Prove su strada

Dacia Duster GPL 2023: spazio, prezzo, consumi, prova su strada

Tempo di lettura: 6 minuti

E’ stata già avvistata, copiosamente, nel corso di alcuni test in terra spagnola la nuova Dacia Duster 2024 (terza serie). Sono state quindi parzialmente scoperte le nuove linee della Duster del futuro che avrà anche una nuova piattaforma, precisamente la piattaforma modulare Cmf-B già usata per Sandero e Jogger, sancendo l’addio alla piattaforma B0+.

Voci di corridoio dicono che l’abitacolo della nuova Dacia Duster 2024 potrebbe essere lo stesso della Jogger e inoltre che Dacia abbia anche deciso di progredire verso l’elettrificazione. Quel che è certo è che la tecnologia a bordo non mancherà, ma che sicuramente ciò potrebbe far lievitare il prezzo finale, com’è già in parte successo con il passaggio dalla prima alla seconda serie.

Noi godiamoci qui una prova della serie attuale (la seconda) di Dacia Duster, il SUV per eccellenza nella gamma Dacia, un veicolo pratico affidabile e soprattutto economico, dal look robusto ed economico. Il nuovo motore 1.0 TCe 100 turbo GPL ECO-G, ha ricevuto apposite migliorie per “accogliere” la doppia alimentazione, amplifica così la gamma motori del popolare SUV puntando a diventare il motore “n.1” nelle scelte dei clienti italiani, grazie sia ai costi di gestione sia alle performance che migliorano rispetto al passato e costi di gestione contenuti.

Vediamo quindi il listino prezzi, le dimensioni, gli interni, i motori e i consumi della Dacia Duster 2023.

Dimensioni e interni Dacia Duster GPL: spazio e funzionalità dominano la scena, più curata che in passato

Colpiscono oltre il nuovo colore sui toni del verde Lichen Kaki, le dimensioni compatte della Dacia Duster: lunga 4,34 metri, larga 1,84 metri (2,05 con gli specchietti) e alta 1,63 metri, mentre il passo misura 2,67 metri. Esteticamente la Dacia Duster presenta qualche novità al frontale, specie per quanto riguarda la firma luminosa che ora è la stessa della nuova Dacia Sandero, con il motivo a Y alimentato a LED (e indicatori di direzione sempre a LED) cui si ispira anche la griglia d’aspirazione. Nuovo anche il Logo frontale. C’è più personalità sottolineata da ritocchi della carrozzeria che hanno permesso, inoltre, di aumentare l’efficienza aerodinamica nell’ottica del contenimento delle emissioni.
Sono nuovi anche i cerchi in lega da 16″ e 17″ così come gli pneumatici che offrono minore resistenza all’avanzamento.

Gli interni della nuova Dacia Duster si presentano subito più accoglienti grazie a una maggiore cura dei materiali e all’adozione di nuove sellerie e poggiatesta che rendono le sedute più confortevoli. La consolle ora è leggermente più rialzata e trova posto il touchscreen da 8″. Rimane una funzione eco-coaching che consente al conducente di ottimizzare la guida e il tasto Eco, per minimizzare i consumi a discapito delle performance.

Ottima l’integrazione del GPL con pulsante integrato nella plancia e non con il classico tasto tondo aftermarket, mentre l’indicatore del livello del gas è all’interno del cluster digitale, al pari di quello per la benzina.

La consolle centrale integra nuovi comandi a forma di tasti di pianoforte, che ci hanno fatto sentire quasi a bordo di una vettura di livello premium. Grazie al freno a mano decentrato, ma pur sempre manuale (sulla Sandero c’è il tasto), c’è spazio anche per un nuovo vano porta oggetti. Finalmente troviamo due USB nel tunnel e non più posizionate nell’angolo destro dello schermo centrale, come quelle criticate nel 2019, oltre ad altre due prese USB disponibili per i passeggeri della seconda fila, ma presenti solo sugli allestimenti più ricchi. Peccato manchino le utili bocchette d’aria per la fila posteriore.

Insomma, il nuovo Duster ha fatto un netto passo avanti in termini di qualità interna. E se prima le plastiche erano dozzinali, ora sono sempre rigide, ma molto più curate. Una piccola incongruenza ergonomica sono i comandi alzacristalli troppo arretrati o i pulsanti al volante non illuminati, ma nel complesso la Dacia Duster è migliorata di parecchio in questi anni. Di serie gli interni della Dacia Duster propongono il computer di bordo semplice, il cluster analogico e il limitatore di velocità con comandi sul volante, mentre possono essere richiesti il clima automatico con display digitale, cruise control, i sedili anteriori riscaldabili e il sistema Keyless Entry. 

Di serie anche il sistema digitale Media Display (Radio DAB, 6 altoparlanti, Bluetooth, Apple CarPlay e Android Auto) oppure il Media Nav con l’inedito touchscreen da 8″. Il Welcome sound è piacevole, ma ha un volume troppo elevato, specie se si caricano a bordo bambini sonnecchianti, per fortuna si può escludere.

L’abitabilità per quattro adulti non è un problema, solo il quinto si trova stretto. Migliora anche il comfort con sedili più avvolgenti, più spazio per le gambe e il volante regolabile sia in altezza (40 mm) sia in profondità (50 mm). Noi avremmo voluto la seduta più inclinata verso il posteriore, in modo da scaricare il peso su tutta la coscia, ma almeno il cuscino è stato allungato di 20 mm a vantaggio del comfort. Lo specchio retrovisore è bello incombrante e non aiuta la visibilità anteriore specie per i più alti, mentre è comodo il bracciolo centrale estendibile di 7 centimetri, peccato che il vano all’interno è ottimo solo per riporre un paio di occhiali e poco altro (1,1 litri).

Il volume del bagagliaio, sotto la cappelliera è di 478 litri per la versione GPL che non perde litri sulla versione benzina, non male per la categoria, che può arrivare, con divano reclinato, fino ai 1.559 litri. Ovviamente il bombolone del GPL prende il posto dell’utile ruota di scorta, da tenerne conto se si passa parecchio tempo su strade bianche dove il rischio di bucare è tutt’altro che remoto, ma in quel caso meglio puntare sulla 4×4. Per chi necessitasse di spazio extra può contare anche su un pratico scomparto situato sotto il sedile del passeggero (Pack Comfort), con una capacità di 2,8 l.

Infine, il nuovo Dacia Duster propone il sistema keyless per l’apertura delle porte con chiave in tasca (optional 200 euro), con un funzionamento un po’ particolare, che blocca automaticamente le porte quando il conducente si avvicina al veicolo e le blocca quando si allontana, senza pulsanti di sorta su maniglie o portiere. Attenti al segnale acustico che vi avvisa dell’avvenuta chiusura: può annoiare ma è disattivabile. 

Prova su strada Dacia GPL: costi di gestione bassi e spinta adeguata per questo piccolo “turbo”

Completamente rinnovata la gamma motori della Dacia Duster, ora tutti conformi alla normativa Euro 6 e come sempre, con una gamma di motorizzazioni del Gruppo Renault. Tra le novità, prima di illustrare le caratteristiche tecniche, il debutto della trasmissione automatica EDC a 6 rapporti con il motore TCe 150 (che non verrà però commercializzato in Italia), confermato il 1.5 dCi da 115 CV con, a scelta, trazione anteriore o integrale.
Ma il cuore del modello sta nella versione GPL della 100 Eco-G. Se confrontato al motore che va a sostituire, il 1.6 SCe da 115 CV, il nuovo propulsore 1.0TCe “perde” sia in cilindrata (0,9 cc) sia in cavalli (100), a fronte di un maggiore spunto, con la coppia che passa da 156 a 170 Nm e consumi che scendono nettamente.
Sul fronte autonomia: confrontandolo con il vecchio 1.6 SCe, si parla di circa 1.000 km sull’autonomia massima (benzina più GPL), grazie al serbatoio GPL da 48,8 litri. Il motore, 1.0 TCe, permette maggiori prestazioni ma anche, e soprattutto, maggiore efficienza, da cui minori consumi. Lo 0-100 è coperto in 12,5 secondi e la velocità massima è di 172 km/h, numeri che non fanno gridare al miracolo, ma migliori rispetto al vecchio motore 1.6. Con questa doppia alimentazione il cambio è solo manuale e la trazione sempre anteriore.

Insomma chi cercava un veicolo classificabile come SUV, ma dai costi di gestione contenuti, la nuova Duster GPL si propone con un motore più efficiente, in grado di fornire minori consumi e uno spunto maggiore in accelerazione rispetto al vecchio aspirato SCe. Si lavora anche meglio col cambio, non si hanno particolari difficoltà sia in fase di sorpasso sia nei tratti in salita, mentre con il 1.6 era più “laborioso” trovare la marcia giusta e la seconda era sempre in agguato.

Tra i costi di manutenzione da ricordare, Dacia indica il filtro GPL stato gassoso ogni 30.000 km e il filtro GPL stato liquido ogni 60.000 km. Invariati gli altri interventi di manutenzione rispetto al TCe 100 CV ad eccezzione della sostituzione della bombola GPL ogni 10 anni come da legge.

La guida su strada invece è si onesta, ma non è il pezzo forte del Duster che vanta uno sterzo e un assetto abbastanza turistici. Forzando le sospensioni sono piuttosto morbide e il rollio è elevato, nei cambi di direzione veloci poi si hanno moti di cassa non proprio frenati. Lo sterzo è anche demoltiplicato (tre giri completi da parte a parte) e poco comunicativo. Alla guida, insomma il Dacia Duster si dimostra una valida vettura da famiglia, non eccellein nessun campo, ma risulta comunque piacevole e sicura. In altre parole, ti porta a destinazione senza patemi, complici i controlli solerti nell’evitare anzitempo ogni eccesso e grazie alle sospensioni offroad gli ostacoli vengono digeriti bene, più avanti e meno nel posteriore.

Mentre il motore GPL non delude mai come spinta, anche se è vero che i consumi che nel ciclo misto si attestano sui 12 km/l, contro i 15 della benzina, e potremmo avere qualcosa da ridire in autostrada dove il Duster si trova svantaggiato da un’aerodinamica non curatissima (Cx 0.42) e da una rapportatura non troppo lunga, almeno per le tre corsie, dove a 130 km/h il motore “frulla” a 3.000 giri. Ovviamente i vantaggi alla pompa del GPL si fanno sentire.

Le migliori performance sono invece in città dove la guida alta e l’angolo di sterzata contenuto la fanno da padrona. A livello di ADAS, c’è anche il  sistema di controllo dell’angolo cieco, Blind Spot Warning con quattro sensori a ultrasuoni disposti ai quattro angoli del veicolo, con il led integrato sugli specchi retrovisori che di giorno si vedono un po’ poco. Peccato per le sole tre stelle ai crash test EuroNcap.

Prezzo Dacia Duster GPL e concorrenti

I prezzi della Dacia Duster partono con l’allestimento Essential dove viene offerto nella versione benzina da 17.550 euro, parecchio superiore all’iniziale prezzo di vendita del primo modello Duster. L’allestimento Expression, cuore di gamma, e già provvisto di una buona dotazione di serie (alzacristalli posteriori elettrici, fari fendinebbia, clima manuale, sensori di parcheggio posteriori, regolatore e limitatore di velocità, Media Display con schermo 8”) viene 18.650 euro.

Il listino prezzi della Duster si arricchisce di altri tre ricchi allestimenti Journey da 19.450 euro (Pack Look Estern e cerchi da 17”, Blind Spot Warning, Media Nav, clima automatico), Journey Up ed Extreme. La versione da noi provata Journey Up 4X2 TCe 100 GPL ECO-G viene 21.000 euro, non male per una vettura da famiglia spaziosa e a GPL, a cui si aggiunge solo il metallizzato + 700 euro. L’estensione della garanzia Dacia Service (fino a 150.000 km/7 anni) è indicata come allestimento SL Daciaplus e costa 1.900 euro in più rispetto al relativo allestimento.

I principali concorrenti per dimensioni e categoria a GPL sono: Kia Sportage, Renault Captur, Kia Stonic, Hyundai Bayon e Anche se lo stile “rugged”, robusto, del Duster, è unico. Come il suo prezzo decisamente concorrenziale.

Redazione Autoappassionati.it

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