La Serie 3 ha creato il segmento delle moderne berline sportive e da 40 anni è l’icona di questa categoria automobilistica. Da ormai sei generazioni di modelli, la BMW Serie 3 definisce i parametri di riferimento in materia di dinamismo, di efficienza e design, abbinando una grande carica emotiva all’esperienza di guida sportiva al massimo livello di utilizzo giornaliero. Una BMW su quattro vendute è una Serie 3, che così è il modello di maggiore successo del marchio di Monaco e pietra miliare dell’industria automotive europea e non solo.
Design e interni: un salotto per quattro
La serie 3 F30 già aggiunge alla precedente versione nove centimetri in lunghezza (4,63m), tre in larghezza e altezza (1,81 e 1,43m). Il passo ora sfiora i 2 metri e 81 per un’abitabilità superiore al passato, ma non da record, come vedremo, per via della meccanica longitudinale.
Innovativo il concetto delle luci, con proiettori disegnati ex novo e la marcata luce diurna LED, esalta il look sportivo e muscoloso della vettura. A richiesta, sono disponibili luci full-LED.
Per gli interni della F30, i designer BMW hanno pensato di reintrodurre il cockpit orientato al conducente, con il tipico tunnel centrale molto massiccio e pronunciato, da auto sportiva. Il cruscotto è a quattro strumenti circolari del tipo black panel, mentre la plancia, anch’essa massiccia, è dominata dal display dell’iDrive, con manopola touch che può esser utilizzata anche dal passeggero. Optional troviamo il navigatore Professional di maggiori dimensioni con schermo a 16:9 da 8.8 pollici.
La posizione di guida è bassa e ampiamente regolabile, lo spazio è abbondate per i posti anteriori, più rastremato per quelli dietro. Il divanetto è adatto a ospitare due persone abbastanza agevolmente, ma il terzo si trova a convivere con un tunnel ingombrante e una seduta rialzata. Disponibile per i posti posteriori il clima trizona con bocchette dedicate. Grazie ai materiali nuovi e agli inserti cromati dei comandi, delle bocchette di aerazione e del pannello centrale di comando, l’abitacolo si presenta prestigioso e minimalista. Rispetto ad altre concorrenti tedesche i comandi principali sono tutti intuitivi e raccolti in pochi tasti, quelli secondari si comandano dal menù dell’iDrive.
Il baule arriva a contenere 480 litri (+20), che fanno gola ad una gita in famiglia, solo la soglia d’accesso non è delle più grandi, ma nel caso conviene puntare sulla versione wagon.
Alla guida del tre cilindri turbo: mai impacciato
Da tempo abbiamo sdoganato i tre cilindri sulle utilitarie e sulle medie. I consumi ridotti e le prestazioni del turbo hanno contribuito a questo trend. Fino ad ora su una berlina premium non ci saremmo mai aspettati una configurazione a tre. Invece la 318i costringe anche i più scettici a ricredersi: tempi moderni… Noi per primi eravamo dubbiosi, ma nei primi chilometri la nostra idea è mutata in positivo, spinti dalla coppia regolare e da una silenziosità che a bassi e medi carichi è esemplare e non tradisce “l’anima a tre”
Il propulsore è il noto 1.5 Twinturbo 136cv condiviso con la Mini (vedi prova), prestante e parco come pochi altri, nel cofano della serie 3 è anche meglio insonorizzato.
In fin dei conti il 1.5 EfficientDynamics si distingue per l’erogazione immediata della potenza e per la risposta eccezionale anche a bassi regimi: i 220Nm son disponibili già da 1.200giri (più in basso rispetto al diesel) a 4.300. L’efficienza dal punto di vista dei consumi e basse le emissioni non viene meno grazie alla tecnologia BMW TwinPower Turbo con turbocompressore, l’iniezione diretta di carburante e il comando valvole variabile con doppio VANOS, chiudendo il capitolo consumi con un onesto 12km/l nel ciclo misto, che non scendono mai sotto i 10 neppure in città, complice, in parte, il Cx irrisorio di 0.26.
La vera chiave di volta del complesso motopropulsivo sta nel cambio: lo ZF Steptronic a 8 rapporti, oltre non far rimpiangere il manuale, permette al piccolo 1.5 di non sfigurare su una berlina di 1.510kg rilevati (-45 rispetto al vecchio modello).
Il cambio esegue automaticamente la doppietta e consente nelle scalate dei cambi-marcia multipli, con impatto positivo sul comfort di cambiata e sull’acustica, per chiudere il cerchio due paddle al volante non avrebbero sfigurato. La funzione veleggio aumenta ulteriormente l’efficienza.
In città il diametro di sterzata ridotto, tipico dell’impostazione longitudinale di motore e cambio e la telecamera posteriore aiutano a parcheggiare l’auto negli spazi più angusti. Volendo interviene il Park Assistant a eseguire la manovra. Tombini, pavé e sconnessioni son digerite abbastanza bene da un assetto meno rigido che in passato.
In autostrada il confort regna incontrastato, l’insonorizzazione è curata e i fruscii assenti. Solo in ripresa il propulsore tradisce la sua indole a tre risultando rumoroso per il lignaggio della vettura. Quanto alla spinta, in fin dei conti la 318i, non soffre di complessi di inferiorità, e le riprese sono fulminee, così come parchi sono i consumi e con 60 litri 800 chilometri sono percorribili tutti d’un fiato, senza soste alla pompa. La velocità di punta è comunque ragguardevole: 210km/h, mentre il capitolo 0-100 è chiuso in soli 9.1 secondi.
L’alternativa al solito diesel: sportiveggiante o business car, ma sempre sicura
Sul nostro modello troviamo installato il Drive Performance Control che permette di scegliere fra quattro modalità: EcoPro, Comfort, Sport, Sport+. Queste funzioni cambiano i parametri di motore ed erogazione per privilegiare i consumi oppure le guida sportiva, che comunque la Bmw non disdegna, senza estremizzare: le performance pure sono destinate, inevitabilmente, alle versioni duemila e tremila. La 318i potrebbe esser la valida alternativa per chi non ha una percorrenza annua elevata e desidera un mezzo mediamente prestante e di stile, un’ottima auto per la famiglia o per il lavoro, senza rinunciare al dinamismo tipico di Monaco.
Infatti, gli ammortizzatori perfezionati, la rigidità della scocca e la maggiore precisione di sterzo, garantiscono un netto aumento del potenziale dinamico, conservando l’elevato livello di comfort di guida. Il rollio limitato e la tenuta di livello sono quelle di sempre. A controlli disattivati l’allargamento del retrotreno non è poi così inusuale, come piace tanto ai più smaliziati. Con l’elettronica attiva invece la berlina sa comportarsi come deve, pulita e sicura rimane l’ottima auto per il padre di famiglia.
Sul piano sicurezza, BMW ConnectedDrive mette a disposizione un’offerta unica di servizi online, come i sistemi di assistenza alla guida, così da aumentare il comfort e la sicurezza a bordo. Non solo scenico, ma soprattutto utile ai fini della sicurezza l’Head-Up Display con immagini full-colour visualizza tutte le principali informazioni sulla guida nel campo visivo diretto del guidatore, che così può concertarsi completamente sulla strada.
Il Park Assistant consente di parcheggiare automaticamente anche negli spazi in posizione trasversale rispetto alla strada. Il pacchetto Driving Assistant abbina i sistemi basati su telecamere e radar, così come l’Avvisatore di cambio accidentale della corsia di marcia e l’Avvertimento di presenza pedoni e rischio di tamponamento con funzione di frenata City. Con 5 stelle ai crash test EuroNcap e una frenata potente ed efficace conclude a pieni voti il capitolo sicurezza.
Prezzi e concorrenti: nessuna a tre cilindri, poche a quel prezzo
La 318i con cambio automatico costa 34.119 €, con il manuale si scende di circa 2.300 € ma noi lo sconsigliamo: è lui il vero attore del dinamico tre cilindri. Per la versione Luxury (cerchi in lega 17”, pelle Dakota, sensori di parcheggio, luci a led, clima bizona, cruise control con funzione freno) siamo a 40.870 €.
La versione oggetto della nostra prova con Navigatore Pro, Head Up Display, radio DAB, impianto Harman/Kardon, antifurto, telecamera, sedili elettrici e riscaldabili, fendinebbia a LED, Driving Assistant e lettori di cartelli stradali, supera i 48.000 €. Non pochi in assoluto, soprattutto per un tre cilindri, ma più bassi della concorrenza tedesca tutta più potente e tutta a quattro cilindri.
Le rivali? Quelle di sempre: l’Audi A4 1.4TFSI S-Tronic 150cv 38.070 €, la Mercedes C180 manuale 156cv 35.204 €, e la Volvo S60 T3 Geartronic 152cv 34.050 €.