense 4×4. Se già la versione da 300 CV è molto vivace, la DS 7 E-Tense 4×4 360 sorprende. Grazie alle modifiche all’assetto, ai 60 CV in più di potenza e ai freni maggiorati, DS 7 riesce a dismettere i panni di un SUV per assomigliare ad una berlina tradizionale. Provata in versione DS Performance, DS 7 E-Tense 360 colpisce con un assetto ancora più piatto e rigido. Questo non inficia il comfort sulle buche, ancora buono ma meno ovattato. Tra le curve, però, rende la vettura più maneggevole e agile.

Tra le curve della spendida Route Napoleon, abbiamo trovato un SUV che si diverte a giocare da Gran Turismo. O meglio, da Grand Tourisme. La spinta è sempre vigorosa a qualsiasi velocità, e lo sterzo, sebbene un po’ avaro di informazioni, è più preciso e diretto. Vedendo l’ottimo bilanciamento dell’auto, però, lascia quasi delusi uno sterzo poco comunicativo. Un comando più loquace avrebbe giovato su un’auto così ben bilanciata.

In modalità Sport (una delle cinque disponibili insieme a 4WD, Hybrid, Comfort ed Electric), la vettura è sempre vigorosa e pronta, con prestazioni da sportiva. Guidando col piede leggero in Hybrid, invece, si può arrivare (con batteria carica) a 17 km/l con un passo allegro. Ci riserviamo, ovviamente, un test più approfondito per saggiare le doti di efficienza di entrambi i powertrain. Ottima, sia sulla 225 che sulla 360, l’unione tra motore termico ed elettrico, così come la rigenerazione in rilascio. Non eccellente, invece, il freno, ancora poco modulabile tra frenata “reale” e rigenerativa. La potenza dell’impianto con pinze anteriori a quattro pistoncini, però, è notevole.

Quali sono i prezzi di DS 7 2023? Si parte da 42.000 euro

Le novità a livello meccanico hanno reso ancora più piacevole da guidare un SUV che, ora, unisce ad un’ottimo comfort un comportamento dinamico bilanciato e piacevole. Non siamo ovviamente di fronte ad un SUV sportivo o emozionale, e non sarebbe neanche giusto pretenderlo. Grazie all’ottima combinazione tra motore termico e quelli elettrici, ad un assetto ben studiato e ad un’ottima insonorizzazione, DS 7 2023 diventa però appetibile per chi cerca agilità e un buon comportamento dinamico oltre a comfort e opulenza nell’abitacolo.

Sebbene le differenze estetiche siano quindi poche, DS 7 2023 ha fatto un netto salto di qualità. La nuova maturità di questo modello la rende una vera rivale anche per le tedesche, e il prezzo lo dimostra. Il listino prezzi di DS 7 è infatti poco sotto le Premium tedesche, al netto di una dotazione tendenzialmente più generosa.

Si parte infatti da 42.000 euro per l’allestimento d’accesso Bastille Business accoppiato al 1.5 BlueHDi da 130 CV, ottimo per chi fa tanti km. Per una ibrida, invece, si parte da 51.700 euro per la Bastille Business E-Tense 225. Si sale a 56.400 per la E-Tense 4×4 300, mentre la top di gamma E-Tense 4×4 360 è al momento disponibile solo in allestimento di lancio La Premiére a ben 74.100 euro.

Il guanto di sfida è quindi lanciato alle dirette concorrenti di DS 7 2023, che sono tante e molto toste. Le dimensioni a metà tra C e D-SUV, infatti, la pongono in competizione due diverse categorie. Da una parte abbiamo le “piccole” Audi Q3, BMW X1, Mercedes GLA, Alfa Romeo Tonale, Lexus UX e Volvo XC40.

Dall’altra, invece, le più grandi (e ben più costose) Audi Q5, BMW X3, Mercedes-Benz GLC, Lexus NX e Volvo XC60. Non vanno poi dimenticate le inglesi Land Rover Discovery Sport e Range Rover Evoque e Jaguar E-Pace, né le più “generaliste” Hyundai Tucson, KIA Sportage e Toyota RAV-4. Molto interessante, infine, la nuova Mazda CX-60, proposta ad un prezzo simile ma più grande e meccanicamente raffinata. DS 7, però, è ora più interessante e completa che mai. Sarà lei il modello che farà fare l’agognato salto di qualità a DS?

Giulio Verdiraimo

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Giulio Verdiraimo

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