Citroen è una delle Case francesi più amate e conosciute al mondo, con una storia più che centenaria. Citroen nasce nel 1919 da un’intuizione del suo fondatore, André Citroen, imprenditore dell’industria pesante. Prima di fondare la Casa che porta il suo nome, infatti, Citroen produsse ingranaggi, tra cui l’iconico ingranaggio a cuspide, detto anche a doppia elica o a V.
Fu proprio questo a dare l’ispirazione a Citroen per il logo della sua azienda, che oggi reca proprio due V della cuspide ed è noto come “Double Chevron”. Tornando alla storia Citroen, la Casa nasce nel 1919, quando il fondatore decide di convertire la sua attività di produzione di granate per l’industria bellica della Prima Guerra Mondiale in produttore automobilistico. Il successo delle vetture Citroen fu immediato, con la Type C del 1922 che cominciò a competere con le connazionali Peugeot e Citroen. Il successo di Citroen fu mosso anche da un’idea innovativa che avrebbe fatto scuola. Oltre alla vendita delle vetture, la Casa si occupava anche di manutenzione e controlli periodici, in un periodo in cui le automobili erano tutt’altro che affidabili.
Il successo di Citroen arrivò poi con la AC4 e la AC6, mentre la svolta arrivò nel 1934, con il lancio della rivoluzionaria Citroen Traction Avant. Il nome parla chiaro: questa vettura fu una delle prime automobili di grande serie ad utilizzare la trazione anteriore. Prodotta per 23 anni, la Traction Avant fu un vero successo, capace di mettere la Casa parigina sulla mappa dei grandi costruttori europei. Le vetture Citroen erano estremamente all’avanguardia, e gli enormi costi di sviluppo stavano dissanguando l’azienda. Per questo, nel 1934, pochi mesi dopo il lancio della Traction Avant, Citroen venne acquistata dalla connazionale Michelin, cominciando la sua risalita.
Dopo gli anni difficili della Seconda Guerra Mondiale, tra gli anni ’40 e ’50, infatti, Citroen ebbe il suo momento di massimo splendore. Nel 1948 arrivò sul mercato la iconica Citroen 2 CV, vettura iper-spartana e semplice pensata per la motorizzazione della Francia. Con le sue sospensioni oleopneumatiche e le sue trovate geniali, la 2 CV ebbe una carriera lunghissima, finita solo nel 1990 dopo oltre 5,1 milioni di esemplari, e fece innamorare milioni di automobilisti in tutto il mondo. La vettura più iconica della Casa, però, è senza dubbio la Citroen DS, la Dea, lanciata nel 1955.
Prodotta fino al 1975 per 20 anni, la DS è un’automobile ancora oggi incredibilmente all’avanguardia. Dotata di scocca portante, trazione anteriore, il cambio semiautomatiche, le sospensioni idropneumatiche con un circuito che offre servofreno, servosterzo e frizione idraulica, la DS dopo 600.000 esemplari è ancora una delle auto più amate della Casa. Il successo delle sue vetture più iconiche portò Citroen a sperimentare, lanciare vetture con soluzioni tecniche fuori dal comune e anche ad acquisire Case in difficoltà. Citroen infatti acquisì negli anni ’60 sia la Panhard che l’italiana Maserati. In questo periodo, Citroen ha legato il suo nome alle sospensioni oleopneumatiche, al comfort e a vetture fuori dal comune. Dopo pochi anni, però, la situazione precipitò.
Maserati venne ceduta a De Tomaso, Panhard venne chiusa e fu per anni paventata la possibilità di cessione di Citroen a FIAT, fermata dallo Stato francese. Nel 1976, alla fine, Citroen fu ceduta alla rivale Peugeot, creando così il celebre Gruppo PSA. Da quel momento, al fianco di vetture tipicamente Citroen come la BX, la CX e la GSA, nacquero vetture derivate dalla meccanica Peugeot come la Visa e la LN. Negli anni ’90, la condivisione si fece più forte, e le Citroen diventarono sempre più tradizionali. Un esempio è la vendutissima Citroen ZX, apprezzata per la sua concretezza e praticità, ben lontana però dalla personalità del Double Chevron. Solo le ammiraglie come Xantia e C5 conservavano le amate sospensioni oleopneumatiche, salutate con l’addio alla C5 nel 2018.
Citroen ritrovò una nuova dimensione sulle vetture più piccole, con il successo di C1, C2 e C3. Oggi, invece, la Casa francese sta ritrovando la sua anima più originale e particolare, a partire dall’originale C3, la comoda C4 e i SUV C3 e C5 Aircross. Negli anni ’00, poi, non va dimenticato l’impegno nei rally, grande terreno di conquista per il Double Chevron. Indimenticabili i 9 Campionati WRC consecutivi vinti dal Cannibale Sebastien Loeb tra il 2004 e il 2012 con Xsara, C4 e DS3. Nel 2022, Citroen ha lanciato il suo nuovo logo, e con lui arriverà presto un ritorno al passato per originalità, personalità e charm. Già da qualche anno, però, la gamma modelli Citroen 2022 sta convincendo sempre più clienti.
Nella gamma modelli 2022 di Citroen non troviamo vetture con sospensioni oleopneumatiche o soluzioni tecniche fuori dal comune. Negli anni ’00 il Double Chevron ha iniziato la sua risalita puntando su vetture compatte tradizionali e sincere, ma con un occhio verso il comfort e qualche piccola soluzione originale. A partire dagli anni ’10, invece, Citroen ha spostato la sua attenzione su SUV e crossover, segmento dove sta trovando sempre più consensi. Nella gamma modelli 2022 di Citroen troviamo infatti due SUV “puri”, C3 Aircross e C5 Aircross, ma tutte le auto vendute dal Double Chevron hanno un’estetica ispirata ai SUV.
I modelli 2022 Citroen sono:
Citroen AMI è la vettura d’accesso della gamma del Double Chevron. In realtà, non sarebbe proprio corretto chiamarla vettura: AMI, infatti, è un quadriciclo leggero. Le dimensioni di Citroen AMI sono: lunghezza 2,41 metri, larghezza 1,39 metri, altezza 1,52 metri, mentre il bagagliaio non è stato misurato.
Questo perché Citroen AMI è un veicolo che bada al sodo come pochi altri. L’esterno, ad esempio, è realizzato con pannelli di plastica preformati. Per risparmiare, il frontale è identico al posteriore, e le portiere sono identiche su entrambi i lati, ma incernierate ai lati opposti. L’estetica di AMI è così estremamente personale e originale, con le ruote agli angoli e questo stile così particolare.
Gli interni di Citroen AMI svelano, come gli esterni, l’anima da vettura super-low cost della piccola elettrica. L’abitacolo ha il telaio tubolare a vista, è interamente rivestito in plastica dura e privo di radio e clima. Ci sono però piccole genialate come il gancio per la spesa, il vano davanti al passeggero per una valigia o l’alloggiamento per lo smartphone integrato. Per l’intrattenimento, si può puntare su un vano pensato per una cassa Bluetooth.
A livello di motori, Citroen AMI è disponibile unicamente con un motore elettrico molto semplice. Il motore è anteriore, ed eroga solo 8 CV di potenza. Essendo un quadriciclo leggero, guidabile quindi con la patente AM (il famoso patentino), AMI ha una velocità massima autolimitata a 45 km/h. A livello di autonomia, invece, la piccola batteria da 5,5 kWh consente un’autonomia omologata di 75 km in un contesto urbano. Per caricarla, poi, è sufficiente trovare una presa Schuko domestica. Nell’interno porta del passeggero infatti trova posto un cavo da 3 metri integrato all’interno della vettura.
Nata nel 2016, Citroen C3 è una delle compatte di segmento B più apprezzate del mercato italiano ed europeo. Durante il 2022, C3 è risultata essere l’auto straniera più venduta nel nostro Paese, quarta assoluta dietro a FIAT Panda, 500 e Lancia Ypsilon. Le dimensioni di Citroen C3 sono: lunghezza 4,00 metri, larghezza 1,75 metri, altezza 1,47 metri, con cinque posti piuttosto comodi e un bagagliaio che offre una capacità variabile tra i 300 e i 922 litri.
Da fuori, Citroen C3 è stata una delle prime a dimostrare l’apprezzamento del pubblico per lo stile ispirato ai SUV. Dotata di protezioni sui paraurti e passaruota in plastica grezza, con il restyling di metà carriera del 2020 ha beneficiato di un frontale più moderno e i fari full LED su tutta la gamma. Gli interni di Citroen C3 puntano su uno stile ricercato e curato, al netto di materiali non esattamente eccelsi (normali in questo segmento). La tecnologia è poi di ottimo livello offrendo, tranne che sulla versione d’accesso, di uno schermo dell’infotaiment da 7 pollici con Apple CarPlay e Android Auto. Tutte le versioni offrono fari a LED, Cruise Control e avviso di superamento di corsia, mentre non ci sono ADAS più avanzati come Cruise Control Adattivo e mantenitore di corsia.
I motori di Citroen C3 sono tre e privi di elettrificazione, due benzina e un Diesel. Il motore d’accesso è il 1.2 PureTech tre cilindri aspirato da 83 CV e 110 Nm di coppia. Disponibile con cambio manuale a 5 marce, il 1.2 è piuttosto tranquillo, con un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 15,2 secondi e una velocità massima di 169 km/h. Per chi cerca più brio si può optare per la versione turbo del 1.2 tre cilindri. Il 1.2 PureTech Turbo eroga infatti 110 CV e 230 Nm, per un’accelerazione 0-100 km/h coperta in 10,5 secondi e una velocità massima di 189 km/h.
Ci sono poi due possibilità per la trasmissione, un cambio manuale a 6 marce e un automatico EAT6 a 6 rapporti, più comodo ma un po’ meno vivace (0-100 km/h in 11,2 s, velocità massima 193 km/h). Per chi vuole consumare poco, invece, la gamma motori di Citroen C3 offre un 1.5 turbodiesel davvero economo. Il 1.5 BlueHDi quattro cilindri eroga 102 CV e 250 Nm di coppia, è disponibile solo con il cambio manuale a 6 marce e ha ottime prestazioni (0-100 km/h in 11,4 secondi, 188 km/h) e un consumo medio di oltre 23 km/l.
La gamma del Double Chevron prosegue poi con la Citroen C3 Aircross, il SUV più piccolo della Casa francese. Le dimensioni di Citroen C3 Aircross sono: lunghezza 4,16 metri, larghezza 1,76 metri, altezza 1,64 metri, mentre il bagagliaio misura tra i 410 e i 520 litri in configurazione 5 posti, e 1.289 litri abbattendo il divano. Realizzato sulla stessa piattaforma della più piccola C3, ovvero la PF1 derivata dalle generazioni precedenti di Peugeot 208 e 2008, C3 Aircross ha uno stile molto personale e riconoscibile.
Da fuori troviamo un look ispirato alla più piccola C3, dalla quale riprende la mascherina cromata, i fari anteriori su due livelli e i fari posteriori squadrati con effetto 3D. Rispetto ad altri B-SUV, poi, C3 Aircross ha linee squadrate e rigorose, che unite alle protezioni sottoscocca, alle barre sul tetto, ai passaruota in plastica e all’altezza da terra generosa rendono C3 Aircross esteticamente più avventurosa delle sue rivali. Gli interni di Citroen C3 Aircross sono un po’ più seriosi di quelli di C3, priva della finitura colorata che attraversa la plancia e le maniglie ispirate al mondo delle valigie di lusso. La plancia poi è dominata da uno schermo dell’infotainment da 9 pollici, che come su C3 include al suo interno i comandi del clima. Sotto lo schermo, invece, troviamo il comando del Grip Control.
A livello di motori Citroen C3 Aircross infatti non ha motorizzazioni con trazione integrale. Per adattarsi alle situazioni più complicate c’è infatti il sistema Grip Control, che gestisce la ripartizione della potenza tra le ruote anteriori in maniera più gentile e funzionale su terreni con bassa aderenza. Tornando alla gamma motori di Citroen C3 Aircross, troviamo due motori, uno a benzina e uno Diesel. Per chi cerca un’auto a benzina C3 Aircross offre il classico 1.2 PureTech Turbo, declinato in due livelli di potenza. La versione d’attacco del tre cilindri turbo ha 110 CV e 230 Nm e ha buone prestazioni (0-100 km/h in 11,5 secondi, 183 km/h) e il cambio manuale a 6 marce.
La versione top di gamma da 131 CV e 250 Nm di coppia invece è accoppiata solo al cambio automatico EAT6 a 6 rapporti, con prestazioni più vivaci (0-100 km/h in 10,3 s, 193 km/h). Come per la piccola C3, la Citroen C3 Aircross è disponibile anche in versione Diesel, con il 1.5 BlueHDi quattro cilindri che eroga 110 CV e 300 Nm, è disponibile solo con cambio manuale a 6 marce e ha prestazioni tranquille (0-100 km/h in 12,1 secondi, 184 km/h di velocità massima) ma consumi ottimi, con una percorrenza media in ciclo WLTP di soli 23,8 km/l.
Lanciata nel 2020, Citroen C4 segna un ritorno nel segmento delle compatte medie del Double Chevron. Rispetto al passato e a gran parte delle rivali, però, C4 differisce per un’anima a metà tra una compatta e un SUV. Le dimensioni di Citroen C4 sono: lunghezza 4,36 metri, larghezza 1,80 metri, larghezza 1,53 metri, mentre il bagagliaio offre tra i 380 e i 1.250 litri.
A livello estetico, il look di Citroen C4 è a dir poco personale. Il frontale è piuttosto muscoloso, e unisce l’anima rugged delle altre Citroen con linee piuttosto dinamiche e filanti. Lateralmente si notano i passaruota in plastica e le protezioni sottoscocca, nonché un’altezza da terra decisamente generosa. Dietro, invece, C4 ha un lunotto inclinato simile a quello di una coupé, con un posteriore che sfoggia un piccolo alettone, dei fari personali e il doppio scarico sulle versioni termiche.
Gli interni di Citroen C4 hanno tantissimi vani portaoggetti, per una capacità totale di ben 39 litri, mentre spicca l’originale portatablet davanti al passeggero. La plancia, rivestita in materiali piuttosto rigidi, è dominato dallo schermo dell’infotainment da 10 pollici, mentre più in basso rispetto alle altre Citroen più piccole troviamo i comandi del clima fisici. Lo spazio è ottimo davanti e un po’ risicato in altezza dietro, mentre i sedili sono davvero comodi, morbidi il giusto e capaci di sostenere il corpo anche dopo centinaia di km.
A livello di motori Citroen C4 è dotata di due motori termici, un benzina e un Diesel, e una versione totalmente elettrica. Realizzata sulla piattaforma CMP condivisa con le piccole Peugeot 208, 2008 e simili, la gamma motori di Citroen C4 parte con il 1.2 PureTech Turbo da 131 CV e 230 Nm di coppia. Disponibile con cambio manuale a 6 marce e automatico a 6 marce EAT6, le prestazioni sono decisamente vivaci con uno 0-100 km/h coperto in 8,9 secondi per la versione con cambio manuale. Il motore Diesel di Citroen C4 è il 1.5 BlueHDi quattro cilindri turbodiesel da 131 CV e 300 Nm di coppia.
Il 1.5 BlueHDi è accoppiato al cambio manuale a 6 marce e bilancia ottime prestazioni (0-100 km/h in 9,5 secondi e 206 km/h) e consumi contenuti, superiori a 23 km/l in ciclo WLTP. Citroen C4 è però anche la prima vettura elettrica di grande serie della Casa francese. La Citroen e-C4 è infatti dotata del powertrain elettrico visto su altre vetture del Gruppo Stellantis, come la Opel Corsa-e. Il motore elettrico anteriore è da 136 CV e 250 Nm di coppia, mentre la batteria è da 50 kWh. L’autonomia, invece, è di 354 km nel ciclo misto WLTP.
L’ultima nata di casa Citroen è l’inedita C4 X, una versione più lunga e “tradizionale” della Citroen C4. Le dimensioni di Citroen C4 X sono: lunghezza 4,60 metri, larghezza 1,80 metri, altezza 1,53 metri, mentre il bagagliaio misura 510 litri. A livello estetico, Citroen C4 X condivide con la più piccola C4 il frontale, esattamente identico rispetto a quello della normale berlina.
Già dalla vista laterale, però, si nota il terzo volume ben più prominente, e un lunotto decisamente meno inclinato verso la parte posteriore. Proprio la coda è l’aspetto dove C4 X cambia maggiormente rispetto alla normale C4. I fari richiamano quelli della nuova C5 X, così come la presenza di un piccolo spoiler sul portellone. Rispetto alla C4, invece, C4 X non ha un portellone posteriore integrato al lunotto, bensì una bocca più stretta.
Gli interni di Citroen C4 X sono invece identici alla normale C4, con i pregi e i difetti di cui abbiamo parlato poco fa. Troviamo quindi un ambiente moderno e tecnologico, con tanti vani portaoggetti e una qualità costruttiva non eccelsa. Spiccano come su C4 i sedili Advanced Comfort, che grazie ad una speciale schiuma spessa 15 mm, capace di offrire un comfort posturale ottimo.
A livello di motori, Citroen C4 X condivide la stessa meccanica con la normale C4. Compare però una versione d’attacco inedita: C4 X è disponibile con un motore a benzina 1.2 PureTech Turbo tre cilindri sovralimentato, come C4. La versione d’accesso offre però 100 CV e cambio manuale a 6 marce. Il 1.2 più potente invece ha 130 CV e 250 Nm come sulla C4, disponibile con cambio manuale o automatico. Non manca poi il 1.5 BlueHDi da 131 CV e 300 Nm con cambio manuale, mentre non manca la versione elettrica e-C4 X. Come per la C4 normale, la e-C4 X ha il motore elettrico anteriore da 136 CV e 250 Nm, una batteria da 50 kWh e un’autonomia nel ciclo misto WLTP da 360 km.
L’anno scorso, la grande novità è stata la reintroduzione di una vettura di segmento D, la inedita Citroen C5 X. Erede della grande tradizione di berline del Double Chevron, la Citroen C5 X introduce lo stile da SUV anche su berline di dimensioni maggiori. Le dimensioni di Citroen C5 X sono: lunghezza 4,81 metri, larghezza 1,81 metri, altezza 1,49 metri, mentre il bagagliaio misura tra i 545 e i 1.640 litri per le C5 X termiche, mentre scende a 485/1.580 litri per la Hybrid.
A livello estetico, Citroen C5 X è caratterizzata da uno stile molto personale, che riprende il frontale visto su C3 e C4 ma lo rende più elegante e raffinato. Lateralmente, invece, scopriamo gli ormai classici passaruota in plastica grezza e uno stile piuttosto personale, confermato dal lunotto molto inclinato e dal posteriore estremamente personale. Il doppio alettone posteriore e i fari allungati completano infine uno stile molto personale, come le Citroen dei tempi andati. Gli interni di Citroen C5 X portano ad un livello più raffinato e curato lo stile visto sulla più piccola C4. I materiali sono curati e ben disegnati, non mancano i comandi del clima fisici e in cima alla plancia troviamo uno schermo da oltre 12 pollici per l’infotainment.
Il volante a due razze, la possibilità di optare per inserti in legno e pelli pregiate convincono al tatto e alla vista, mentre la comodità è garantita dai sedili Advanced Comfort. Lo spazio è generoso per 5 persone, mentre gli assemblaggi sono ben fatti. A livello di motori, Citroen C5 X è dotata di due motorizzazioni a benzina e una versione Plug-In Hybrid. La base meccanica è infatti la EMP, la stessa delle cugine Peugeot 508 e 3008. Ad aprire la gamma motori di Citroen C5 X c’è il 1.2 PureTech Turbo, nella sua versione da 130 CV e 250 Nm.
Il tre cilindri però grazie ad un peso relativamente contenuto di poco superiore a 1.400 kg e all’ottimo cambio automatico EAT8 con convertitore di coppia offre prestazioni di tutto rispetto (0-100 km/h in 10,4 secondi e 210 km/h di velocità massima). Per chi cerca qualcosa in più c’è però il potente 1.6 PureTech Turbo, un quattro cilindri da 181 CV e 250 Nm di coppia, che offre prestazioni decisamente vivaci (0-100 km/h in 8,1 secondi, 230 km/h) con consumi tutto sommato interessanti (15,5 km/l nel ciclo misto WLTP). Sulla base del 1.6 PureTech Turbo è realizzata la versione Hybrid, che al 1.6 da 180 CV affianca un motore elettrico da 110 CV. Insieme, i due motori erogano 225 CV, e grazie ad una batteria da 12,4 kWh può percorrere fino a 55 km a zero emissioni.
Il secondo SUV proposto dal Double Chevron è la Citroen C5 Aircross, SUV medio che, fino all’arrivo della C5 X, è stato l’ammiraglia di Casa. Le dimensioni di Citroen C5 Aircross sono: lunghezza 4,50 metri, larghezza 1,84 metri, altezza 1,65 metri, mentre il bagagliaio offre tra i 580 e i 720 litri di capacità in configurazione 5 posti. Abbattendo il divano, i litri a disposizione diventano ben 1.630. La versione Hybrid, invece, deve rinunciare a circa 120 litri, con una capacità compresa tra i 460 e i 600 litri.
Lanciata nel 2018, a livello estetico Citroen C5 Aircross ha uno stile più maturo e cresciuto delle altre vetture della Casa. Il frontale, infatti, rinuncia ai fari sdoppiati, restituendo uno stile elegante ma piuttosto massiccio. La fiancata squadrata regala la stessa impressione, con linee muscolose e pensate per offrire il massimo spazio e agio per i passeggeri. Al posteriore, il grosso portellone condivide lo spazio con fari a sviluppo orizzontale che danno una bella personalità alla vettura.
Gli interni di Citroen C5 Aircross hanno guadagnato con il restyling del 2022 un’iniezione di tecnologia. Al centro della plancia è comparso lo schermo da 12 pollici visto sulla C5 X, e anche il quadro strumenti è ora totalmente digitale. La plancia può essere rivestita in pelle, e i sedili offrono anch’essi la tecnologia Advanced Comfort che regala grande comodità anche nei viaggi più lunghi. L’ampia vetratura e i sedili posteriori scorrevoli completano il quadro di un abitacolo comodo e rilassante. Realizzata sulla piattaforma EMP e cugina di DS 7, Peugeot 3008 e Opel Grandland, la gamma motori di Citroen C5 Aircross prevede tre motori: un benzina, un Diesel e una versione ibrida.
I motori sono i soliti che abbiamo visto nel resto della gamma Citroen: il propulsore a benzina è il 1.2 PureTech Turbo tre cilindri da 130 CV e 250 Nm di coppia, in grado di spingere molto bene la vettura grazie ad un peso molto contenuto per la stazza (1.415 kg). Il motore di Citroen C5 Aircross Diesel è invece il 1.5 BlueHDi da 130 CV e 300 Nm di coppia, disponibile sia con cambio manuale a 6 marce che con il cambio automatico EAT8. Tra le versioni più gettonate troviamo poi la Hybrid, con il sistema plug-in da 225 CV che unisce il 1.6 PureTech Turbo da 180 CV e un motore elettrico da 110 CV. Grazie alla batteria da 12,4 kWh, è possibile percorrere, secondo il ciclo misto WLTP, fino a 55 km.
Chiudiamo la disamina dei modelli Citroen con lo storico multispazio della Casa, Citroen E-Berlingo. Come però fa già capire la “E” nel nome, l’MPV lanciato nel 2018 rinuncia, almeno nella versione passeggeri, dei motori termici offrendo solo la motorizzazione elettrica. Le dimensioni di Citroen E-Berlingo sono: lunghezza 4,40 metri, larghezza 1,85 metri, altezza 1,84 metri, mentre il bagagliaio offre tra i 597 e i 2.126 litri. Da queste dimensioni si scopre come, per la versione trasporto passeggeri, ci sia solo la versione M, la più corta.
A livello estetico, invece, Citroen E-Berlingo si differenzia parecchio dai cugini Opel Combo Life, Peugeot Rifter, FIAT Doblò e Toyota ProAce City Verso. Il frontale, infatti, è dotato della classica mascherina a Double Chevron con i fari sdoppiati, mentre non mancano gli Airbump laterali. I grandi finestrini e il lunotto generoso regalano una grande luminosità all’abitacolo, mentre al posteriore la differenza con le cugine è decisamente minore, con un family feeling ben avvertibile.
Gli interni di Citroen E-Berlingo sono invece molto simili alle cugine, con poche differenze tra le varie versioni. Spicca un tunnel centrale piuttosto generoso, con un selettore del cambio by-wire compatto, i comandi del clima fisici e lo schermo dell’infotainment da 9 pollici rialzato. Anche il quadro strumenti è digitale, mentre spiccano i portabicchieri integrati nella plancia. I materiali sono rigidi ma robusti, come si conviene ad un veicolo di derivazione commerciale, mentre lo spazio è generoso per cinque persone. Si può avere anche una configurazione a 7 posti, ma lo spazio per i passeggeri della terza fila non è così generoso.
A livello di motori, Citroen E-Berlingo è, come detto, disponibile unicamente in versione elettrica. Come sulla e-C4 e sulla e-C4 X, infatti, troviamo il motore anteriore da 136 CV e 250 Nm di coppia. Questo powertrain offre buone prestazioni per un veicolo di questo tipo, con uno 0-100 km/h coperto in 11,2 secondi. La batteria, invece, ha una capacità di 50 kWh, che garantisce un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 280 km.
Ecco il listino prezzi delle Citroen 2022:
Tutti i prezzi delle Citroen 2022 sono da considerarsi chiavi in mano, già compresi di IVA e messa su strada. Rimangono, come di consueto, esclusi l’IPT e i costi di immatricolazione, che variano a seconda della provincia e la regione di residenza del proprietario.
Non mancano poi interessanti offerte finanziarie, che rendono ancora più allettante l’acquisto di una Citroen. Il più appetibile è il finanziamento SimplyDrive, che offre la possibilità di portarsi a casa una Citroen con un anticipo contenuto e una rata bassa, contando sul classico meccanismo del Valore Futuro Garantito per poi avere la possibilità di restituire la vettura, riscattarla o rifinanziare la cifra finale.
Le Citroen usate presenti sui principali portali di vendita sono tantissime, offerte a prezzi molto differenti. Per scremare un po’ le migliaia di esemplari in vendita, consideriamo solo le Citroen usate con meno di 10 anni. Per spendere poco, tra le Citroen usate la più economica è la media C4, prodotta tra il 2010 e il 2018. Mai troppo compresa dal mercato, per portarsi a casa una C4 di seconda generazione si spende tra i 4.500 e i 6.000 euro. Se cercate invece una Citroen usata adatta alla città non si può non citare la piccola C1, uscita di produzione all’inizio del 2022 e priva di una diretta sostituta. Per portarsi a casa una C1 di seconda generazione si parte da circa 7.500 euro.
Molto interessante è anche la Citroen C4 Cactus, un SUV molto personale e originale che offre tante soluzioni interessanti unite ad una semplicità d’altri tempi. La Citroen C4 Cactus parte da poco meno di 10.000 euro per la 1.2 PureTech da 82 CV o per la parca 1.6 e-HDi da 92 CV, mentre per la più versatile 1.2 PureTech Turbo si parte da 11.000 euro. Per avere un’auto più spaziosa e versatile sul mercato delle Citroen usate un’ottima scelta è la C4 Picasso. Dal 2019, poi, la Picasso è diventata nel 2019 C4 SpaceTourer, per la fine della concessione dei diritti del nome Picasso dalla famiglia del pittore.
La C4 Picasso di seconda generazione è ancora moderna e valida, con prezzi che partono da 9.000 euro per gli esemplari più chilometrati e possono arrivare a 20.000 euro per C4 SpaceTourer con meno di 50.000 km. Tra le Citroen usate che meritano considerazione non possiamo dimenticare l’ultima C5, prodotta fino al 2018. Gli ultimi esemplari della berlina e Wagon di Segmento D, l’ultima ad offrire le sospensioni oleopneumatiche, si parte da 8.000 euro per arrivare ai 20.000 di esemplari con meno di 40.000 km. Infine, tra le Citroen usate non può mancare l’attuale C3, che nell’interessante motorizzazione 1.2 PureTech Turbo parte da 13.000 euro.
Dopo anni di confusione dopo l’acquisizione di Peugeot e la conseguente perdita di un po’ della sua indole originale, le opinioni sulle Citroen 2022 rispecchiano la trasformazione del brand. Il Double Chevron ha messo a posto i suoi conti, ha riconquistato una fetta di mercato e ha fatto tesoro del know-how Peugeot per costruire auto che non fossero solo originali, ma anche pratiche e funzionali. Per anni, infatti, le opinioni su Citroen erano concordi nel definire le vetture francesi dotate di charme e personalità, ma a volte un po’ esagerate nelle loro scelte.
Negli ultimi anni Citroen ha fatto quindi tesoro delle critiche, e ha rinnovato completamente la propria gamma. Oggi lo stile Citroen si ispira ai SUV su tutta la gamma, richiamando quel look duro e puro che tanto piace agli automobilisti di oggi. Allo stile personale e aggressivo, però, gli interni delle Citroen sfoggiano uno stile ricercato e curato, con un occhio di riguardo per il comfort. Nonostante i materiali sulle Citroen più semplici non siano eccelsi, la qualità costruttiva è cresciuta parecchio, e i sedili sono estremamente comodi e adatti anche ai viaggi più lunghi.
Se esterni e interni delle Citroen convincono per uno stile originale ma non esagerato, alla guida l’attuale gamma Citroen punta su un mix di comfort e buona guidabilità. Non sono cedevoli e filtrate come le vetture degli anni passati. Oggi, le opinioni di guida sulle Citroen parlano di automobili agili, piacevoli da guidare e piuttosto disinvolte. Certo, non si può pretendere una guida sportiva. Grazie però a motorizzazioni vivaci con tutte le alimentazioni anche chi ama guidare potrà trovare il pane per i suoi denti.
Non è quindi un caso che le Citroen stiano scalando le classifiche di vendite in Europa e in Italia, con la piccola C3 apprezzatissima dal pubblico nostrano. Nei prossimi anni, infine, vedremo una nuova evoluzione del marchio Citroen, a partire dalla sua nuova bestseller C3, in arrivo nei prossimi mesi.
-Quanto costa la Citroen C3 con incentivi?
Al momento in cui scriviamo, gli incentivi per le vetture con emissioni comprese tra i 60 e i 135 g di CO2 al km non sono più disponibili. Fino a giugno 2022, infatti, era possibile godere di un incentivo all’acquisto di veicoli termici pari a 2.000 euro con rottamazione. Ora, invece, si può acquistare una C3 al prezzo di listino, pari a 19.500 euro con il motore 1.2 PureTech da 83 CV e l’allestimento You!.
-Quando costa una C1 Citroen nuova?
Dall’inizio del 2022, Citroen C1 non è più in produzione, e non è in vista una diretta sostituta. Per portarsi a casa la piccola utilitaria franco-giapponese (gemella di Toyota Aygo e Peugeot 108) bisogna affidarsi agli ultimi esemplari in pronta consegna e km0. I prezzi di Citroen C1 nel 2022 partono da 13.000 euro.
-Dove fanno la Citroen C3?
Se le prime due generazioni di C3 sono state costruite in Francia, nello stabilimento di Poissy, oggi Citroen C3 è costruita nello stabilimento slovacco di Trnava. Qui condivide la linea produttiva con la cugina Peugeot 208, e qui dovrebbe nascere anche la quarta serie di C3.
-Come va la Citroen C3?
Citroen C3 è una delle vetture più amate dell’attuale gamma della Casa francese, e il merito è anche della sua guida. Morbida e comoda ma mai cedevole, C3 ha un’indole tranquilla e rilassata, ma asseconda anche una guida un po’ più spigliata. Per scoprire meglio come si comporta la piccola francese, vi lasciamo alla nostra prova su strada di Citroen C3.
-Chi può guidare la Citroen AMI?
Citroen AMI è una vettura omologata come quadriciclo leggero. Questo significa che possono guidare Citroen AMI tutti coloro che possiedono la patente AM, il famoso patentino ottenibile dall’età di 14 anni.
-Come si chiama il SUV della Citroen?
Citroen ha in gamma due SUV, C3 Aircross e C5 Aircross. La prima, basata sul pianale della piccola C3, ha motorizzazioni benzina e Diesel fino a 130 CV, e dimensioni adatte alla città (4,16 metri). La C5 Aircross, dall’altra parte, è ben più grande (4,50 metri) e ha motori anche plug-in hybrid più potenti. Entrambe però offrono un’ottima abitabilità, tanto confort e vani bagagli molto capienti.
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