Dalla Cina arriva la notizia che Byd, tra i leader mondiali nella produzione di vetture elettrificate, sta per lanciare sul mercato Blade, una nuova batteria litio-ferro-fosfato (LFP) pensata per le auto elettriche, ultrapiatta e con elevati standard di sicurezza, praticamente indistruttibile.
Sottoposta a severissimi test di resistenza, la batteria Blade ha retto a qualsiasi tipo di impatto, è stata letteralmente trafitta da una sbarra di acciaio ed è stata sottoposta a diverse altre “torture”, non presentando alcun segno di cedimento, come il tipico surriscaldamento o il corto circuito.
A dichiararlo è stato proprio il numero 1 di Byd, Wang Chuanfu, che afferma la capacità di Blade Battery di resistere a urti finora impensabili, dopo averla testata più volte e aver visto che ha resistito sempre in maniera esemplare. Inoltre, questa speciale batteria brevettata dall’azienda cinese è riuscita a non superare mai la temperatura di 60 gradi sotto stress, a differenza delle batterie tradizionali che nelle stesse condizioni arrivavano tra i 300 e i 500 gradi, cioè con un alto rischio di incendiarsi.
Anche quando è stata messa alla prova nei forni a 300 gradi, la batteria Blade ha mantenuto temperature esemplari senza mai rilasciare ossigeno, prima causa degli incendi per gli accumulatori tradizionali.
Infine, Blade battery consente di ridurre lo spazio occupato fino al 50%, attraverso una disposizione delle celle in un contenitore piatto e sottile, a differenza della classica forma a scatola.
Il debutto di questa speciale batteria è previsto per il prossimo mese di giugno. La prima vettura a equipaggiarla sarà la Byd Han, una ammiraglia sportiva che vanta 605 km di autonomia elettrica e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi.
La Han oggi è prevista solamente per il mercato cinese, ma la potenza di questa azienda permette di prevedere che il debutto in Europa non sia poi così lontano.
Produttori a 360 gradi, in Byd, a causa dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus, da poche settimane vengono prodotte 500.000 mascherine al giorno, ma con la capacità di autoprodurre i contenuti per i macchinari, la produzione può essere implementata sino a 5 milioni di mascherine protettive al giorno.
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