Arriva ufficialmente in Italia la BYD Atto 3, un SUV di segmento C totalmente elettrico che propone un design piuttosto originale e si abbina alla Han nella gamma attuale del Marchio cinese, in attesa dell’arrivo della Dolphin e della Seal, rispettivamente una compatta, sempre di segmento C e una berlina media di segmento D.
Con un abitacolo molto particolare, ricco di soluzioni simpatiche e funzionali, la BYD Atto 3 si pone in diretta concorrenza con vetture premium accessibili, come le Volkswagen ID, le Tesla entry level e altre vetture elettriche con ruote rialzate, come la coreana Kia e-Niro. In alcuni mercati, come Israele con oltre 12.000 vetture in 15 mesi, questo modello ha già ottenuto risultati di grande successo, ponendosi al vertice del mercato elettrico, così come accade anche nel mercato domestico, dove i numeri sono molto alti.
Scopriamo, quindi, se la BYD Atto 3 ha le carte in regola per concorrere anche nel nostro paese, in un mercato che pian piano si sta affollando sempre di più, partendo nel raccontarvi gli esterni, per proseguire con interni, motore, recensione e prezzi.
Con una lunghezza di 4,46 metri e un passo di 2,72 metri, le dimensioni della Atto 3 si incastonano perfettamente nel segmento di appartenenza. Se spesso le auto che arrivano dalla Cina faticano dal punto di vista del design, il centro stile di BYD ha subito centrato il focus, creando una vettura dalle linee morbide, ma mediamente muscolose e ben equilibrate. Davanti si vede subito la sigla del Marchio contornata dai gruppi ottici a LED, a loro volta collegati da una sottile linea luminosa.
Lateralmente c’è una linea di cintura alta, linee semplici e ben scolpite con un inserto sul montante C a contrasto e con cerchi generosi da 19 pollici, in grado di rendere più filante l’intero corpo vettura. Sobrio senza strafare anche il lato B della BYD Atto 3, che riporta, come su tutti gli altri modelli, il nome per esteso sul portellone, Build Your Dreams, mentre subito sotto c’è il gruppo ottico che si sviluppa a tutta larghezza.
I colori della BYD Atto 3 sono quattro: Surfing Blue, Climbing Grey, Skiing White, Parkour Red.
La chiave degli interni della BYD Atto 3 è la e-Platform 3.0, l’architettura appartenente al gruppo BYD, che con il pacco batterie Blade, molto sottile, ha permesso lo sviluppo di un abitacolo piuttosto spazioso e modulabile per i vari modelli della gamma. Dal punto di vista del design, a differenza degli esterni, qui si vede che le auto non godono di un design europeo, un po’ per le soluzioni particolari, un po’ per l’abbinamento di colori, che spesso può non incontrare il gusto europeo e, soprattutto, italiano.
La qualità, invece, non manca, poiché i materiali bio come la pelle vegana dei sedili, morbida al tatto, o l’originale abbinamento presente sulla plancia, trasmettendo una buona qualità complessiva. L’abitacolo ha un’ispirazione dal mondo del fitness e della musica, con il cambio dall’impugnature ergonomica che ricorda un po’ un kettlebell, il bracciolo centrale un tapis roulant e le bocchette di aerazione sono caratterizzate da dischi che permettono l’orientamento dell’aria. Molto particolari e divertenti, la maniglia per aprire l’auto dall’interno e la presenza di tre fili rossi per ogni portiera che hanno il compito di fare da portaoggetti, ma che se “pizzicati” suonano come le corde di una chitarra.
Lato tecnologia, invece, si parte da uno schermo da 5 pollici per la strumentazione non personalizzabile e si prosegue con quello dedicato all’infotainment, che parte da 12,8 pollici, ma è possibile avere anche nella generosa dimensione di 15,6 pollici, entrambi con la particolarità di ruotare elettricamente da 16:9 a 9:16 in base alle esigenze. Il sistema operativo è veloce e ben funzionante, anche se la grafica e il mirroring potrebbero essere ancora migliorati.
Tornando allo spazio a bordo, gli interni della BYD Atto 3 ospitano comodamente i 5 passeggeri, soprattutto considerando le dimensioni non esagerate della vettura, mentre il vano bagagli non perfettamente in piano, ma è rivestito in moquette ed è capace di caricare da 440 a 1.330 litri, con la seconda fila di sedili che si abbatte con la formula 60:40. Non ci sono vani dedicati ai cavi di ricarica.
Il powertrain elettrico della BYD Atto 3 propone la configurazione a singolo motore elettrico posto sull’asse anteriore, lo stesso da cui deriva la trazione. La potenza erogata è di 204 CV per 290 Nm di coppia, che corrispondono a uno 0-100 km/h in 7,4 secondi, ma con una erogazione che non è tipica di un’elettrica, rimanendo sempre leggermente più blanda e progressiva, in una maniera che richiama maggiormente il mondo dei motori termici. Le modalità di guida Eco, Normal e Sport modificano leggermente lo stile di guida, come anche la frenata rigenerativa che può passare da Low ad High, senza mai diventare a tutti gli effetti una guida one pedal.
La Atto 3 sorprende fin da subito per un buon piacere di guida: lo sterzo è preciso e ben consistente in ogni situazione di guida, trasmettendo buoni feedback dalle ruote. Anche l’assetto si rivela veramente ben configurato, in grado di assorbire in maniera ottima ogni asperità del terreno, ma anche di supportare bene l’auto in curva, ovviamente per quanto può farlo bene un SUV compatto. Nel complesso l’auto soffre di un leggero sottosterzo che porta anche al pattinamento della ruota anteriore in uscita, ma in generale un comportamento neutro negli spostamenti di carico.
Piace meno, invece, il freno, o meglio il suo pedale, che propone una corsa troppo lunga, anche se nel complesso la frenata risulta piuttosto efficace. L’erogazione della potenza, il peso non eccessivo e le batterie efficienti (la tecnologia Blade permette un miglioramento fino al 89%) permettono un ottimo consumo medio che si attesta intorno ai 15 kWh/100 km. Avremo modo di verificarlo ulteriormente durante un long test drive.
La sottile batteria in LFP (litio-ferro-fosfato) ha una capacità di 60,4 kWh e carica a un massimo di 88 kW in corrente continua, un po’ meno rispetto alla concorrenza di pari livello. Con questa batteria si riesce a ottenere un’autonomia di 420 km nel ciclo misto WLTP e a ricaricare la vettura in poco più di mezz’ora.
All’avanguardia, sempre per quanto riguarda il comparto batteria, anche la tecnologia vehicle-to-load per caricare, con una potenza di 3,3 kW, vari dispositivi esterni.
All’arrivo sul mercato italiano, la BYD Atto 3 parte da un prezzo di listino pari a 41.990 euro per la versione Comfort e 43.490 euro per la top di gamma versione Design. Entrambe sono vetture praticamente full optional, compresa la scelta tra i diversi colori, con l’unica differenza tra i due allestimenti che praticamente è data solamente dalla presenza dello schermo touchscreen ruotabile da 15,6 pollici. Dotazione di serie molto ricca, anche per quanto riguarda sicurezza attiva e passiva, mentre la garanzia copre 4 anni o 100.000 chilometri (8 anni la garanzia sulle batterie).
Sempre per quanto riguarda i prezzi della BYD Atto 3, il Marchio ha stretto accordi con alcuni grandi reti di concessionari come Autotorino, Gruppo Intergea e Barchetti, per garantire una distribuzione maggiore sul territorio, cosa che inizialmente coinvolgerà principalmente il Nord Italia, mentre entro la fine dell’anno si muoverà anche verso il centro e il Sud.
A tal proposito, proprio per agevolare i concessionari nella vendita, BYD ha pensato a un’offerta lancio valida fino al 31/07/2023, che propone un leasing a partire da 239 euro al mese per 36 mesi e 10.000 km l’anno, con un anticipo di 7.350 euro e un riscatto fissato a 22.255 euro, manutenzione ordinaria inclusa per 3 anni o 60.000 km, estensione di garanzia a 6 anni o 150.000 km e una wallbox domestica che supporta la ricarica fino a 11 kW.
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