Oggi la F1 ha annunciato che non ci sarà, nel 2020, un Gran Premio in Azerbaijan, a Singapore e, un po’ a sorpresa, a Suzuka, in Giappone. Altre tre gare danno l’arrivederci al 2021 e, in questo scenario, riprende tremendamente quota l’idea di una doppia gara in Italia per la F1 in formato 2020. Si svolgerà a Imola o al Mugello? Ecco le ipotesi sul tavolo.
Con un calendario che ha finalmente preso una forma, specie dopo l’annuncio delle prime 8 gare che si svolgeranno sul suolo europeo, appare ancora nebuloso il discorso sul post Monza. La defezione di Baku, Singapore e Suzuka, infatti, almeno per le prime due, si è palesata di fronte l’impossibilità di affrontare e organizzare un evento a porte chiuse nel bel mezzo delle città, stessa “fine” toccata a Montecarlo già nei mesi del lockdown.
In tutto questo, riprende quota l’ipotesi di vedere, nel weekend dopo Monza (11-13 settembre) una seconda gara in Italia. In tal senso, Imola ha annunciato che la FIA ha deliberato per il rinnovo dell’omologazione di Grado 1, quella necessaria per ospitare una gara ufficiale del massima competizione dell’automobismo.
Sul percorso dell’autodromo a pochi chilometri da Bologna, fuori dal giro dal 2006, si è messo il Mugello, Autodromo di proprietà della Ferrari. Se è vero che sarebbe una scelta di cuore, sarebbe anche vero che proprio Ferrari, tradendo in un certo senso sè stessa, potrebbe spingere per una gara casalinga, in una struttura di sua proprietà, con la scusa di festeggiare la millesima gara in F1, che cadrebbe proprio sulla struttura toscana, una delle piste oggettivamente più appassionanti in circolazione.
Con almeno 9 se non 10 gare europee, più la doppia tappa in medio oriente, appaiono almeno 11 le gare che darebbero un senso al mondiale. Si aspettano conferme da Sochi e da Shanghai, mentre il Vietnam si è già tirato indietro e preferisce aspettare il debutto ufficiale nell’aprile 2021.
Le parole di Uberto Selvatico Estense, presidente di Formula Imola, fanno sperare circa la possibilità di rivedere le F1 solcare il nastro d’asfalto che ha segnato la storia dell’automobilismo nostrano, e non solo: “Con il rinnovo dell’omologazione ci troviamo nella condizione di poter ospitare anche un Gran Premio di Formula 1, avendo la nostra pista tutti i parametri richiesti dalla Federazione Automobilistica Internazionale. Auspichiamo che tale sogno possa trasformarsi in realtà, con il lavoro di squadra di istituzioni e territorio”.
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