La data di lancio della Pagani Zonda risale al lontano 1999 e, nonostante siano passati la bellezza di 22 anni, Pagani accetta ancora richieste per costruire od evolvere questa stupenda automobile. Più di un ventennio fa si cominciò la C12 alla quale seguì nel 2000 la C12 S.
È proprio uno di questi esemplari ad essere stato protagonista in negativo in questi giorni. Il tutto è dovuto ad un incidente avvenuto in Repubblica Ceca. L’accadimento è stato filmato in un video in cui si può notare la supercar schiantata ai margini di una tortuosa strada presente in un bosco fitto nelle vicinanze di Praga.
Le immagini registrate mostrano l’automobile che uscendo di strada impatta contro un albero con il musetto, di conseguenza si sono registrati ingenti danni anche al cofano anteriore e non sono da escludere danni al sottoscocca. Fortunatamente il guidatore non ha riportato traumi gravi, uscendone quasi illeso.
Tornando alle specifiche della Pagani Zonda, questa supercar è stata prodotta in 12 esemplari come C12 S (prima naturale evoluzione della Zonda), mentre solo 5 sono le versioni definibili come “base”. Ai due modelli in questione successe nel 2002 la C12 S 7.3. Quest’ultima si differenzia dalle precedenti prettamente per l’estetica, grazie al naso più pronunciato e per il particolare doppio spoiler posteriore.
Sotto al cofano il primo Mercedes-AMG V12 aspirato con ben 550 CV di potenza, un qualcosa di pionieristico ottenuto aumentando la cilindrata da 6,0 a 7,0 litri. Nuova anche la trasmissione a sei rapporti manuale. All’epoca le prestazioni risultavano sbalorditive, anche in virtù del peso contenuto: da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e una velocità massima di 335 km/h.Tornando ai giorni nostri, Zonda AY Pagani ha dimostrato di non voler abbandonare il modello. A confermarlo è stato Horacio Pagani che recentemente ha dichiarato: “Finché ci sarà richiesta la Zonda sarà trattata dall’atelier emiliano”. Frattanto si è già sparsa la notizia che nel futuro del marchio ci sarà una hypercar biturbo, la quale sarà l’erede della Huayra.
Autore: Angelo Petrucci
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