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Citroen C4 Aircross | Prova su strada

Tempo di lettura: 4 minuti

Da qualche anno sul mercato, sorella gemella della Mitsubishi ASX, la C4 Aircross, al contrario di quanto fatto con le precedenti collaborazioni tra PSA e Mitsubishi (Outlander/5008/C-Crosser), vanta una profonda personalizzazione almeno per il comparto scocca, seguendo l’ultimo family feeling della casa fracese con l’aggiunta di elementi tipici della gamma premium DS.

L’ampia calandra cromata del frontale è arricchita dagli chevron, per un’identità forte. Di profilo la “pinna di squalo” capovolta, inaugurata dal concept car Hypnos, è decorata con una rosa dei venti cromata, segno dell’appartenenza alla famiglia dei SUV della Marca. Il design dei grandi cerchi in lega da 18 pollici e dei gruppi ottici posteriori, ispirati alla berlina Citroën C4 e al concept car Hypnos, sono studiati per ottimizzare l’aerodinamica e ridurre le emissioni di CO2.

Interni: spaziosi, ma migliorabili

Per quanto riguarda l’interno invece la plancia, il volante, i sedili e la maggior parte di componenti sono mutuati dalla giapponese, che non brilla per il design innovativo. Le plastiche, come tradizione orientale, sono rigide, totalmente diverse da ciò cui la casa del Double Chevron ci ha da sempre abituato. I pulsanti grossolani e le rotelle del clima piuttosto imprecise tradiscono la joint venture con l’ASX. Il cassettino portaoggetti è particolarmente capiente e prevede la refrigerazione sui modelli dotati di climatizzazione automatica, peccato che il clima sia solo monozona. Alcuni tasti, come quelli degli alzavetro, non sono illuminati.

L’abitabilità, con un passo di 2 metri e 67, invece non è male, in quattro si sta comodi, il quinto com’è normale sui suv compatti deve scendere a compromessi, il volume del bagagliaio 442 litri è sufficiente per una gita fuoriporta. Pratici sedili posteriori, con passaggio per gli sci, frazionabili 2/3 e 1/3, si ripiegano facilmente fino a formare un pianale piatto. Chiude in bellezza un grande tetto panoramico con luci a LED integrate nel sottotetto, funzione Keyless Access & Start, sistema di navigazione GPS ‘NaviDrive’ di alta qualità, con display touch da 7 pollici con telecamera di retromarcia, presa USB e collegamento Bluetooth per lettori audio portatili.

Alla guida del 1.6 HDi 4×4

Meccanicamente simile alla sorelle giapponese, offre un diesel “autoctono” PSA da 1.560 cc. Questo 1.6 e-HDi 115, unico motore rimasto in gamma, e unità che contribuisce al successo dei modelli della gamma Citroën di ultimissima generazione, eroga una potenza di appunto 115 cv e una coppia massima di 270 Nm da 1750 a 2.500 giri (fino a 280 Nm in transitorio con la funzione «overboost»). Non brilla per prestazioni, ma è sufficiente a spingere la compatta francese in modo più che onorevole con 180km/h di punta e 11,6 nello scatto 0-100.

Tra le curve il feedback non è male, lo sterzo abbastanza preciso, ma demoltiplicato la rende comunque agile. Le sospensioni confortevoli rollano il giusto e non fanno perdere aplomb alla vettura. Il cambio predilige la guida turistica e se sollecitato oltremodo si impunta.

In città con 4,34 m di lunghezza; 1,80 m di larghezza non è particolarmente difficile trovar parcheggio. I 10,6 m di diametro di sterzata, le permettono di destreggiarsi agilmente in città. In autostrada il motore “viaggia abbastanza basso”: a 130km/h siamo a soli 2.500giri, e il confort acustico è nella norma, è avvertibile appena qualche fruscio.

Consumi e trazione da prima della classe

La tecnologia Stop&Start, di serie, spegne automaticamente il motore quando il veicolo si ferma e la leva del cambio è in folle. Un alternatore pilotato che recupera l’energia in frenata e in decelerazione. L’energia accumulata viene poi usata quando il veicolo è al minimo, accelera o viaggia a velocità costante, per limitare la potenza fornita dall’alternatore, riducendo lo sfregamento magnetico e quindi il carico sul motore. Inoltre il servosterzo elettrico assorbe energia solo quando il volante è in movimento, nei rettilinei non necessita di energia. L’utilizzo di una notevole quantità di acciaio ad alta resistenza ha permesso di ridurre la massa del veicolo, aumentandone la rigidezza strutturale. Con questi e altri accorgimenti il 1.6 e-HDi riesce ad essere campione di consumi.

Citroën C4 Aircross è equipaggiata con un assale anteriore tipo McPherson e un assale posteriore a bracci multipli, abbinato ad ampie carreggiate e a una barra stabilizzatrice di 18 millimetri di diametro. La regolazione delle molle delle sospensioni anteriori e posteriori permette di controllare i movimenti della scocca e assicura un confort di livello. A questo risultato contribuiscono anche i cerchi da 18 pollici equipaggiati con pneumatici Bridgestone di dimensioni 225/55 R18, dalla spalla comunque pronunciata.

Il sistema di trasmissione integrale di ultima generazione, tiene conto delle richieste del conducente, dello stato della strada e della velocità del veicolo, permette di guidare costantemente con la migliore ripartizione di coppia tra le ruote anteriori e posteriori. Il sistema compatto e leggero utilizza un olio a bassa viscosità nella scatola di rinvio, e riduce i consumi di carburante. Il conducente può sempre selezionare manualmente una delle tre modalità di trasmissione, con un comando situato dietro la leva del cambio: la modalità 4 ruote motrici (4WD) ripartisce automaticamente la trasmissione della coppia tra l’assale anteriore e quello posteriore.

Per ottimizzare i consumi carburante e con condizioni di aderenza sufficienti, questa ripartizione resta prevalente sulle ruote anteriori (circa 98%). In condizioni difficili la regolazione del trasferimento di coppia arriva a una ripartizione del 50 % su ogni assale. La modalità «Lock» offre la massima motricità in condizioni difficili, aumentando la coppia trasmessa alle ruote posteriori fino al 50 %. In 2 ruote motrici (2WD), la C4 riduce ulteriormente i consumi di carburante, grazie al disaccoppiamento delle componenti in movimento (viene azionato solo l’assale anteriore).

Bene con la neve o nello sterrato, ma nell’offroad più estremo meglio non spingersi: gli angoli di attacco, dosso e uscita non sono elevati e ci sono molti elementi estetici in plastica che patiscono il contatto con il terreno: i fendinebbia, ad esempio, posizionati così in basso sono i primi a rischio urto.

Citroën C4 Aircross abbina ESP, Hill Assist e AFU (l’assistenza alla frenata d’emergenza amplifica istantaneamente la pressione della frenata quando si preme improvvisamente il pedale del freno) a sette airbag: due frontali, due laterali, due tendina e uno per le ginocchia per conducente. Mancano, però, i più moderni sistemi di guida assistita (mantenimento in corsia, cruise control attivo, frenata automatica), non disponibili neppure come optional.

Prezzo e concorrenti

La C4 Aircross parte da 24.350€ nell’allestimento Attraction. Il modello oggetto della prova Exclusive, accensione automatica dei fari xenon+LED, il tergicristallo automatico, cerchi da 18”, cruise control, retrovisore interno elettrocromatico, USB e Aux, sensori anteriori posteriori e dotato di pack “navidrive Hi-Fi” +2.650€ (audio Rockford Fosgate da 710 watt e 8 altoparlanti, navigazione GPS e hard disk da 10 giga, telecamera di retromarcia) e tetto in vetro panoramico +850€ arriva a sfiorare i 34.500€. Non proprio pochi data l’anzianità del progetto.

I concorrenti sono sempre più numerosi: la Hyundai Tucson, la Kia Sportage, la Mazda Cx-5, la Ford Kuga, il Nissan Qashqai, la Peugeot 3008, la Suzuki Sx4, la sempreverde Toyota Rav4 e la VW Tiguan.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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