Dal 15 marzo 2024 sarà disponibile fare richiesta per usufruire del Bonus Colonnine di quest’anno. I sovvenzionamenti si attestano a un massimale di 8.000 euro per la ricarica elettrica. Scopriamo meglio come fare richiesta, requisiti, scadenze e come funziona.
Imprese e privati, tra pochissimo, potranno presentare nuovamente la richiesta per usufruire del Bonus Colonnine. Lo start è previsto per il prossimo 15 marzo, data dalla quale verrà riaperto lo sportello virtuale presso il quale presentare la richiesta per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici: lo strumento resterà attivo per almeno altri tre mesi, per permettere al maggior numero possibile di potenziali beneficiari di usufruire del contributo economico. Dopo la prima apertura dello sportello, sono disponibili più di 70 milioni di euro.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha fissato le date di avvio della piattaforma, gestita da Invitalia. Il click day è il 15 marzo 2024, da allora sarà possibile procedere con la compilazione della domanda e il contestuale invio, mentre la chiusura dei termini è prevista per il 20 giugno 2024. Il Bonus Colonnine 2024 è destinato a imprese di qualunque dimensione su tutto il territorio nazionale e a singoli professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili sostenute successivamente al 4 novembre 2021 e oggetto di fatturazione elettronica. Queste possono riguardare l’acquisto e messa in opera di infrastrutture di ricarica, comprese le spese di installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio. Il contributo copre, fino al limite massimo del 10% del costo per l’acquisto e messa in opera, anche le spese sostenute per la connessione alla rete elettrica e quelle per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi. La domanda va inviata invece esclusivamente via mail pec per gli interventi relativi all’acquisto e all’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375.000 euro da parte di imprese.
Bisogna quindi scrivere all’indirizzo CRE1@postacert.invitalia.it per avviare il processo. Ai professionisti è invece richiesto, fra le altre cose, la presentazione di un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle Entrate, così come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a 20.000 euro.
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