Le moto ai giovani non interessano più. O magari si, se solo costassero un po’ meno, assicurazione inclusa. Se poi, come d’obbligo, ci si equipaggia con un abbigliamento adeguato e sicuro per davvero i conti sono presto fatti: meglio uno smartphone e quando ci si vuole muovere utilizzare voli low cost e compagnia cantante. Eppure il mercato non è poi così fermo come qualche anno fa, quando la grigia cappa della crisi economica era ancora più pesante.
In giro qualche 125 si vede e anche fuori dalle scuole, una volta praticamente una sorta di ‘concessionaria all’aperto’, le due ruote sono tornate a essere posteggiate.
Aprilia, è inutile negarlo, è proprio con le piccole cilindrate che è nata e cresciuta. E a un certo punto ha voluto fare il grande passo puntando sull’immagine sportiva e salendo di categoria. Dai primi monocilindrici quattro tempi di 650 ai bicilindrici a V di 750 cc e oltre fino all’eccellente RSV1000 SBK.
E poi il quattro cilindri a V che urla sotto la carenatura di una tra le più eccitanti moto sportive al mondo: la RSV4. Ma nonostante gli sforzi tecnici e i successi sportivi la Casa di Noale è rimasta ‘quella dei motorini’, anche se ben distante, dal punto di vista produttivo, dai fasti degli anni ’80.
Per questo oggi arrivano le eredi delle storiche Aprilia vittoriose nelle competizioni off-road, ovvero le rinnovate SX e RX 125 che a un design ricercato, tipico delle realizzazioni Aprilia, uniscono prestazioni generali di livello e una tecnologia avanzata che le colloca tra le moto più esclusive della categoria.
SX = Motard
La base tecnica è la stessa: SX ed RX hanno in comune telaio, motore, sospensioni e sovrastrutture, ma nonostante tutto esprimono un carattere diverso. Con ruote da 17” gommate da pneumatici sportivi stradali, l’Aprilia SX è dedicata a chi vuole una moto leggera e maneggevole, nello stile motard, che pur col limite della potenza ‘codice’ consente di districarsi agevolmente nel traffico e di togliersi pure qualche soddisfazione su strade aperte. Il motore quattro tempi di 125 non ha certo l’appeal dei ‘vecchi’ (ma assai rimpianti) due tempi delle antenate. Aprilia, che è parte del gruppo Piaggio, potrebbe mettere in campo una tecnologia ecologica per il due tempi (leggi iniezione diretta) ma preferisce un piccolo bialbero quattro valvole omologato Euro4 alimentato a iniezione da 11,7 kW (circa 16 CV).
RX = off-road
L’Aprilia RX 125 è più votata al fuoristrada, a partire dalle irrinunciabili ruote da 18” e 21” tassellate. Stesso motore, stessa potenza e solo una piccola differenza nel rapporto di trasmissione finale (13/69 contro 13/62 della SX)
Sospensioni evolute e un efficace impianto frenante dotato di ABS garantiscono il massimo in termini di sicurezza ed efficacia della guida. L’ABS è fornito da Bosch e incorpora l’anti roll-over, un dispositivo che, agendo sulla ruota anteriore offre il totale controllo della frenata e regola pure il sollevamento della ruota posteriore quando si ‘pinza’ deciso, mantenendo la massima aderenza del mezzo. Mentre la SX monta un disco anteriore da 300 mm frenato da una pinza flottante a doppio pistoncino, la RX monta un disco wave da 260 mm, sufficiente per un mezzo destinato al fuoristrada. Per entrambe il disco posteriore (con perimetro wave per la RX) da 220 mm.
Il telaio è costituito da una robusta struttura a doppio trave in acciaio integrata da una monoculla che si sdoppia sotto il motore. La forcella a steli rovesciati da 41 mm ed escursione ruota di 240 mm dona all’avantreno una rassicurante sicurezza, mentre il lungo forcellone assicura alla ruota motrice un’escursione molleggiante di 220 mm attraverso un leveraggio progressivo che aziona l’ammortizzatore posto nella parte centrale della moto. Completano la dotazione delle Aprilia 125 le pregiate ruote a raggi con cerchi anodizzati neri e la strumentazione digitale.
La nuova Aprilia SX 125 è disponibile nelle varianti grafiche Red Fun e Black Drift; la RX 125 nella sola Red Fun.