La batteria, cuore dell’impianto elettrico di un’auto, è un contenitore di energia elettrica con lo scopo di fornire e incamerare corrente continua grazie ad una serie di reazioni chimiche che avvengono al suo interno.
Il loro scopo è quello di accumulare energia elettrica e rilasciarla sotto forma di corrente continua: nelle nostre auto la funzione della batteria è quella di permettere l’avvio del motorino di avviamento tramite una piccola scarica, e di mantenere attivo l’impianto elettrico.
Tra gli elementi da mantenere sotto controllo per il corretto funzionamento della propria vettura, la batteria auto è uno dei più importanti perché consente non solo l’accensione del propulsore, ma anche il funzionamento dei servizi di bordo e l’illuminazione dell’abitacolo a vettura ferma
La batteria è un dispositivo per l’accumulo di energia elettrica tramite processo chimico, e il conseguente rilascio controllato sotto forma di corrente continua.
Tutti i tipi di batterie contengono un elettrodo positivo e uno negativo immersi in un elettrolita, con le varie componenti assemblate all’interno di un monoblocco.
La batteria, o accumulatore, più usata dalle automobili è la batteria al piombo, oppure piombo-acido, composta da sei celle in serie contenenti al loro interno elementi immersi nell’elettrolito. Ogni cella genera 2,13 Volt a piena carica; quando invece è in funzione, la tensione si assesta sui 2 Volt e quindi 12 Volt per l’intero accumulatore. È possibile però trovare anche voltaggi maggiori nel campo dei veicoli pesanti o delle vetture ibride.
Variabile è invece il valore della loro capacità, espressa in Ah. In alcuni modelli di moto o auto sportive vengono montate batterie al litio, più leggere e compatte, ma anche più costose.
Ogni batteria quindi si distingue per diversi fattori.
• Tipo. I tipi di batteria principali sono: normali, senza manutenzione, sigillate e in gel.
Le normali sono batterie aventi in vista sei tappini sulla sommità dai quali si può verificare il livello dell’elettrolito e riempirlo. Questo tipo di batterie viene sempre sostituito dalle batterie senza manutenzione/sigillate.
Quest’ultime si differenziano dal fatto che i tappini, nelle prime, sono coperti da adesivi o altro, mentre nelle seconde sono sigillate. Le batterie con l’elettrolito in gel, invece, sono le più costose ma performanti e di lunghissima durata.
• Tensione, calcolata in Volt (V).
• Capacità, misurata in Ah (Ampere/Ora) e deve necessariamente rispettare il valore minimo indicato sul libretto d’uso e di manutenzione. Anche se è possibile prendere una batteria con capacità leggermente superiore da quella scritta sul libretto. Ad esempio, se la capacità indicata è di 50 Ah, possiamo acquistare una batteria di 50 Ah ma anche di 52 o 55 Ah;
• Corrente di Spunto, calcolata in A (Ampere). Essa indica la massima potenza che la batteria stessa è in grado di emettere durante la messa in moto, per far girare il motorino d’avviamento. Tale valore più è alto, migliore sarà l’accensione dell’automobile, specie in inverno.
Di solito il valore della corrente di spunto è circa otto volte il numero di ampere/ora (Ah) della stessa batteria. Ciò significa che una batteria, ad esempio, di 74 Ah potrà avere circa 592 A.
Equalmente importanti sono:
• il tipo;
• la data di fabbricazione. Essa, se possibile, deve essere inferiore ai 3/4 mesi;
• la misure, in modo tale che possa entrare nel vano portabatteria.
E` importante sapere che ogni batteria ha due poli terminali e quindi non vanno scambiati quando si ha a che fare con le batterie.
Su alcune batterie è installato anche il cosiddetto Occhio Magico, un sistema che indica lo stato della batteria. Esso può essere di diversi colori, a seconda dello stato batteria:
• Verde: batteria carica e in ottime condizioni;
• Nero: batteria quasi scarica;
• Bianco: batteria completamente scarica.
Le marche molto conosciute sono sicuramente: BOSCH, OPTIMA, VARTA, AKUMA. Ma possiamo trovarne altre di pari qualità.
A volte per vecchiaia della batteria, altre volte perché adottiamo un comportamento sbagliato, come mantenere per lungo tempo l’impianto elettrico acceso mentre l’auto non è in moto, può succedere che le batterie spesso si danneggino anche a seguito di un altro fenomeno, la cosiddetta autoscarica: in pratica il livello del liquido elettrolita si abbassa troppo (spesso a causa dell’evaporazione), favorendo l’ossidazione ed il deterioramento dei conduttori dovuto ad una maggiore concentrazione di acido.
Ma cosa dobbiamo fare quando non riusciamo a ripartire a causa della batteria scarica? Se la batteria auto è scarica sarà impossibile accendere il motore della propria vettura girando semplicemente la chiave. In questo caso si potrà tentare o la partenza a spinta (sconsigliato per l’assenza di servoassistenza di sterzo e freni) o utilizzare il metodo di carica della batteria tramite cavetti. L’impossibilità di accensione del motore non è l’unico segnale di batteria auto scarica.
Se, ad esempio, l’autovettura impiega più tempo del solito per accendersi, oppure, nel momento della messa in moto si accendono le spie di avaria dedicate, significa che il voltaggio della batteria è sceso sotto i 10 Volt. Le centraline della vettura registrano questa tensione inferiore come un guasto e lo segnalano attraverso una o più spie accese sul quadro.
Le cause che possono portare la batteria a scaricarsi sono varie. Può essere presente una dispersione di corrente, oppure è l’alternatore che non carica più la batteria in modo corretto. Altro elemento determinante è l’età della batteria auto dato che, con il passare degli anni, gli accumulatori perdono efficienza e la capacità di mantenere inalterata la carica.
Per poter procedere alla carica batteria auto sarà necessario dotarsi dei cavetti da utilizzare collegandoli ad una batteria funzionante. Si dovrà procedere collegando il cavetto rosso, con i morsetti sui poli positivi, prima alla batteria scarica e poi a quella carica, per poi collegare il cavetto nero, relativo ai poli negativi, sempre collegandolo prima alla batteria scarica e solo successivamente a quella carica.
La batteria auto carica trasmetterà l’energia a quella scarica e vi consentirà di mettere in moto la vostra auto per potervi poi recare presso un’officina e sostituire la batteria auto. La stessa cosa vale per un’avviamento tramite booster o con l’ausilio di un veicolo secondario.
Ovviamente, scampato il pericolo, sarebbe comunque buona norma recarsi dal proprio elettrauto di fiducia per fare controllare lo stato di carica e, soprattutto, se la batteria non è nuova, quello di usura.
Solitamente la durata della batteria auto è di 4 o 5 anni, ma qualora si accusassero dei malfunzionamenti prima di questo periodo sarà necessario procedere alla sostituzione anticipata.
Non esiste un prezzo fisso per la batteria auto poiché molto dipende dalle prestazioni, come la portata. In media si parte da un minimo di 40 euro per arrivare sino a 200 euro. Si possono trovare molte offerte su internet o nei grandi ipermercati, a patto di esser disposti a montarle da se. Al momento dell’acquisto della batteria auto sarà fondamentale sceglierne una di capacità almeno pari a quella presente nel primo equipaggiamento.
Se la batteria auto acquistata dovesse rivelarsi difettosa, si ha diritto alla sostituzione del prodotto entro due anni secondo norma di legge.
I passi da seguire per sostituire la batteria auto sono i seguenti:
• spegnere il motore dell’auto e disinserire la chiave;
• trovare l’alloggiamento della batteria, spesso è nel cofano motore, altre volte nel vano bagagli o sotto i sedili anteriori;
• togliere le coperture e allentare il morsetto negativo, contrassegnato dal colore nero, e successivamente compiere la stessa operazione con il morsetto positivo di colore rosso;
• svitare le due viti del supporto della batteria e rimuoverlo;
• rimuovere la batteria auto scarica ed inserire quella nuova;
• collegare nuovamente i morsetti partendo prima da quello positivo per poi passare a quello negativo;
• riposizionare le coperture ed avvitare il supporto della batteria.
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