Come ogni anno, dal 15 aprile al 15 maggio si apre in tutta Italia la “finestra” del cambio gomme, con gli invernali che lasciano spazio ai pneumatici estivi.
I vantaggi di questo cambio sono molteplici, primo fra tutti la sicurezza stradale: spazi di frenata ridotti fino al 20% in estate con gomme estive. Si aggiungono ottimizzazione dei consumi di carburante e dei pneumatici stessi. Attenzione, però, alla scelta del gommista.
Il 15 aprile scade l’obbligo di circolare con pneumatici invernali e si ha tempo fino al 15 maggio per effettuare il cambio gomme e montare i pneumatici estivi. Da questo “obbligo” sono esclusi coloro che hanno in dotazione pneumatici marcati M+S con medesime caratteristiche prestazionali riportate sul libretto o superiori.
Passiamo ai benefici nello specifico, che sono diversi. La sicurezza stradale è in cima alla lista con un dato che riguarda una riduzione dello spazio frenata fino al 20%. Infatti, la composizione della mescola con cui è realizzato il pneumatico ed il suo disegno battistrada sono realizzati con materiali e logiche tecniche diverse proprio per adattarsi alle diverse situazioni climatiche tipiche dello specifico periodo stagionale
L’attenzione al tipo di pneumatico adatto alla stagione ed al veicolo va accompagnata con una scelta consapevole del professionista a cui affidarsi. Infatti, rappresenta un elemento non trascurabile la scelta del gommista che, se qualificato, sarà in grado di soddisfare al meglio le esigenze dell’automobilista offrendo un montaggio ed una manutenzione professionale.
I controlli effettuati nel 2018 dalla Polizia Giudiziaria ed i relativi risultati presentati solo un mese fa, hanno fatto emergere irregolarità nel 22% degli esercizi verificati (749) con addirittura 69 esercizi abusivi pari a circa il (9% del campione). Vista la situazione poco rassicurante che può dare luogo ad effetti negativi sulla sicurezza stradale, il Ministero ha annunciato che tali verifiche proseguiranno anche quest’anno e l’anno prossimo su un numero di esercizi pari o superiore a quello già indagato.