Che Dakar è stata quella che per Audi ha significato l’inizio di un nuovo capitolo della sua ricca storia nel motorsport? A sentire i vertici di Ingoldstadt una Dakar ottima, nonostante sia mancata la vittoria che, sulla carta, non era tra gli obiettivi conclamati. Tre gli esemplari della rivoluzionaria Audi RS Q e-tron al debutto assoluto.
Per chi non la conoscesse, qui ne abbiamo parlato un po’ più nello specifico. Si tratta di un prototipo che sfrutta un motore benzina (derivato dall’impegno in DTM) non per muovere le ruote ma per alimentare un motore elettrico in qualità di range extender. Calcolando le tre vetture, 24.000 sono stati i chilometri percorsi in gara senza gravi problemi di sorta, tra l’altro molti più chilometri (quasi il triplo) rispetto alla fase di sviluppo. Certo, un 9° posto come miglior risultato (Ekström/Bergkvist) fa morale, ma la partecipazione di Audi alla Dakar è da vedere quasi come più un test funzionale per puntare al successo nel 2023, vista la quantità di dati raccolti.
“L’innovativo concept tecnico introdotto nei rally raid da Audi RS Q e-tron, un unicum nel panorama del motorsport, si è dimostrato all’altezza del ruolo pionieristico affidatogli dal Brand”, afferma Oliver Hoffmann, Membro del Board per lo sviluppo tecnico di Audi AG. “La trasmissione full electric, la batteria ad alto voltaggio e il sistema range extender hanno brillato per efficienza e performance. Per oltre quarant’anni, Audi ha introdotto tecnologie rivoluzionarie nel motorsport. Una propensione all’innovazione confermata alla Dakar, il raid più impegnativo a affascinante al mondo”.
Omologate come vetture T1 Ultimate, grazie alle loro ridotte emissioni, è curioso sentire dai diretti protagonisti, cioè i piloti che l’hanno portata in gara tra le dune del deserto, le loro impressioni dopo 2 settimane di Dakar.
Stéphane Peterhansel, il pilota più vittorioso di sempre alla Dakar con un palmarès di 14 successi, ha così riassunto l’esperienza al volante dell’avanguardistico prototipo dei quattro anelli: “Ho guidato molteplici vetture con configurazioni tecniche diverse, ma tra le dune Audi RS Q e-tron è semplicemente sensazionale. La trazione integrale quattro elettrica e l’eccezionale prontezza nell’erogazione della coppia sono ideali per il mio stile di guida”. La possibilità di far bene è sfumata essenzialmente all’inizio quando l’impatto con una pietra ha danneggiato irreparabilmente la sospensione posteriore sinistra. Da quel momento, “Mister Dakar” si è messo al servizio della squadra accumulando chilometri ed esperienza dopo esser finito in fondo al gruppo.
Carlos Sainz, papà del pilota Ferrari e tre volte vincitore della Dakar, ha beneficiato dell’intervento del compagno di squadra durante la sesta e settima tappa, sostituendo i propri ammortizzatori con quelli del transalpino. Lo spagnolo, navigato dal connazionale Lucas Cruz, ha scritto la storia nella terza tappa, portando per la prima volta Audi RS Q e-tron sul gradino più alto del podio. Nel deserto dell’Arabia Saudita, i tre volte vincitori della Dakar sono risultati i più veloci lungo i 338 chilometri da Al Artawiya ad Al Qaisumah, facendo registrare una straordinaria media di 138 km/h. Otto giorni dopo, “El Matador” si è ripetuto. “Nella seconda metà di tappa, le piste erano quelle tipiche della Dakar, con un’alternanza continua di sabbia, dune e rocce nascoste. La navigazione era tutt’altro che facile” ha affermato Sainz. “Confrontandoci con gli ingegneri abbiamo affinato giorno dopo giorno il setup della vettura, rendendola sempre più competitiva”.
Difficoltà analoghe nel corso della seconda giornata per Mattias Ekström e il navigatore Emil Bergkvist, attardati di 1 ora e 45 minuti a causa delle difficoltà di navigazione. L’equipaggio svedese, alla seconda Dakar in carriera, si è detto particolarmente soddisfatto per i progressi compiuti. “I compagni di squadra mi hanno dato consigli preziosi – ha affermato Ekström – due volte vincitore del DTM con Audi e campione del mondo rallycross. Ho migliorato costantemente il ritmo, sebbene le dune restino una sfida: un terreno al cospetto del quale Stéphane e Carlos vantano un’esperienza nettamente superiore. Io ho tentato di evitare problemi attaccando con giudizio”.
“Audi ha conquistato 4 vittorie e 10 podi di tappa. Un risultato superiore a ogni aspettativa per una vettura al debutto” afferma Julius Seebach, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del Brand. “Devo ringraziare il team presente in Arabia Saudita, ma anche quanti ci hanno supportato in tempo reale in Germania. La vittoria di Sainz già al terzo giorno ha scritto un nuovo capitolo della storia della Dakar. Audi è il primo costruttore al mondo a conquistare una tappa con un prototipo elettrico con range extender. A ciò si aggiunge un’eccellente prestazione di squadra. La vittoria assoluta della prossima Dakar è il nostro nuovo obiettivo. Una volta rientrati faremo tesoro del know-how maturato, svilupperemo ulteriormente la vettura e la schiereremo al via di altre competizioni”.
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