In vista dei grandi esodi estivi, Automobile.it, ha dedicato un piccolo approfondimento sul cambio automatico, falso “spauracchio” per gli automobilisti meno pratici, che spesso dicono “no” senza conoscere la facilità dello strumento.
Che sia in un autonoleggio o in concessionaria la domanda su come e se approcciarsi al cambio automatico è passata nella testa di tutti. La narrativa che il cambio automatico sia da dilettanti è stata abbattuta e anzi ci si è accorti della convenienza pratica del tutto, infatti, non costringe a utilizzare il pedale della frizione e cambiare marcia, comodità importante nel momento in cui ci si trova nel traffico cittadino o in manovra. A tutto questo, infatti, pensa direttamente la centralina che decide in totale autonomia quando effettuare il passaggio di marcia a seconda del regime di giri del motore raggiunto. Così facendo l’automobilista ha la possibilità di far riposare il piede sinistro, non essendo presente il pedale della frizione.
Scegliere una vettura con cambio automatico significa abbracciare una filosofia differente di guida rispetto ad una con cambio manuale. L’assenza del pedale della frizione regala un comfort di guida inarrivabile per le auto a cambio manuale, ed i sistemi di ultima generazione, come gli automatici a doppia frizione, consentono tempi di cambiata inavvicinabili per i manuali, per prestazioni anche sportive nettamente superiori.
Se non siete interessati alla sportività, però, è importante sapere che i cambi ben realizzati, con doppia frizione o a convertitore di coppia, riescono anche a garantire consumi medi minori rispetto al cambio manuale, garantendo sempre le cambiate nel momento più efficiente.
Il punto a sfavore del cambio automatico riguarda il prezzo, dato che a parità di allestimento e di motorizzazione una vettura con questo sistema può costare un migliaio di euro in più rispetto ad una con cambio manuale. Inoltre, è poco comune ma molto frustrante, incappare in un automatico realizzato male, che anziché migliorare le performance dell’auto, le peggiora notevolmente, dal comfort di marcia, ai consumi, passando per le prestazioni. Per fortuna, il progresso tecnologico sta portando all’estinzione le trasmissioni automatiche non efficaci.
L’utilizzo del cambio automatico è totalmente differente rispetto ad un manuale. Qui, come detto, è assente il pedale della frizione, mentre la leva del cambio deve essere spostata in determinate posizioni indicate da lettere. Il vantaggio del cambio automatico rispetto al manuale è quello di non dover essere costretti ad utilizzare il pedale della frizione e cambiare marcia. A tutto questo, infatti, pensa direttamente la centralina che si occupa di effettuare il passaggio di marcia, in base alla pressione sul pedale dell’acceleratore, alla velocità e al numero di giri del motore.
Il freno svolge un ruolo che ricorda un po’ quello della frizione, quando si decide di spostare la leva da una posizione a un’altra. Quali sono le varie posizioni?
Spostando la leva del cambio automatico in “P”, ovvero parking, si bloccherà l’albero di trasmissione. Questa scelta deve essere effettuata ogni volta che si arresta la vettura.
Posizionando la leva del cambio automatico in “N”, ovvero neutral, si andrà in folle, mentre per effettuare la retromarcia sarà obbligatorio posizionare la leva sulla lettera “R”.
Per procedere alla guida si dovrà invece posizionare la leva del cambio automatico sulla lettera “D” che indica drive.
Importante, sottolineare che il passaggio della leva da una lettera all’altra deve necessariamente avvenire a veicolo fermo.
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