Prove su strada

Citroen C3 PureTech 110 | Prova su strada

Tempo di lettura: 5 minuti

E’ stata una vera e propria rivoluzione nel design, come già la precedente generazione di Citroen C3, ma ora più matura. Il frontale rialzato, la presenza degli Airbump, seppur in misura ridotta rispetto alla Cactus ed eliminabili a richiesta e la fascia nera che contorna tutta la parte inferiore del corpo vettura avvicinano la nuova Citroen C3 al family feeling della mini crossover pronta per affrontare la giungla urbana, rispetto alla compatta da cui prende il nome.

Design: si distingue dalla massa, personalizzabile con spazio a volontà

I fari denotano l’appartenenza al nuovo corso stilistico della famiglia Citroen con gli Chevron dal doppio profilo cromato che arrivano fino alle luci a LED, mentre i fendinebbia prevedono un profilo colorato, per un tocco di freschezza.

Alla vista laterale si nota il “tetto flottante”, sostenuto da montanti del parabrezza che fa guadagnare dinamicità e slancio. Buono l’equilibrio tra carrozzeria e vetro con le grandi ruote da 17” (opt.) che donano un maggior carattere e riempiono i passaruota. Nella parte posteriore i parafanghi dalle linee generose danno senso di potenza e robustezza, rafforzata dagli sbalzi ridotti.

Dietro troviamo anche i fari 3D, con il monogramma “C3” che cambia, adottando il 3 in colore nero con profilo cromato, in linea con gli chevron in nero lucido. Elemento fondamentale della filosofia “Be different” della casa francesce è l’elevata personalizzazione.

Con la nuova C3 si aggiungono possibilità di customizzazione ancora più ampie, una moda che oggi è diventata imprescindibile, soprattutto per questa tipologia di auto. La nuova Citroen C3, però, non si limita al bicolore, infatti, tocchi colorati riprendono i colori del tetto, anch’esso personalizzabile come gli sticker, gli Airbump e le calotte degli specchi, aumentano le scelte. Insomma un’auto da giovane.

L’abitacolo della Citroen C3 è davvero molto spazioso, sia davanti che dietro, dove due adulti trovano posto comodamente anche per viaggi lunghi. In tre ovviamente si fatica, ma le dimensioni esterne son compatte: lunghezza di 399 cm per 174 di larghezza, con un passo di due metri e 54. Nella norma anche il bagagliaio, se confrontato con la categoria delle compatte: 300 litri, che diventano 922 reclinando il divanetto 60:40.

Per la plancia lo stile fa la sua parte e, tramite scelte originali, rende piacevole quello che è in realtà realizzato da plastiche non troppo morbide e portaoggetti non rivestiti. Gli assemblaggi son sempre curati e privi di sbavature, belle e pratiche le bocchette dell’aria. A bordo abbiamo particolarmente apprezzato il senso di ariosità che trasmette l’abitacolo. I sedili anteriori riprendono la comodità e la morbidezza che abbiamo già trovato sulla C4 Cactus, ma sono poco profilati e costrittivi in curva; diametro molto grande per il volante, in netto contrasto con la cugina 208: piace anche così.

Il comfort della nuova Citroen C3 fa parte di un programma specifico studiato dai tecnici francesi, il Citroën Advanced Comfort che ha studiato appositamente l’ergonomia dei comandi, i numerosi vani portaoggetti, la visualizzazione delle informazioni di guida e le tecnologie intuitive che rendono facile la vita.

Il clima automatico, integrato nello schermo Touch centrale da 7” pare un po’ troppo macchinoso, ma alla fine ci si abitua, certo che i comandi fisici erano più comodi, ma la moda è, invece, integrare tutto o quasi nel sistema di infotainment. Curiosità: una piccola mensolina sotto lo schermo permette di riposare il polso quando si “smanetta” sul touch.

Quindi il Citroen Connect Nav, con lo schermo Touch Pad 7’’, si trova a gestire da solo: il navigatore Tom Tom, il sistema audio con radio DAB e prese Aux e USB, il sistema di mirroring con Apple CarPlay e Android Auto e la retrocamera.

Alla guida della Citroen C3 PureTech 110 S&S: “Diesel tremate…”

Dopo aver provato in anteprima la Citroen C3 con il Pure Tech da 82 CV ci siamo concentrati sul più prestante 110 CV. Mentre rimane buona l’elasticità del tre cilindri Pure Tech, la spinta è maggiore a qualsiasi regime grazie ai 205 Nm a soli 1.500giri, senza penalizzare i consumi. Il cambio a “sole” cinque marce ha innesti corti e precisi, piace per manovrabilità.

L’auto è ben insonorizzata e solo a velocità autostradali si sente rumore, in tal senso una sesta marcia di riposo non avrebbe guastato, ma in quinta si viaggia comunque “bassi” a soli 2.900 giri a 130 km/h. Qualche vibrazione di troppo durante l’attivazione e conseguente disattivazione del sistema Stop and Start, così come qualche sonorità in allungo che tradisce l’anima “a tre” del propulsore transalpino.

Numeri alla mano i 188 km/h di punta e i soli 9,8 secondi da 0 a 100 orari testimoniano la versatilità del modello con il propulsore tre cilindri più spinto.

La buona spinta del 1.2 turbo è accompagnata da uno sterzo che regala buon feedback durante le curve ed un assetto confortevole, ma sincero e sempre sicuro. I consumi sono molto bassi per una motorizzazione a benzina, specialmente in città. Nel ciclo misto siamo intorno ai 16 km/l, e ciò fa riflettere se non sia davvero più conveniente rispetto al diesel 1.600cc.

In città parcheggiare non è mai un problema con sensori e telecamera posteriori. Il raggio di sterzata è contenuto e le sospensioni assorbono le sconnessioni in modo particolarmente confortevole. Comodi anche gli Airbumb che proteggono la carrozzeria dai graffi del parcheggio. La visibilità in ogni direzione è favorita da ampie vetrature.

Condivide le foto ed è sicura

Nella nuova Citroen C3 troviamo un gadget molto tecnologico e moderno: la ConnectedCAM. Si tratta di un’anteprima mondiale: una telecamera connessa dotata di grandangolo a 120°, risoluzione full HD da 2 milioni di pixel, GPS, memoria interna da 16 Gb ed integrata nella base del retrovisore centrale. Il conducente può scattare, in ogni momento, una foto di quello che vede dal parabrezza e condividerla sui social network (a vettura ferma utilizzando un’apposita App Citroen) oppure registrare video della durata massima di 20 secondi.

Non solo un accessorio ludico, ma un surplus per la sicurezza. In caso di incidente la registrazione si attiva automaticamente, e permette di memorizzare un video nei 30 secondi prima e nel minuto dopo il “botto”. Questo sistema può essere utile al conducente in caso di sinistro, e rappresentare un elemento di prova in sede giuridica. Altro beneficio, grazie all’applicazione ConnectedCAM Citroën, è la possibilità di salvare la propria posizione grazie a una funzione di geolocalizzazione, e ritrovare facilmente il proprio veicolo.

Inoltre, la Citroen C3 è dotata di tutti quei sistemi di sicurezza che di solito son riservati alle auto di categoria maggiore come: rilevatori segnali stradali, hill assist, rilevamento dell’angolo morto, lane keeping, cofee brake alert. Senza contare il cruise control e il limitatore di velocità, sensore fari, sei airbag e fendinebbia.

Insomma, la sicurezza non viene mai meno. Inoltre è disponibile un sistema telematico integrato d’emergenza e d’assistenza, che in caso di avaria o incidente permette di chiamare tempestivamente i soccorsi.

Prezzi e concorrenti

 Tre i livelli di allestimento della Citroen C3: Live, Feel e Shine, si parte da 12.250€ per l’entry level Pure Tech da 68 Live.

Il nostro esemplare PureTech 110 S&S Shine costa 17.700€ a cui aggiunti il Pack Tech (Connect Cam e retrocamera), Pack Navigation DAB (radio DAB, navigatore e sistema telematico d’emergenza), SAM Sorveglianza Angolo Morto, tetto sport Red, sistema keyless e cerchi da 17 pollici per un totale di circa ventimila euro. Non certo regalati, ma parliamo di un allestimento “full” e di un propulsore “tuttofare” dai bassi consumi.

Il panorama delle concorrenti della Citroen C3 è veramente molto ampio, ma se stringiamo la ricerca alle motorizzazione a tre cilindri, oltre alla “cugina” Peugeot 208 e la DS 3 (da noi provate) troviamo anche la Mini Cooper, la Ford Fiesta e la Seat Ibiza.

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Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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