Oggi inauguriamo una nuova rubrica periodica, Che auto mi consigli?. Questa è la domanda che riceviamo di più da quando facciamo questo lavoro. Del resto, riuscire a destreggiarsi tra migliaia di modelli in vendita tra nuovo e usato, la scelta dell’alimentazione, delle dimensioni e del budget a propria disposizione non è facile.
Qui a Che auto mi consigli? vogliamo aiutarvi a compiere una scelta importante come quella della prossima automobile come faremmo con un amico. Consigli dettati dalla nostra esperienza e conoscenza in questo campo, tenendo conto delle esigenze di quante più persone possibile, da chi vive nelle grandi città agli automobilisti dei piccoli centri. Il tutto senza cadere nei soliti nomi e nella retorica di opinioni inflazionate. Qui a Che auto mi consigli? vi daremo solo consigli che vengono dal cuore, come quelli che daremmo ad un caro amico davanti a un caffè. Oggi cominciamo con un settore che sembra ormai una chimera: quello delle auto usate sotto i 5.000 euro.
Automobili ancora moderne, affidabili e pratiche, che possono ancora dare tanto senza dover per forza acquistare un’auto nuova. Tra le nostre auto usate sotto i 5.000 euro preferite troverete citycar e utilitarie, ma anche compatte e vetture spaziose, SUV e sportive. Anche se sono sempre meno le scelte tra le auto usate sotto i 5.000 euro, ci sono ancora diverse vetture pronte a offrire il massimo con una spesa davvero contenuta. Ma allora, che auto mi consigli?
Partiamo dalla categoria più “facile”, quella delle citycar da metropoli. Vetture che, nella loro vita, hanno dovuto solitamente affrontare ingorghi, parcheggi stretti e tanti, tantissimi tragitti casa-lavoro. Per questa categoria servono dimensioni compatte, facilità di guida, una buona visibilità e le dotazioni minime per un’auto da usare tutti i giorni. Su queste auto, climatizzatore, radio e vetri elettrici non mancano. Per questo partiamo da una bestseller di questa categoria, nonché una delle vetture più economiche del lotto: la Peugeot 107.
Gemella di Citroen C1 e Toyota Aygo, la Peugeot 107, prodotta tra il 2005 e il 2014, ha un disegno piuttosto personale e sbarazzino, sia davanti che dietro. Le dimensioni sono davvero contenute (3,43 x 1,63 x 1,47 m). Nonostante questo, 107 è offerta anche con carrozzeria a cinque porte. Non bisogna certo aspettarsi una vettura iper-spaziosa, ma in quattro adulti si sta per lunghi tratti, e dietro due bambini si trovano a loro agio. Agilissima, leggera e divertente da guidare, 107 non ha grandi pretese a livello prestazionale.
Non è la più adatta ai lunghi viaggi, ma il motore 1.0 tre cilindri da 68 CV è piuttosto vivace, consuma poco ed è estremamente affidabile. La 107 e la C1, rispetto alla Aygo, offrono poi una seconda motorizzazione che piacerà a chi non abita nei grandi centri: il 1.4 HDi. Il quattro cilindri turbodiesel da 55 CV offre consumi davvero ridotti, prestazioni leggermente più vivaci soprattutto alle alte velocità. Essendo un Euro 4 Diesel, poi, è offerta a prezzo di saldo. Per una 107 1.4 HDi si parte da 3.000 euro, per arrivare a 4.500 euro per gli esemplari più freschi. La 107 HDi (e la sorella C1 Diesel) è un’occasione da non perdere per chi vive lontano dai grandi centri.
Per chi cerca tra le citycar usate sotto i 5.000 euro qualcosa di più sbarazzino e simpatico, non possiamo dimenticare la FIAT 500. Lanciata nel 2007 e prodotta ancora oggi, di lei conosciamo già tutto. Basata sul telaio della Panda e disegnata da Roberto Giolito, è bella, facile e piacevole da guidare, economica da riparare e mantenere. La posizione di guida non piacerà però a tutti, gli interni sono belli e sbarazzini ma di scarsa qualità. Lo spazio a bordo è stretto per i più alti, ma la dotazione è decisamente completa. Scegliendo una versione con tetto in cristallo, magari apribile, 500 diventa luminosa e spaziosa. La gamma motori di FIAT 500 è formata da motori affidabili e apprezzati, a partire dall’indistruttibile 1.2 Fire da 69 CV. Disponibile sia a benzina che a GPL, il 1.2 Fire non è il motore più vivace del lotto.
Robusto, affidabile e anche parco, il 1.2 Fire è la scelta perfetta per chi vive la 500 in città e vuole spendere poco. Per chi cerca un po’ di brio non va dimenticato il 1.4 Fire da 100 CV, lo stesso della Panda 100 HP. Non è una Abarth a livello di prestazioni, ma con 100 CV ci si può togliere diverse soddisfazioni. Per chi vive vuori città, invece, consigliatissimi i 1.3 MultiJet da 75 o 95 CV. Parchi, affidabili e vigorosi nonostante la piccola cilindrata, con l’ostracismo verso il gasolio sono vere occasioni. A proposito di prezzi, per una 500 1.3 a gasolio si parte da meno di 4.000 euro per gli esemplari più chilometrati. Giusto sotto la nostra soglia si possono invece trovare diverse 1.2 e alcune 1.4 a benzina.
Non mancano anche alcune alternative tra le citycar usate sotto i 5.000 euro. Prima tra tutte la MINI Cooper R50, prodotta fino al 2006 e disponibile anche con un ottimo 1.4 Diesel di origine Toyota sulla One D). Non va dimenticata poi la Hyundai i10, affidabile e robusta, e la Ford Ka di seconda generazione, gemella della FIAT 500.
Passiamo alle classiche Segmento B; le auto utilitarie usate sotto i 5.000 euro sono sempre tra le più ricercate e amate. Grazie all’unione tra dimensioni ancora adatte alla città, uno spazio a bordo superiore alle citycar e a motori più prestanti, queste vetture si propongono anche come principale auto da usare in famiglia. Le auto usate sotto i 5.000 euro più vendute di questa categoria sono ben note: FIAT Grande Punto, Lancia Ypsilon, Volkswagen Polo. Ma ci sono anche altre auto che, sebbene meno gettonate dal grande pubblico, meritano la stessa se non una maggiore considerazione.
La prima auto usata sotto i 5.000 euro del segmento B che vi consigliamo è la Suzuki Swift. Oggi per rimanere nel nostro budget bisogna puntare sulla prima generazione, prodotta tra il 2004 e il 2010. La compatta giapponese ha delle dimensioni davvero compatte. Con i suoi 3,70 metri, è esattamente a cavallo tra il Segmento A e quello B. Ne deriva una compatta non esattamente spaziosa (il bagagliaio ospita solo 213 litri), ma agile, leggera e divertente da guidare. L’estetica è poi stranamente sbarazzina per una piccola giapponese, ispirata alla MINI e ancora oggi molto piacevole. Gli interni non sono i più moderni o rifiniti, ma come il resto dell’auto sono robusti e molto pratici.
Tutti i motori di Suzuki Swift sono affidabili e robusti. Il 1.3 DDiS turbodiesel di origine FIAT da 69 CV che offre consumi ridotti ed è perfetto per chi fa tanti km (anche se è solo Euro 4). Il 1.3 da 91 CV a benzina è vivace e molto affidabile, ed è l’unico accoppiato alla trazione integrale. Si, esatto: Suzuki Swift è disponibile anche con trazione integrale permanente. Swift 4×4 si comporta davvero bene lontano dall’asfalto, al netto dell’altezza da terra limitata. Quali sono i prezzi di Suzuki Swift? Per una 1.3 DDiS si può rimanere sotto i 3.000 euro. Le 1.3 a benzina e le 4×4, invece, oscillano tra i 3.000 e i 5.000 euro. Per i più sportivi non va dimenticata la Suzuki Swift Sport, ma di lei parleremo tra poco.
Per chi cerca un’automobile che punti più sull’abitabilità e sulla praticità, la scelta giusta è senza dubbio la Toyota Yaris. Fin dal suo debutto nel 1999 il Piccolo Genio ha rivoluzionato il mercato delle utilitarie. Dotata di una meccanica raffinata ed affidabile e di interni sorprendentemente spaziosi per le dimensioni esterne, Yaris è sempre stata una delle più vendute Segmento B in Europa. Se però la prima serie comincia a sentire il peso degli anni, è bene puntare sulla seconda generazione, la XP31.
Lanciata nel 2005 e prodotta fino al 2012, con questa nuova generazione Yaris è rimasta estremamente compatta, ma in 3,75 metri offre un bagagliaio da ben 363 litri. Il merito è delle linee, squadrate e con tetto alto, e del pratico divano scorrevole. Posizionato tutto indietro, il divano rende comoda questa piccola vettura anche per tre persone. Alla guida, non è agile e divertente come altre rivali, risultando più morbida e filtrata. Yaris è però più silenziosa e matura anche alle velocità autostradali. In più i comandi di sterzo e frizione leggerissimi la rendono estremamente adatta alla guida in città. A livello di motorizzazioni, il motore più equilibrato tra i benzina è il 1.3.
Quattro cilindri dotato di 87 CV (100 nei modelli più giovani), offre buone prestazioni sia in città che fuori, senza disdegnare anche i lunghi viaggi. Per chi fa tanti km lontano dai grandi centri, invece, è perfetto il 1.4 D4-D turbodiesel da 90 CV. Capace di rendere Yaris molto vivace, mantiene in ogni situazione un consumo medio di oltre 18 km/l. I prezzi? Entrambe partono da meno di 3.000 euro per gli esemplari più vissuti. A 5.000 euro, invece, si trovano esemplari in buone condizioni di circa 15 anni, sia a benzina che Diesel. Da segnalare infine tra le auto utilitarie usate sotto i 5.000 euro di questa categoria anche Hyundai i20, Ford Fiesta e le sorelle VW Polo, SEAT Ibiza e Skoda Fabia. Non vanno poi dimenticate le sempreverdi Renault Clio e FIAT Grande Punto e la low-cost Dacia Sandero.
Passiamo alle compatte medie, vere mattatrici delle auto usate sotto i 5.000 euro. Automobili con lunghezze comprese tra i 4,20 e i 4,50 metri, le classiche compatte di Segmento C sono vetture poliedriche. Queste auto sono in grado di offrire spazio, guidabilità, versatilità e usabilità quotidiana in dimensioni relativamente contenute. Per molti prima auto di famiglia, queste automobili stanno rivivendo una seconda giovinezza, con prezzi sempre più alti. Trovare infatti delle Ford Focus, Volkswagen Golf o Opel Astra sotto i 5.000 euro sta diventando sempre più difficile. Ci sono, però, alcune “perle” che possono fare al caso vostro sotto la nostra soglia.
La prima scelta è in realtà una coppia di modelli: FIAT Bravo e Lancia Delta. Entrambe lanciate a cavallo tra gli anni ’00 e i ’10 (2007-2014 per la Bravo, 2008-2015 per la Delta), entrambe sono state poco capite. Realizzate sulla stessa piattaforma (ingegnerizzata dagli austriaci della Magna) e dotate di motori, dotazioni e caratteristiche comuni, oggi dopo anni di dimenticatoio si propongono come ottimi affari. Entrambe, infatti, sono facili e piacevoli da guidare. La Bravo è più sportiva e dinamica. La Delta, invece, è più elegante e raffinata. Partiamo proprio dalla FIAT: Bravo è dotata di uno stile ancora moderno, ha interni semplici ma robusti, è spaziosa e fatta per durare.
Alla guida, poi, mette a proprio agio fin da subito, e risulta dinamica e quasi sportiva. Per sbloccare tutto il suo potenziale, è da scegliere con i motori più potenti. Tra i benzina è bene puntare al 1.4 T-Jet turbobenzina da 120 o 150 CV (facilmente convertibile a GPL). Tra i Diesel, invece, le più economiche 1.9 MultiJet sono già parche e vivaci. I successivi 1.6 e 2.0 sono molto più silenziosi e ancora più parchi, e i prezzi rimangono contenuti. Tra le compatte di 10/15 anni, infatti, Bravo è una delle più economiche. Per le prime 1.9 Multijet si parte da 2.000 euro e si arriva a 4.500 euro per esemplari in perfette condizioni, mentre le 1.4 Turbo e le più giovani Multijet partono da 3.000 e arrivano fino a 5.000 euro.
La Lancia Delta, dal canto suo, è molto più lunga (arriva a 4,52 metri) e ha uno stile molto più personale e divisivo. Al netto dello stile “o la ami o la odi”, ha un bagagliaio spazioso (380 litri) e un’abitacolo rifinito con grande cura. Salire a bordo di una Delta per la prima volta è una sorpresa. La plancia è rivestita in Alcantara o pelle, i sedili sono comodissimi e gli assemblaggi sono ben fatti. Anche qui, il motore più a fuoco è il 1.4 T-Jet tra i benzina (disponibile di serie con impianto GPL). Tra i Diesel, invece, i 1.6 e 2.0 MultiJet sono affidabili, potenti e parchi. I prezzi? Tra i 3.500 e i 5.000 euro ci si porta a casa ottime Delta.
L’ultima compatta che ci sentiamo di consigliare tra le auto usate sotto i 5.000 euro è la BMW Serie 1. Nello specifico, parliamo della prima generazione della compatta tedesca, la E87, prodotta tra il 2004 e il 2011. Ma come, una BMW tra le auto usate sotto i 5.000 euro? I motivi sono semplici e non nascondono storie dell’orrore. Tanti sono spaventati dalle spese di mantenimento di una BMW, in realtà in linea con altre Case generaliste. In più, il successo di BMW Serie 1 fu trainato dai suoi motori Diesel, che oggi non sono più così appetibili. Per questo, i prezzi della prima BMW Serie 1 oggi calano con diversi esemplari tra 2.500 e 5.000 euro, rendendola un vero affare.
Con un bagagliaio più piccolo di tante compatte di Segmento B (330 litri), un’abitacolo austero e realizzato con materiali solo sufficienti e posti posteriori stretti a causa della trazione posteriore, la prima Serie 1 non è la media più pratica. La piattaforma è però quella della coeva BMW Serie 3 E90 a trazione posteriore. A livello di guidabilità, tra sterzo preciso e telaio ben tarato poche compatte si guidano così. Se amate guidare, questa Serie 1 è ancora da tenere in seria considerazione. A livello di motori, meglio puntare sulle prime Serie 1 Diesel, la 118d con 122 CV e la 120d con 163 CV. Queste sono dotate del 2.0 M47, un motore molto più affidabile del successivo N47, che ha avuto i suoi problemi a livello di catena di distribuzione soprattutto fino al 2011.
Se cercate una Serie 1 a benzina, invece, i motori quattro cilindri aspirati di 116i, 118i e 120i non sono i più emozionanti, parchi o veloci. Grazie a fluidità e affidabilità, però, possono essere una buona scelta per chi vive in città. La bellissima 130i con motore 3.0 sei cilindri in linea da 265 CV ormai vola oltre i 15.000 euro. Tra le compatte medie da tenere in considerazione citiamo anche l’originale Volvo C30, la sempreverde Ford Focus e la sua cugina Mazda 3, nonché la Volkswagen Golf IV. Quest’ultima è ancora un’automobile eccellente, ma tutti gli esemplari hanno più di 18 anni, rendendola un po’ troppo datata.
Passiamo alle automobili da famiglia, infatti, è sempre più difficile trovare delle auto spaziose usate sotto i 5.000 euro. Avere una vettura spaziosa per cose e persone, comoda e versatile sotto la fatidica soglia dei 5.000 euro sta diventando abbastanza complesso. Ci sono, però, ancora alcune vetture che si trovano in abbondanza a queste cifre, come l’Alfa Romeo 159. L’erede dell’amata 156 non è riuscita a bissare il successo di vendite della progenitrice. A livello estetico, però, è considerata da molti una delle automobili più belle degli ultimi anni.
Il merito è di Giugiaro, che ha disegnato un’auto incredibilmente bilanciata, sportiva ed elegante allo stesso tempo. La 159 è stata bistrattata parecchio negli anni, tacciata di essere troppo pesante e con motori dimenticabili. Alcune di queste critiche sono anche corrette, però. Tra le curve si sente il peso generoso della vettura, soprattutto nelle versioni con i motori più grossi. I motori a benzina, invece, sono quasi tutti poco vivaci e ma molto assetati. Solo il 1.750 TBi brilla, ma ormai è proposto almeno al doppio del nostro budget.
159 ha però tante frecce al suo arco. Oltre al suo stile riuscitissimo, si è rivelata un’auto affidabile e robusta, sia all’interno che sotto il cofano. Scegliendo un 1.9 JTDm, poi, si hanno ottime prestazioni con consumi interessanti. Dotata di dotazioni interessanti ancora oggi, tra Cruise Control, clima automatico e fari Xeno, 159 è acquistabile a meno di 4.000 euro con i 1.9 JTDm da 120 o 150 CV. Se si cerca un motore a benzina, i 1.9 e 2.2 JTS non sono memorabili. Non proprio parchi e piuttosto fiacchi, sono però fluidi e regolari, e ben si sposano all’utilizzo nelle grandi città. Il prezzo, poi, parte da 2.500 euro e arriva alla soglia con esemplari ottimi. Nonostante il peso, poi, 159 si guida ancora davvero bene, tra un telaio ben studiato e uno sterzo preciso e diretto.
Cambiamo decisamente genere per la seconda delle auto spaziose usate sotto i 5.000 euro per la famiglia con la Mazda 5. Ci sono diversi monovolume che, a questi prezzi, offrono fino a 7 posti e tanto spazio. Quasi tutti, però, sono stati sfruttati fino all’osso dai precedenti proprietari. Per qualche ragione, però, le Mazda 5 sono state sfruttate meno, e vendute anche in discrete quantità con motori a benzina. A rendere speciale Mazda 5 c’è anche la base meccanica su cui è realizzata. La monovolume giapponese è basata sulla piattaforma Ford C1, la stessa di Mazda 3, Volvo V50 e Ford Focus.
Con queste vetture condivide un retrotreno Multilink a ruote indipendenti, e una piacevolezza di guida sconosciuta alle altre monovolume. Lo stile di Mazda 5 è poi piuttosto particolare e piacevole, e grazie alle porte scorrevoli posteriori è un gioco da ragazzi salire a bordo. Gli interni sono pratici e spaziosi, con l’ottima soluzione della leva del cambio rialzata. Le plastiche utilizzate sono però rigide: un difetto quando era nuova, un pregio oggi grazie alla robustezza che offrono. La visibilità non è poi il massimo, e scegliendo il 1.8 a benzina da 115 CV le prestazioni non sono eccezionali.
Scegliendo il raro 2.0 da 150 CV o uno dei due Diesel, il 1.6 da 115 CV e il 2.0 da 110 o 143 CV, Mazda5 è vivace e molto piacevole da guidare. A livello di prezzi, Mazda 5 oscilla tra i 2.500 e i 5.000 euro a seconda delle condizioni e del motore. Come per le altre categorie, vi proponiamo anche qui delle alternative valide tra le auto usate sotto i 5.000 euro. Tra le berline ci sentiamo di consigliare l’Audi A4 B6 e B7, la Ford Mondeo e la Volkswagen Passat. Tra le monovolume a 7 posti, invece, vanno considerate anche Ford Galaxy, Toyota Corolla Verso e Renault Espace.
Trovare delle auto SUV usate sotto i 5.000 euro è un’impresa difficile. Nonostante alcuni modelli fossero già presenti nei primi anni ’00, all’epoca erano ancora modelli pensati per avere importanti capacità fuoristradistiche. Oggi, però, sono in pochi coloro che cercano un vero fuoristrada (e per loro arriverà un Che auto mi consigli? dedicato). Però, chi vuole destreggiarsi al meglio anche su strade bianche o marroni l’auto giusta potrebbe essere la FIAT Sedici.
Per alcuni, la Sedici è una delle migliori FIAT prodotte negli ultimi 20 anni. La scarsa popolarità dei SUV compatti nei primi anni ’00 e la parentela con la Suzuki SX4 non le ha permesso di brillare. La joint venture con la Casa giapponese però ha portato grandi vantaggi al progetto, prima fra tutti l’ottima trazione integrale. Sedici è stata offerta principalmente con la trazione integrale Suzuki, apprezzatissima ancora oggi per le sue capacità abbandonato l’asfalto.
La qualità costruttiva non era poi eccelsa a livello di materiali, con un abitacolo chiaramente giapponese. Gli assemblaggi, però, erano ottimi, e la robustezza di meccanica e interni è da vera giap. Tra i motori, molto gettonato fu il 1.6 16v da 107 o 120 CV a benzina, di origine Suzuki. Non molto vivace ma affidabile, oggi il 1.6 è la scelta giusta per chi non può puntare un Diesel. Per gli altri, la scelta consigliata è l’ottimo 1.9 Multijet. Disponibile unicamente con 120 CV, il mitico 1.9 è piuttosto rumoroso, ma è potente, parco e affidabilissimo. I prezzi di FIAT Sedici sono davvero bassi, e con meno di 4.000 euro ci si porta a casa un SUV compatto con trazione integrale, robustezza e praticità.
La seconda scelta tra le auto SUV usate sotto i 5.000 euro è la KIA Sportage di seconda generazione. Perché la Sportage e non la cugina Hyundai Tucson, realizzata sulla stessa base? In Italia, KIA Sportage ha avuto più successo, e perciò offre più esemplari nel nostro range di prezzo. Tornando a noi, la particolarità di Sportage e Tucson è quella di aver introdotto per prime una formula usata oggi da tutti i SUV. La piattaforma di Sportage e Tuscon è infatti quella della berlina Hyundai Sonata. Un’auto non pensata per l’off-road, ma per l’uso su strada.
Per questo, rispetto ai SUV coevi, KIA Sportage era effettivamente una berlina rialzata. Si guidava come un’auto tradizionale, offrendo in più solo una posizione di guida più alta e uno stile più avventuroso. Disponibile comunque anche a trazione integrale, Sportage era offerta con due 2.0, un benzina e un Diesel. Entrambi affidabili e robusti, il Diesel consuma meno ed è più vispo ai bassi regimi. Il benzina, invece, consuma di più ed è più fluido, e consente di circolare liberamente. Attenzione, infine, ai pochissimi esemplari con motore 2.7 V6: sostanzialmente inutile e assetate, ma ha il suo fascino. I prezzi di KIA Sportage? Si parte da 2.500 euro, e si arriva oltre i 5.000 per più in ordine. Tra le auto SUV usate sotto i 5.000 euro dobbiamo segnalare Toyota RAV-4, KIA Sorento, Hyundai Santa Fe e le più anziane BMW X5 e Mercedes ML.
Pensate che sia impossibile trovate tra le auto sportive usate sotto i 5.000 euro delle vere sportive? Sebbene tutto ciò che abbia delle vaghe prestazioni sportive sia schizzato alle stelle, spulciando qua e là si trovano ancora piccole perle nascoste. Iniziamo col dire che, sotto i 5.000 euro, è complicatissimo trovare modelli a trazione posteriore. Che si tratti di BMW E36 o E46, MG TF o la fu economica MX-5, per esemplari utilizzabili bisogna ormai superare la soglia dei 5.000 euro. Tra le pochissime sportive sotto i 5.000 euro, però, troviamo due hot hatch poco incensate che meritano più di un’occhiata.
La prima è la versione sportiva di un’auto già vista in lista, la Suzuki Swift Sport. La piccola giapponese ha sempre avuto una versione sportiva amata dai palati raffinati, fin dalla Swift GTi degli anni ’90. Con il ritorno della Swift nel 2005 Suzuki ha lanciato una nuova versione sportiva, con le stesse caratteristiche cardine. Leggerezza, agilità, motori semplici e non esosi da mantenere, stile sportivo ma non esagerato. Queste sono gli ingredienti usati ancora oggi per la Swift Sport.La prima generazione, prodotta tra il 2005 e il 2011, è per alcuni la più divertente. Nota anche come ZC31S, sotto il cofano batte un classico 1.6 aspirato bialbero da 125 CV e 148 Nm di coppia.
Il cambio ha solo 5 marce, e lo 0-100 km/h è coperto in 10,0 secondi netti. L’estetica è però riuscita, tra cerchi in lega di grandi dimensioni, doppio scarico e paraurti sportivi. All’interno, poi, lo spazio, la qualità e il comfort è lo stesso della classica Swift, compreso il piccolo bagagliaio. Dove però brilla la piccola Swift Sport è nel misto. Agile, dotata di uno sterzo con servoassistenza idraulica preciso, diretto e comunicativo, ancora oggi Swift Sport diverte come poche tra le curve. Non è velocissima, ma in quanto a “sorrisi ogni 100 km” sa battere rivali ben più quotate. Il prezzo? Si parte da meno di 3.000 euro per esemplari da rivedere, fino alle migliori offerte a 5.000 euro.
L’ultima vettura che inseriamo all’interno della nostra lista delle auto sportive usate sotto i 5.000 euro è la Toyota Corolla TS. Ormai le hot hatch di Segmento C sono state interessate da un aumento generale dei prezzi. Se fino a quattro/cinque anni fa era possibile portarsi a casa una Honda Civic Type R EP3 o una Renault Megane RS a meno di 5.000 euro, oggi queste vetture viaggiano ad oltre il doppio. Per questo, per avere una hot hatch di segmento C bisogna valutare vetture meno incensate, proprio come la Corolla TS.
Prodotta tra il 2001 e il 2006, Una Hot Hatch un po’ dimenticata per un look fin troppo dimesso e un’indole poco estroversa. Oggi però, per le caratteristiche meccaniche e l’ottima guidabilità, merita più di uno sguardo. Guardando la strumentazione, (unica novità all’interno), si nota infatti un contagiri con linea rossa oltre quota 8.000.
Sotto il cofano troviamo infatti il vero highlight della T-Sport: il 1.8 quattro cilindri aspirato VVTL-i, noto anche come 2ZZ-GE. Tra gli appassionati, questo 1.8 è noto per essere il motore della Lotus Elise 111R, ma non solo. Si tratta di un 1.8 dotato di una fasatura variabile estrema, simile al VTEC di Honda. Disegnato da Yamaha, questo 1.8 aspirato è in grado di arrivare a 8.200 giri, e superati i 6.000 giri offre ben 192 CV. Alla guida, la posizione alta e l’assetto relativamente morbido non la rendono affilata come Civic o Megane.
L’usabilità quotidiana, i consumi contenuti quando si va tranquilli e l’agilità rendono Corolla TS una perla ancora nascosta. E i prezzi, compresi tra 2.500 e 5.000 euro, sono davvero contenuti. Trovare delle alternative sportive tra le auto usate sotto i 5.000 euro non è cosa facile. Con un po’ di fortuna si possono trovare delle Mazda MX-5 NB 1.6 in condizioni discrete, o una Toyota Celica. Ben più costose, ormai, le italiane Abarth 500 e Grande Punto, così come la Volkswagen Golf GTI. Anche la FIAT Panda 100 HP ha ormai sfondato stabilmente quota 5.000 euro. Tra le francesi, occhio alla Renault Twingo RS, rivale di Suzuki Swift Sport ma ormai lanciata oltre la nostra soglia.
Oggi abbiamo visto diverse auto usate sotto i 5.000 euro, da piccole utilitarie a spaziose auto da famiglia. La penuria di automobili nuove, le incertezze verso le limitazioni alla circolazione e i prezzi sempre più alti hanno reso le auto usate sempre più appetibili, facendo inevitabilmente crescere i prezzi. Trovare valide auto usate sotto i 5.000 euro, quindi, non è affatto facile. Tante auto che prima erano “best buy” sono salite vertiginosamente. Sapendo guardare e orientarsi, però, è ancora possibile trovare vetture che rispondono al detto “poca spesa, tanta resa”. Auto magari poco gettonate, alle quali erano preferite, fino a qualche mese fa, le scelte più sicure e conosciute.
Oggi, però, rispetto alle inflazionate besteller, queste automobili si giocano una grande rivincita. Dalla piccola 107, una delle pochissime citycar a gasolio, alla sportiva Alfa 159, dalla spaziosissima Yaris (unica, inarrestabile bestseller) alla sportiva dimenticata, la Corolla TS. Qui troverete automobili un po’ diverse dal solito ed estremamente differenti l’una dall’altra. Tutte, però, accomunate da un gran rapporto qualità-prezzo. Le outsider che battono le favorite, come nelle più belle favole sportive. Per oggi, la rubrica Che auto mi consigli? termina qui. L’appuntamento è alla prossima con un’altra guida all’acquisto consapevole, con consigli da amici per la vostra mobilità.
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