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Corsia preferenziale per auto elettriche, l’assurda proposta di BMW

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L’auto elettrica proprio non vuole decollare in fatto di vendite né in Europa né a livello globale, tolta la Cina dove i prezzi competitivi rendono oggi l’auto elettrica è già molto ben quotata. Di qui, la proposta rivoluzionaria di Milan Nedeljkovic, membro del Consiglio d’amministrazione di BMW per la produzione, che vuole numerosi vantaggi a favore di chi guida una full electric. Sintetizzabili in tre punti, come riporta il quotidiano Münchner Merkur: sosta gratis, corsia dedicata in autostrada. E un non meglio specificato accesso privilegiato ai centri urbani, forse traducibile in ingressi nelle Zone a traffico limitato per gli altri.

Il ragionamento base del manager è semplice: chi ha un’auto termica e nota tutti i bonus delle vetture elettriche, viene indotto a cambiare macchina rivolgendosi al mondo della mobilità pulita: “Se si venisse costantemente superati dalle auto elettriche negli ingorghi, molte persone ci penserebbero due volte a cambiare vettura”.

Quindi, qualcosa di positivo (i bonus) pro elettrico. E niente di negativo: nessun bando termico UE 2035. Un modo per ribaltare le cose avendo sempre come unico obiettivo la transizione green che tanto a cuore sta alla Commissione UE. Viceversa, per Nedeljkovic gli ecoincentivi, con soldi messi nel piatto dallo Stato a chi compra elettrico, non hanno molto senso. Nemmeno a lungo termine.

Caos totale sulle agevolazioni elettriche

Al di là dell’idea del dirigente, va detto che sulle agevolazioni a favore delle elettriche regna il caos totale. In particolare, in Italia, ci sono città con ZTL aperte alle full electric, altri Comuni con le ZTL chiuse. In uno stesso centro abitato, qualche Zona a traffico limitato è accessibile alle macchine a batteria, altre no. In quanto alla sosta gratis, si va a macchia di leopardo, com differenze sostanziale da un’area all’altra. Questo vale anche in Europa.

Critiche all’UE

Il responsabile della produzione BMW ha anche criticato i piani Ue che prevedono di calcolare l’impronta di CO2 della produzione di batterie di un’azienda in base al mix di elettricità dell’intero Paese. Questo penalizzerebbe le società come BMW che investono nell’acquisto di elettricità verde: “La nostra impronta di CO2 verrebbe calcolata utilizzando il mix di elettricità tedesco, compresa l’energia a carbone. Questo peggiorerebbe enormemente il nostro bilancio sulla carta”, ha detto Nedeljkovic.

Autore: Mr. Limone

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